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Prima Categoria

Buoni e Cattivi: il girone ha già la sua regina, il Pianezza e il Beppe Viola insidiano l'obiettivo del Mirafiori

Il San Giorgio è la sorpresa della stagione, il Pertusa e il Venaus hanno trovato l'equilibrio che manca a Vianney e Giaveno

PRIMA CATEGORIA PIEMONTE GIRONE D NEWS CLASSIFICHE

PRIMA CATEGORIA PIEMONTE GIRONE D • Luca Sperandio (Orbassano) e Gianluca Forneris (San Giorgio)

Il 2024 sta volgendo al termine e, con esso, anche il girone di andata è ormai in archivio. Siamo giunti al giro di boa e, durante la pausa natalizia, possiamo tracciare le prime valutazioni sul Girone D di Prima Categoria. Da sempre, il gruppo torinese si distingue come uno dei più avvincenti, e anche quest'anno non è da meno. Tuttavia, l’unica certezza sembra essere la vetta, ormai conquistata e dominata da una squadra che sta continuando a scrivere la storia. Ripercorrendo le dinamiche dei primi quattro mesi di stagione, abbiamo scelto di mettere in evidenza chi ha brillato e deve continuare su questa strada per raggiungere i propri obiettivi, e chi, invece, ha deluso le aspettative.

I BUONI...

L'ORBASSANO DEI RECORD

La prima metà di stagione dell'Orbassano è destinata a entrare negli annali. I rossoblù hanno riscritto la storia del calcio dilettantistico di Prima Categoria, diventando la prima squadra a vincere 14 partite consecutive. Il merito di questo straordinario risultato va al condottiero Ivano Sorrentino, che, dopo l’iniziale pareggio casalingo contro il Barracuda, ha guidato la squadra in un percorso impeccabile e storico. La Promozione è ormai un obiettivo concreto, grazie anche al contributo dell’eterno bomber classe 1988 Andrea Casagrande, già autore di 13 gol, superando il bottino della scorsa stagione. Anche la difesa si è rivelata un punto di forza: con 10 partite concluse senza subire gol e appena 5 reti incassate, l’Orbassano si dimostra una macchina inarrestabile. I rossoblù non intendono fermarsi e puntano a scrivere altre pagine di storia.

LE RIVOLUZIONATE PIANEZZA E BEPPE VIOLA

Dopo una stagione disastrosa, in cui entrambe hanno rischiato di dover difendere la categoria ai Playout, Pianezza e Beppe Viola hanno scelto di rivoluzionare le loro squadre con l’obiettivo di puntare a traguardi più ambiziosi. Il Pianezza ha ripreso il cammino con soli tre giocatori della stagione 2023/24, affidandosi all’esperienza di Giampiero Beretti. Il tecnico è riuscito a creare un mix vincente, combinando giovani di talento con alcuni punti fermi della squadra. Un percorso simile è stato intrapreso dal Beppe Viola, che ha già quasi eguagliato il bottino di punti della scorsa stagione. I torinesi, tuttavia, hanno affrontato un cambio in panchina nel mese di novembre, con il passaggio di consegne da Luca Goteri a Stefano Guidoni. Sebbene la distanza dalla vetta sembri difficile da colmare, il Beppe Viola ha tutte le carte in regola per animare la lotta al secondo posto, contendendolo al Pianezza e al Mirafiori.

UN SAN GIORGIO DA PLAYOFF

E chi l’avrebbe mai detto? Se lo scorso anno lo Sporting Club faceva sognare i suoi tifosi lottando per un posto tra le prime cinque, quest’anno il ruolo di sorpresa spetta ai torinesi del San Giorgio. I Viola guidati da Giuseppe Frallicciardi stanno incantando con una squadra giovane, arricchita da numerosi nuovi innesti e interpreti offensivi di grande qualità tecnica. Il reparto avanzato, a livello numerico, è il migliore del girone, pari a quello dell’Olympic Collegno, grazie ai suoi due protagonisti: Simone Miscia, già eroe della promozione nella scorsa stagione, e Gianluca Forneris, arrivato dalla Druentina. Una formula vincente quella dei torinesi, che, se mantenuta fino alla fine della stagione, potrebbe permettere loro di continuare a sognare in grande.

