Eccellenza
27 Dicembre 2024
ECCELLENZA PIEMONTE GIRONE A • Jabir Naamad (Biellese) e Loris Papagno (Pro Eureka)
Uno dei campionati più combattuti della regione giunge alla sosta natalizia, il classico giro di boa, con un grande traffico in zona playoff: il girone A di Eccellenza sta regalando grandi emozioni, e se la lotta per il titolo sembra circoscritta ad un paio di squadre o poco più, quella per la post-season è ancora tutta da decidere. Siamo arrivati al momento dei primi giudizi, vediamo chi sono stati i "buoni" e i "cattivi" di questo girone d'andata.
Arrivati a Natale, il Borgosesia siede al secondo posto in classifica e nonostante una distanza significativa dalla capolista Biellese, può vantare una solidità difensiva impressionante: sono solo 10 i gol presi in tutto il girone d'andata, per quella che è la miglior difesa del girone A, ma in generale di tutta l'Eccellenza Piemonte/Vda. Il 4-3-1-2 di Roberto Cretaz è ben rodato e ha messo in difficoltà ogni squadra affrontata.
Il dato altrettanto impressionante è quello dei clean sheet, ben 10 in 15 partite, grazie all'exploit del giovane portiere classe 2006 Giuseppe Autoriello, che ha disputato tutti i minuti a disposizione in questo avvio. Al primo anno tra i grandi il gioiellino (convocato più volte in Rappresentativa) sta dimostrando una buona leadership e sta sfoggiando tutte le sue capacità per difendere la porta dei valsesiani, rimasta inviolata appunto in più del 60% dei casi.
La scommessa del presidente Piazza finora si è rivelata vincente. Luca Magni non solo è l'allenatore più giovane della categoria, ma alla prima esperienza nel mondo delle prime squadre ha raccolto una formazione storica come il Verbania dal fondo della classifica e l'ha portata a vivere quantomeno una sosta natalizia serena. Il tecnico classe '93 ha racimolato ben 14 punti in 8 partite, trascinando la squadra della sua città fuori dalla zona playout con ordine e disciplina.
Clamorosa la vittoria in casa della Biellese capolista, grazie alla rete di Luca Piraccini, ma anche quella sul campo della Pro Eureka, con il gol dell'ex Secci. Magni ha raccolto ben 3 successi per 1-0, riuscendo a garantire compattezza difensiva, ed è riuscito a valorizzare giovani come il portiere Tommaso Angelucci (2004) e l'attaccante Enzo Ferrari (2006), che ha già all'attivo 6 gol in questa prima metà di stagione. Insomma, il cambio in panchina a Verbania si è rivelato un vero successo, nonostante l'iniziale scetticismo. E ora, si può addirittura pensare ad un inserimento nella lotta playoff, che si sta rivelando più incerta che mai e dista una manciata di punti.
Che sia arrivato finalmente il momento della Biellese? La storica piazza, da sempre "big" del calcio piemontese, cerca da anni la promozione in Serie D, sempre sfiorata ma lontana ormai 15 anni. Eppure, questo inizio di stagione fa presagire che sia giunto il momento per il grande salto. Il condottiero Luca Prina è riuscito a portare a casa un bottino di 36 punti, frutto di 11 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta, in questa prima parte di campionato, dimostrandosi una corazzata pressochè indomabile. L'entusiasmo è alle stelle, i tifosi vogliono finalmente vedere la loro squadra nella dimensione che le appartiene, e il +7 dalla coppia Pro Eureka-Borgosesia, le principali inseguitrici, fa sognare.
Certo, non è stato un cammino facilissimo: in più occasioni è servita l'esperienza di giocatori importanti, come Capellupo e Graziano (che con l'Eccellenza hanno poco a che fare) per trascinare i lanieri; in altre circostanze è stato bomber Sekka (capocannoniere dei bianconeri con 7 gol, +2 su Naamad) a togliere le castagne dal fuoco, nel recupero contro Volpiano e Lascaris. Ma in fin dei conti, è proprio grazie ai colpi dei grandi singoli, uniti ad una compattezza di squadra eccellente, a permettere il salto di categoria.
Dopo 2 annate complicate, con la salvezza della stagione scorsa ottenuta solo in extremis al playout, ecco che si affaccia nuovamente ai piani alti la Pro Eureka. La società di Settimo Torinese, guidata ancora dall'ex bomber Lorenzo Parisi, subentrato in panchina a partire dal girone di ritorno dell'anno scorso, si sta configurando come una possibile contendente alla Biellese e siede infatti al secondo posto (in condivisione con il Borgosesia). Dei blucerchiati si è rivelata ottima la fase offensiva, con i due migliori marcatori che sono nuovi arrivati: Loris Papagno, attuale capocannoniere del campionato con 9 reti, viene da due stagione difficili tra Chieri e Borgaro dopo l'esplosione a Venaria, mentre Stefano Tindo, centrocampista ex Borgaro e Torino, ha trovato la via del gol già 6 volte.
