Eccellenza
28 Dicembre 2024
ECCELLENZA PIEMONTE GIRONE B • Nicola Rastrelli (Cuneo Olmo) e Jodi Sacco (Giovanile Centallo)
Siamo giunti al giro di boa e sotto Natale possiamo tracciare le prime valutazioni. Il girone B di Eccellenza va in vacanza e ha già regalato forti emozioni nei primi 4 mesi di campionato. Poco è certo, tanto è in bilico: dalla serrata lotta salvezza al grande traffico in vetta. Per ora, godiamoci i buoni e i cattivi di metà stagione.
Dopo tante stagioni positive concluse tra le prime 5 posizioni in classifica il Centallo ha probabilmente fatto il salto di qualità definitivo. Mai i rossoblù erano riusciti a concludere il girone d'andata in testa alla classifica e sotto la guida Jodi Sacco si è riusciti a portare a compimento il gran lavoro fatto da Bianco negli anni scorsi. Nota di gran merito alla difesa, con soli 11 gol subiti la migliore del girone (Francesco Bellucci primo per clean sheet con 6 porte inviolate), con un contributo offensivo portato invece addirittura da 12 calciatori diversi. Il Centallo ha portato a casa scalpi importanti (Alba, Pinerolo, Dronero, Acqui), pareggiando con la Valenzana e perdendo rovinosamente solo con il Cuneo: ci sono tutti i presupposti per portare avanti una gran stagione.
Dopo la cocente delusione dello scorso anno con il sesto posto in classifica la Valenzana sembra aver trovato maggiore equilibrio in campo e nei risultati. Dopo un mercato sempre roboante i rossoblù sono però riusciti a costruire una squadra decisamente più equilibrata, capace di perdere solamente 1 volta in 15 partite, unica squadra in Eccellenza in grado di riuscirci insieme alla Biellese. Seppur le vittorie non sono tante (7 gare vinte e 7 pareggiate) la squadra viaggia bene e ha trovato in Giuliano Regolanti un ottimo punto di riferimento offensivo visti gli 8 gol segnati. L'imbattibilità dura tra l'altro da 14 giornate, visto che l'unico KO è arrivato all'esordio in campionato: puntare alla Serie D è decisamente più alla portata quest'anno.
Una cosa è certa: per il Cuneo Olmo sarà di nuovo durissima salire in Serie D. Però quest'anno ci sono due valori aggiunti importanti: Enrico Fantini in panchina e Nicola Rastrelli mai come quest'anno determinante in zona gol. Il tecnico è subentrato a Carlo Rocca e ha portato maggiore equilibrio e più risultati, grazie sicuramente a un bagaglio di esperienza di rara profondità in categoria, l'esterno d'attacco sta invece facendo le veci sia di Ponsat (arrivato in estate come colpo sensazionale) che di Andrea Dalmasso, decisamente al di sotto delle solite potenzialità offensive con "solo" 3 gol fatti. Ad essere ancora poco positiva è la continuità, che la squadra ancora fatica ad ottenere con qualche passo falso di troppo in mezzo alla strada.
Le aspettative su Pinerolo e Alba erano discretamente alte, ma non era scontato riuscire a mantenere un buon andamento in campionato. Nonostante il totale restyling i Blue Navy di Rignanese sono stati primi in classifica a lungo in questa prima metà di stagione, nonostante una rosa giovane e tanti infortuni avuti durante i primi 15 impegni stagionali. A pesare sono stati proprio gli scontri diretti, visti i KO con Centallo, Alba, Valenzana e Dronero, che hanno di fatto fatto perdere punti preziosi al Pinerolo durante il proprio percorso.
Andamento inverso invece per l'Alba di Telesca, partita malissimo (2 pareggi e 3 sconfitte nelle prime cinque) e rinata nelle restanti 10 gare (8 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta), al punto da rimontare e piazzarsi all'attuale terzo posto in classifica, a -1 dalla vetta. L'attacco è il migliore del girone con 30 reti (importante il contributo di Ferro con 8 gol), mentre la difesa non è più granitica come spesso Telesca ci ha abituato. In aggiunta, la solita finale di coppa raggiunta, la quarta consecutiva per il tecnico e la terza nella storia dell'Alba.
Bonus track dedicata invece a Rigoberto Capitao: da mezzala il calciatore classe 1993 è riuscito a segnare 12 gol, pari a Rastrelli come migliori marcatori di tutta l'Eccellenza Piemontese. Uno dei migliori acquisti (legato al rendimento e alla predisposizione al gioco della squadra) degli ultimi anni, Capitao si è adattato alla perfezione ai dettami di Caridi e della Pro Dronero, che sta un po' arrancando in classifica ma che deve comunque tanto al proprio centrocampista.
Per caratura del club e dell'organico l'Acqui doveva stare al passo delle big. E invece la squadra di Camussi si ritrova in decima posizione, con 20 punti conquistati e solo 4 vittorie su 15 partite. Troppo poco per fare la voce grossa in questo girone, ma il grande equilibrio che c'è stato fino ad adesso ha permesso ai termali di essere comunque a solo 8 punti dal primo posto, non una distanza incolmabile. Nonostante ciò sono proprio mancati i nuovi acquisti, eccezion fatta per Lewandoski che sta contribuendo positivamente in mediana e per Basso, che da quando è arrivato è spesso stato tra i migliori in campo. Tolti loro, ci si affida sempre ai soliti "vecchietti" e ai canterani: non può bastare.
Visto il mercato fatto in estate, visti i tantissimi profili di spessore approdati in biancoblù insieme a Pisano, ci si aspettava decisamente qualcosa in più. Chiaro, magari mettere il Carmagnola terzi nei pronostici è stato azzardato, ma vedere questa squadra tredicesima in piena zona playout è testimonianza che qualcosa non ha funzionato. In attacco, tolto Caristo, c'è il vuoto (8 gol segnati sui 15 totali della squadra), la difesa non è eccezionale nonostante nomi di spessore come Bergonzi, Esposito e Betancourt e manca probabilmente anche un pizzico di fortuna e continuità nei risultati. Il trend è positivo nelle ultime giornate (3 vittorie e 3 pareggi, con una sconfitta se si considera il recupero del 22 dicembre), ma l'avvio è stato horror con 3 pareggi e 5 sconfitte. Si può solo migliorare.
Le cose, a Torino e dintorni, non stanno andando troppo bene: CBS, Alpignano e Vanchiglia non stanno particolarmente brillando e salvarsi quest'anno sarà una missione complicata. Partiamo dalla nota "meno dolente", il Vanchiglia: la squadra di Binandeh sta rendendo meno degli anni passati, complice un massiccio rinnovamento della rosa che comunque sta migliorando nel rendimento settimana dopo settimana. Come sempre i granata hanno alternato momenti di rendimento basso (come le sconfitte con San Domenico Savio e Alpignano) e acuti clamorosi, su tutte le vittorie su Centallo e Cuneo.
Più complicate le situazioni in casa CBS e Alpignano: la squadra di Renzi ha perso dei pezzi pregiati nelle scorse settimane e anche i risultati sono mancati, specialmente in attacco dove la squadra segna poco. Le 10 sconfitte sono un segnale per invertire necessariamente il trend negativo, ripartendo dalle parate di Cecconello, spesso tra i migliori in campo; in casa Alpignano la situazione era già critica a inizio anno visti i pochi acquisti di spessore per la categoria e Melchionda, nonostante tutto, sta facendo i miracoli per restare in scia. 9 punti fatti sono pochi, ma almeno i biancocelesti sono ancora in scia delle rivali alla salvezza.