Serie D
22 Dicembre 2024
Crisi Albenga Calcio • Clamoroso a Imperia! L'Albenga non si presenta: quale futuro per la squadra e il girone?
L'Albenga non si è presentato per il derby contro l'Imperia, previsto per le 14:30. La squadra ha dovuto aspettare formalmente 45 minuti prima che la vittoria fosse assegnata a tavolino a favore dell'Imperia, allenata da Pietro Buttu. I "Fedelissimi", tifosi dell'Albenga, hanno deciso di non seguire la partita in segno di protesta verso la società, che persiste in un silenzio stampa ormai prolungato da settimane.
La situazione sembra aggravarsi man mano che gli unici due dirigenti rimasti, Candela e Bisazza, non forniscono risposte sui recenti sviluppi, specialmente dopo le dimissioni in massa degli altri membri della dirigenza. C'è chi si domanda se anche il sindaco Tomatis potrebbe o dovrebbe intervenire, considerando che la gestione dello stadio coinvolge interessi comunali.
La questione non è soltanto privata; il messaggio del sindaco potrebbe essere auspicabile se non addirittura necessario in questo frangente. Il caso dell'Albenga attira l'attenzione non solo degli appassionati di calcio, ma anche di chi normalmente non segue lo sport, data l'importanza che il club ricopre per la comunità locale e la sua lunga tradizione.
L'arrivo di Cristian Candela e Nicola Bisazza, la coppia al comando del club, senza alcuna comunicazione ufficiale ha sollevato perplessità già dalla scorsa primavera. Nonostante ciò, la squadra è stata costruita efficacemente, anche se in ritardo rispetto ai tempi canonici di preparazione della Serie D, e l'allenatore Mariotti ha dimostrato di possedere credenziali rispettabili. Il silenzio della società continua quindi a generare interrogativi in una comunità che vede nel suo team di calcio non solo uno sport, ma un simbolo di identità locale.
L'aria intorno al Riva, già nota per non essere delle migliori, si è aggravata con l'iscrizione al campionato di Serie D fatta all'ultimo secondo. La squadra, assemblata nel totale solo dopo una sconfitta iniziale con l'Imperia, ha rivelato evidenti mancanze organizzative tra club, piazza e gruppo squadra. Gli acquisti ufficializzati solo dopo quella partita segnalano una partenza incerta, con alcuni giocatori già in campo e altri che si sono aggiunti successivamente.
La situazione si è complicata ulteriormente con la scomparsa del settore giovanile, trasferito al Pontelungo, ad eccezione degli Juniores. Questo ha coinciso con un inizio di campionato promettente ma seguito da una rapida evaporazione dell'organigramma, sconcertante per le dimissioni del ds Virdis e del mister Mariotti, e la quasi totale partenza dei membri della squadra, a solo due mesi dall'inizio della stagione.
Nessuna conferenza stampa, spiegazione post partita o comunicato ha accompagnato questi eventi, segnalando una gestione comunicativa pressoché inesistente. Senza un settore giovanile affidabile, un organigramma adeguato alla Serie D, e una squadra che ha visto passare 58 giocatori alternandosi continuamente, il Riva perde costantemente. A questo si aggiunge un ambiente gravato da voci di debiti persistenti, come il mancato pagamento dei pasti ai giocatori, evidenziato da segnalazioni esterne nonostante non siano seguite conferme ufficiali da parte del club. Sorgono così dubbi e speculazioni, inclusa la situazione abitativa dei giocatori, rivelate infondate, ma che aggiungono ulteriore disordine all'immagine del club, paventando una situazione interna sempre più critica. Tutto ciò sottolinea una crescente e tangibile percezione di disfunzione all'interno della gestione del Riva.
Con 20 punti in classifica fatti praticamente tutti prima della 'svolta' societaria e reduce da 10 sconfitte nelle ultime 11 gare, la domanda è se la brutta figura di Imperia rimarrà un caso isolato, con sconfitta a tavolino e presumibile -1 in classifica, oppure se la squadra verrà ritirata dal girone. La sostanza potrebbe non cambiare ma la forma, per le altre società del girone, potrebbe mutare eccome.