Promozione
24 Dicembre 2024
PROMOZIONE SPERANZA AGRATE • Matteo Ruggieri, autore del gol che sblocca la partita con il Biassono (Foto Speranza Agrate)
Destro all'angolino da fuori area, gol del vantaggio dopo due minuti e un solo pensiero: mostrare quella maglia lì. Quella con una frase semplice, ma pregna di significato e ricordi, accompagnata da una sigla in grande, come per renderla leggibile anche da sopra le stelle. Là, dove il destinatario è un vecchio compagno di squadra, anzi, un amico. Quello perso da Matteo Ruggieri, che ricorda così Diego Bertoni, scomparso nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 dicembre.
«Le vere tragedie accadono in silenzio, e di solito sono annunciate da un telefono», lo dice Ketama126 in «Ragazzi Fuori», riprendendo una strofa di 15 anni prima di Chicoria in «Se tornerai». Una frase lineare, semplice, ma che racchiude una di quelle verità a cui non si pensa finché non bisogna farne i conti in prima persona. Un telefono che in Lombardia a partire da giovedì mattina inizia a squillare sempre più, un po' ovunque, perché Diego non c'è più a causa di un incidente in scooter di rientro da San Siro, dopo aver visto insieme alla moglie la partita di Champions League tra Milan e Stella Rossa.
Una notizia che non scuote solo il Cassina Calcio, squadra del difensore 30enne, ma tutto il panorama dilettantistico, con l'Enotria, vicina alla famiglia del giocatore, che sospende ogni attività, e tantissime altre società che tramite i propri canali social si uniscono al cordoglio della squadra e della famiglia.
Dall'Atletico AT allo Sporting Valentino Mazzola, alcune delle società che hanno espresso vicinanza al Cassina
Un telefono che vibra anche nelle tasche di Ruggieri, lui che con il difensore rossoverde condivide per tre anni lo stesso spogliatoio. «Abbiamo giocato insieme alla Settalese, ma non ci siamo mai persi di vista. Siamo rimasti amici, ci vedevamo anche al di fuori del calcio», racconta il giocatore della Speranza Agrate, che insieme a Bertoni festeggia due salvezze dirette in Promozione tra il 2017 e il 2019, prima della pandemia, che ferma la stagione successiva dopo 18 giornate.
Da lì in poi le avventure calcistiche dei due compagni di squadra seguono strade diverse, intrecciandosi di nuovo per un infortunio: «L'anno scorso abbiamo fatto riabilitazione al ginocchio insieme, lui poi spesso veniva nel mio paese». Un legame spezzato dalla terribile notizia, ma che Matteo decide di riallacciare in quel luogo che l'ha visto condividere insieme la stessa passione: il campo da calcio. E allora sembra quasi scritto nel destino che contro il Biassono sia proprio lui a sbloccare il risultato per poi mostrare un messaggio ricondiviso anche sui social: «Sempre insieme a noi, DB21. Addio principe, ci ho messo 2 minuti per dedicarti un gol in questa domenica particolare».
Fuori da quel mondo, invece, il ricordo dell'amico Diego è uno soltanto: «Era un ragazzo super gentile, disponibile e scherzoso, teneva sempre i contatti con tutte le persone che conosceva e trovava sempre un modo per strapparti un sorriso». E chissà che questa volta a sorridere non sia stato lui vedendo quell'esultanza.