LA DETERMINAZIONE DEL MIRAFIORI

29 punti nel girone d’andata della scorsa stagione, 29 punti nel girone d’andata di quest’anno. La prima metà di campionato del Mirafiori sembra ricalcare perfettamente quella dell’annata precedente. Anche in questa stagione, la vetta appare ormai un miraggio, ma il sogno della Promozione per Antonio Caprì resta vivo e passa inevitabilmente attraverso la zona Playoff. L’undici titolare non ha subito grandi cambiamenti rispetto alla scorsa stagione, ma l’inserimento di giovani innesti di qualità ha arricchito la rosa, fondendosi armoniosamente con l’ossatura centrale della squadra. I punti persi lungo il cammino potevano essere molti di più, se non fosse per la grinta e la determinazione dei gialloblù. In diverse occasioni, come contro KL Pertusa, Villarbasse, San Giorgio e Barracuda, il Mirafiori è riuscito a ribaltare situazioni sfavorevoli, segnando negli ultimi 15 minuti per tenere vivo un sogno condiviso da tutti.

I CATTIVI...

L'AVVIO DEL VENAUS "ALLA BIELSA"

L’avvio di stagione del Venaus è stato da dimenticare, segnando un esordio tutt’altro che positivo per Luca Marchese nella sua prima esperienza da allenatore: 5 partite, 5 sconfitte e ben 23 gol subiti. Un filotto di risultati negativi che avrebbe messo al tappeto chiunque, ma non i rossoblù, che hanno iniziato a invertire la rotta e a conquistare punti preziosi nel mese di dicembre. La svolta è arrivata anche grazie a un cambio tattico significativo. Marchese ha optato per un audace modulo 3-3-1-3, ispirato allo stile inconfondibile di Marcelo Bielsa. Una scelta che avrebbe sicuramente fatto innamorare Lele Adani, ma che ha anche dimostrato la sua efficacia sul campo. Non sappiamo se questa disposizione tattica porterà gli stessi successi ottenuti dal tecnico argentino alle Olimpiadi o da Louis van Gaal negli anni ’90, ma ha già regalato una vittoria storica nel derby contro il Susa, che sarà difficile da dimenticare.

LE NEOPROMOSSE VIANNEY e GIAVENO

Il salto di categoria, si sa, porta con sé molte difficoltà, e quando si arriva attraverso i ripescaggi, le sfide diventano ancora più impegnative. Tra le neopromosse, il Vianney e il Giaveno Coazze stanno incontrando più ostacoli rispetto alle altre. Il Vianney, dopo un mese di novembre positivo in cui ha ottenuto le uniche due vittorie stagionali, non è riuscito a trovare la giusta continuità e ha deciso di cambiare guida tecnica. L’arrivo di Gianluca Funaro, che ha preso il posto di Luca Gramendola, insieme all’innesto di giocatori esperti, lascia ben sperare per un girone di ritorno più competitivo. Anche il Giaveno Coazze ha optato per un cambio in panchina, esonerando Vincenzo Prago. La squadra, la più giovane del girone, è ora chiamata a trovare il giusto equilibrio per affrontare al meglio la seconda metà della stagione.

LA ZONA CESARINI DEL KL PERTUSA

Una vera e propria maledizione, spezzata proprio da chi l’aveva originata. Il KL Pertusa si è ritrovato invischiato nella zona retrocessione, diventando la squadra che ha perso più punti nei minuti finali di gioco. Una serie negativa durata sei giornate consecutive, tra campionato e Coppa Piemonte, iniziata con un rigore sbagliato al quinto minuto di recupero da Vincenzo Bommaci. E proprio Bommaci ha posto fine a questa maledizione, trasformando un rigore decisivo e regalando la vittoria in rimonta contro l’Aviglianese alla nona giornata. Il Pertusa è una squadra che mescola i giovani talenti della Juniores con giocatori esperti della categoria, lo stesso tecnico Emanuele Strazzo è ben consapevole dell’inesperienza del gruppo rispetto agli standard della categoria, ma crede fermamente in un principio: «Il duro lavoro ripaga sempre». E gli ultimi risultati sembrano finalmente dargli ragione.

IL VILLARBASSE NEGLI SCONTRI DIRETTI

Mettiamolo in chiaro: la stagione del Villarbasse non è negativa, ma le aspettative erano sicuramente più alte. La difesa a tre degli arancioblù non è riuscita a garantire la giusta continuità di risultati, inciampando in diverse partite contro le neopromosse. Da evidenziare anche le difficoltà negli scontri diretti: il Villarbasse è riuscito a vincere solo contro il San Giorgio Torino e non è andato oltre il pareggio con le prime quattro in classifica. Per tornare in Promozione sarà fondamentale una seconda metà di stagione di alto livello, che permetta alla squadra di mantenere il passo nei Playoff e di non perdere troppo terreno rispetto al secondo posto.

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