La squadra di Parisi è un perfetto mix tra gioventù ed esperienza: se da un lato stiamo assistendo alla maturazione di talenti come Sussetto, Guzman e Sacco, dall'altro nomi come Zamariola, capitan Nicolini e Benassi riescono a mantenere saldo il timone dei blucerchiati, che navigano a grande velocità verso un campionato di ottimo livello.
La stagione del Briga, neopromosso in Eccellenza grazie alla vittoria dei playoff di Promozione della scorsa stagione, è iniziata con i migliori dei propositi. L'avvento in panchina di un allenatore esperto come Giorgio Dossena e la composizione di un tridente offensivo dal tasso qualitativo altissimo, ovvero Scienza-Bertani-Rogora, ha fatto sperare tutti i sostenitori della compagine novarese in una stagione ambiziosa. Il girone d'andata del Briga, però, è stato tutt'altro che positivo: non ci si lasci ingannare dal dato dei gol fatti (20, uno in più del Baveno Stresa sesto), la formazione di Dossena si è retta soltanto sulle giocate individuali di Scienza e Rogora, che però alla prima occasione hanno levato le tende, accasandosi rispettivamente al Bulè Bellinzago e al Baveno Stresa. Il bilancio parziale è di 8 punti, con 11 sconfitte rimediate anche contro dirette contendenti alla salvezza.
A discolpa del Briga si può constatare che sia stato vittima di direzioni arbitrali sfavorevoli in più occasioni, ma per una squadra che si presenta ai nastri di partenza con un attacco formato da un ex Serie B e lo scorso capocannoniere del girone A di Promozione, oltre che da un fantasista eccelso come Scienza, l'asticella può e deve essere fissata molto più in alto.
Se a giugno qualcuno avesse detto che la Pro Novara sarebbe diventata una squadra che lotta per mantenere la categoria, sarebbe stato preso per folle. Eppure, dopo parecchie vicissitiudini societarie, la formazione biancazzurra ha iniziato al peggio la stagione: ultimo posto con 7 punti, ma soprattutto, problemi interni che hanno ridotto il roster a 6 giocatori.
E sembra assurdo, dopo la cavalcata della stagione scorsa, che ha visto Bertani e compagni sfiorare sia la Serie D (da neopromossi) arenandosi solo alla fase playoff nazionale dopo un secondo posto in campionato, che la Coppa Eccellenza. Ma i problemi non si trovano solo a livello societario, con il patron Gennaro Chianese che ha dovuto ridimensionare notevolmente la qualità della rosa, affidandola dapprima a Marco Molluso (che ad agosto si è accasato a Chieri) poi a Roberto Sorrentino, successivamente ad Antonio Pavesi ed infine a Marco Mellano; le prestazioni della squadra sono state ben al di sotto degli standard anche quando si era "al completo", poi il caos per il mancato pagamento dei rimborsi e il fuggi fuggi generale.
Il 22 dicembre, recupero dell'ottava giornata, la compagine biancazzurra non si è presentata a Settimo per la disputa della partita, vista l'impossibilità di arrivare al numero minimo di giocatori richiesti. E la situazione peggiora di giorno in giorno, la Pro Novara precipita...
Un tunnel buio senza fondo. La luce sembra lontanissima per il PDHAE, che rischia la doppia retrocessione dopo la difficile stagione 2023-2024 in Serie D. Attualmente i valdostani occupano il tredicesimo posto con 9 punti, frutto di 3 vittorie e ben 12 sconfitte, e solo 9 gol fatti (peggior dato insieme a Pro Novara e Quincitava). Le difficoltà della società del presidente Perpignano sono anche numeriche: la rosa a disposizione del tecnico Augusto Podestà è alquanto scarna, rimpolpata dai 4 colpi invernali dello stesso presidente, ma che finora non hanno lasciato il segno.
Il continuo avvicendarsi di giocatori non ha aiutato, la squadra ha pochi punti fermi e nell'ultima giornata, il recupero dell'ottava giornata, è arrivata una sconfitta interna pesantissima per mano del Bulè Bellinzago, un tennistico 6-0 che non ammette repliche. La situazione è quindi molto complicata e al momento le chances di salvezza sono ridotte: l'ultimo posto dista 2 punti, l'undicesimo (primo disponibile per la salvezza diretta) ben 12.