Serie D
31 Dicembre 2024
SERIE D OSPITALETTO • Jacopo Mozzanica
Tre squadre racchiuse in 5 punti per contendersi il primato, dietro un'intricatissima lotta salvezza che sta coinvolgendo 9 formazioni: due vittorie o due sconfitte di fila possono ribaltare completamente la classifica del Girone B di Serie D, facendoti passare dall'incubo retrocessione alla zona play-off e viceversa. 11 promosse, 5 rimandate e 4 bocciate: un pagellone ricco di sorprese, con tante squadre protagoniste di una buona stagione e altre ancora incapaci di trovare la bussola.
OSPITALETTO 9
Dopo le prime 19 giornate è la squadra guidata da Andrea Quaresmini a passare il Natale tra i rami più alti dell'albero: un implacabile schiacciasassi, appena salita dall'Eccellenza, che già dopo le prime giornate ha fatto capire a tutti chi avrebbe comandato. Trascinato dai gol dell'implacabile Gobbi in avanti e dalle magie di Claudio Messaggi, l'Ospitaletto è una macchina perfetta, capace di non sentire minimamente il cambio di categoria, conquistando primati su primati, come il miglior attacco e la miglior difesa, dato condiviso con la Varesina.
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CALCIO DESENZANO 8.5
Miglior difesa del girone insieme alla Varesina, il Desenzano è la seconda forza del campionato, staccata di sole 3 lunghezze dalla capolista Ospitaletto. Un traguardo raggiunto al termine di un ottimo girone d'andata, che, fatta eccezione per qualche passo a vuoto a ottobre, è sempre stato caratterizzato da grande continuità nei risultati, riuscendo anche ad avere la meglio in tutti gli scontri diretti. Sono ben 12 i punti in più rispetto all'anno scorso, un miglioramento denotato anche dagli 8 gol segnati in più e dalle 5 reti subite in meno; con l'arrivo a ottobre di Cardella, la formazione di Gaburro è riuscita a diventare ancora più implacabile in avanti, andando ad acquistare quel terminale offensivo in grado di segnare regolarmente che a inizio anno era mancato.
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VARESINA 8
La stagione è di per sé ottima, ma una squadra come la Varesina ha sempre l'imperativo di vincere ed essere al comando: nelle ultime 5 giornate la squadra di Spilli ha infatti racimolato solo 6 punti che hanno parzialmente compromesso il finale del girone d'andata. Scivolata al terzo posto e scavalcata anche dal Desenzano, la Varesina ha visto in Marco Bertoli un autentico trascinatore, capace di risolvere le sfide più importanti, e nel 3-4-3 il modulo migliore per sfruttare al meglio i suoi attaccanti, terzi migliori finalizzatori del torneo dietro a Ospitaletto e Palazzolo. Se si vuole fare un confronto con lo scorso anno, la formazione rossoblù ha un punto in meno, 32 gol segnati contro i 46 dell'annata precedente ma è riuscita ad incassare 6 reti in meno. Tanti inoltre i giovani lanciati quest'anno, su tutti Bobbo e Miconi, tra i protagonisti di un girone d'andata sicuramente di alto livello ma a cui sono mancati i dettagli per risultare eccellente.
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FOLGORE CARATESE 8
16 punti in 12 partite da un lato, 19 nelle ultime 7 dall'altro: se nella prima parte del girone d'andata la formazione di Carobbio ha incontrato alcune difficoltà, una volta trovato maggiore coesione e intesa tra i gli interpreti non si è più fermata, diventando una macchina quasi perfetta che si è resa protagonista di una cavalcata che dal rischio playout l'ha portata al quarto posto, in piena zona playoff e a -6 dalla capolista Ospitaletto. I numeri parlano di un'altra Folgore rispetto all'anno scorso: 14 punti in più dopo 19 partite, 30 gol realizzati contro i 21 del 2023/24 e 5 gol subiti in meno. Inoltre, da novembre in poi, la Folgore ha probabilmente espresso il miglior gioco del campionato con le geometrie di Maspero in mezzo al campo, le discese di Balamontis a destra e i capolavori di Ferrandino in avanti: un mix di gioventù ed esperienza che ora più che mai vuole continuare un epico tentativo di rimonta cominciato più di un mese fa.
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PRO PALAZZOLO 7.5
La squadra è forte e in salute e nonostante qualche evitabile punto perso ha sempre dimostrato grande solidità e l'impressione di poter dominare la gara. La Pro Palazzolo non è certo una sorpresa e già l'anno scorso i ragazzi di Marco Didu riuscirono a centrare con pieno merito i playoff; anche quest'anno la strada intrapresa sembra quella giusta e rispetto alla stagione 2023/24 i biancoblu, pur concedendo qualcosa di più dietro, sanno essere molto più pericolosi in avanti, come dimostrano gli 11 gol in più rispetto all'anno scorso. Anche i bresciani si sono messi in luce come una formazione capace di migliorare giovani, Doldi, Conti e Guarneri su tutti, tutti e 3 capaci di dimostrare in poco tempo di poter ampiamente meritare la categoria.
