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Mani addosso al guardalinee e maxi-squalifica: «Non l'ha toccato nessuno, siamo senza parole»

Il club: «Subiamo una decisione scorretta, oltre al danno d'immagine al ragazzo e alla nostra società»

Guadagno Civate

PROMOZIONE CIVATE • Pietro Guadagno, tecnico dei lecchesi

Offese all'assistente, mani sul collo e una squalifica di 8 giornate: è questo il verdetto con cui deve fare i conti il Civate dopo la sconfitta di Lesmo, costata caro a Giovanni Castagna. O almeno, ciò è quanto riportato dal comunicato ufficiale di giovedì, rispetto al quale, però, la società lecchese presenta un'altra versione dei fatti.

L'EPISODIO E LA POSIZIONE DEL CIVATE

«Su una ripartenza avremmo avuto l'uno contro uno e saremo potuti andare in porta, la palla era sulla linea, forse anche dentro, e l'assistente ha segnalato che fosse uscita. Un nostro giocatore è andato a protestare, dicendogli qualcosa, quindi l'espulsione sarebbe stata giusta, però non è stato Castagna, e lo riprova il fatto che ha continuato a giocare per un quarto d'ora e che il guardalinee a fine partita ci ha parlato in assoluta tranquilla. - racconta così l'accaduto il direttore sportivo Antonio Sacchi, che prosegue sul presunto gesto costato una squalifica di due mesi - Nessuno ha messo le mani al collo, ma neanche su una spalla, sul braccio o spinto il guardalinee: nessuno l'ha toccato o sfiorato. A Civate non ci siamo mai permessi di toccare un arbitro e mai lo faremo, però purtroppo anche con un ricorso è improbabile cambiare la situazione perché non ci sono prove: è la loro parola contro la nostra. Non ci resta che subire una decisione scorretta, oltre al danno d'immagine al ragazzo e alla nostra società. Siamo senza parole».

Quelle che vengono riportate invece in un comunicato ufficiale pubblicato dal club, che aggiunge di aver «fatto presente fin da subito a seguito della lettura del referto a fine gara che c’era stato un errore, ma la terna ufficiale non ha voluto sentire ragioni ritenendo fosse corretta la loro decisione». Sulla vicenda, tramite i canali societari interviene anche il tecnico Pietro Guadagno: «Questa decisione ci lascia senza parole, non ci aspettavamo una sentenza di 8 giornate, perché con ciò noi perdiamo un giocatore fondamentale per metà girone di ritorno senza che lui abbia fatto nulla in campo e sarà un’assenza che potrà pesare tantissimo al fine del nostro campionato».

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