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SANT'ANGELO 7.5
Dopo il decimo posto della scorsa stagione e una salvezza diretta maturata nelle ultime giornate ben pochi, forse nessuno, si sarebbero aspettati un Sant'Angelo così arrembante, che vanta ben 9 punti in più rispetto all'anno scorso: una squadra che corre, lotta e prova a giocare, anche se non sempre i risultati sono riusciti a ricompensare quanto espresso in campo. Bomber Castelli, che già aveva fatto le fortune di Brognoli lo scorso anno a Brusaporto, si è spento progressivamente dopo un buon inizio e a vedere le statistiche c'è da dire che il Sant'Angelo non brilla per numero di reti segnate; dietro, però, i lodigiani rischiano poco ed è anche questa compattezza che ha consentito loro di inanellare una serie di risultati positivi tra ottobre e novembre che li ha portati a ridosso della zona play-off, nonostante una leggera flessione accusata nelle ultime giornate. A Brognoli va inoltre il merito di aver valorizzato quote come Occhipinti o Pollio, ormai sempre più indispensabili per l'11 titolare: la squadra c'è e sembra migliorare giornata dopo giornata e continuare a sognare gli spareggi promozione non è affatto utopia.
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CASATESE MERATE 7.5
Stagione per molti versi analoga a quella del Sant'Angelo: 11esima lo scorso anno, la Casatese ha inoltre dovuto fare i conti con la partenza di di diversi pezzi pregiati, due su tutti Davide Stefanoni e Alessio Cargiolli. Dopo qualche difficoltà iniziale, però, gli uomini di Commisso non si sono più fermati, centrando una striscia di 11 risultati utili consecutivi che ad un certo punto aveva proiettato i rossoblù in piena zona play-off. Qualche pareggio nelle ultime uscite ci può stare, soprattutto considerando la caratura di avversari come Desenzano e Varesina, squadre ben più attrezzate e costruite appositamente per vincere il campionato; i numeri dicono però che la Casatese è in crescita partita dopo partita e rispetto allo scorso anno sono ben 4 le lunghezze in più. Commisso ha saputo variare con successo moduli e schemi di gioco, dando grande fiducia ai giovani, tra cui spicca Riccardo Geddo: ex Luciano Manara, alla prima esperienza assoluta in Serie D il classe 2006 è diventato in pochissimo tempo un caposaldo della sua retroguardia.
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BRENO 7
Davide Bersi è l'artefice di una delle favole fin qui più belle di questa Serie D: il suo Breno, che lo scorso anno arrancava dopo 19 giornate con il magro bottino di 15 punti per poi salvarsi all'ultimo attraverso i playout, quest'anno sa vincere e divertire. Benché abbiano realizzato solo 19 reti, i bresciani si rivelano ugualmente una squadra ostica e difficile da affrontare, imbattuta da ben 9 giornate: grazie anche alle prodezze dello storico portiere Serio, tornato alla base dopo una stagione all'Ospitaletto, i granata hanno saputo incassare solo 15 reti, risultando la miglior difesa dopo Ospitaletto e Desenzano, riusciti a subire un gol in meno. L'obiettivo primario resta sempre la salvezza tranquilla, ma se riuscissero a migliorare alcuni dettagli in avanti non è escluso che Minessi e compagni possano prima o poi dire la loro nella corsa ai playoff.
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MAGENTA 6.5
Un inizio difficile è prassi per una neopromossa, specie se, come nel caso del Magenta, devi far fronte alla partenza di alcuni pezzi pregiati come Avinci e all'arrivo di nuovi giocatori da integrare. A dicembre, però, sembra che la formazione di Lorenzi, capace di alternare con buon successo vari schemi di gioco in base agli avversari, sia riuscita a trovare la quadra e a vedere nel suo reparto arretrato e nel giovane esterno Mascheroni i suoi principali punti di forza: con solo 21 reti subite, i gialloverdi sono infatti la miglior difesa tra le dirette concorrenti per la salvezza. Un plauso va anche alla dirigenza, riuscita ad acquistare a stagione in corso gli ex Albenga Salvato e La Vigna oltre che il centrocampista offensivo Mazzarani, giocatore con un passato di grande caratura tra Serie A e Serie B.
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CHIEVOVERONA 6.5
6 punti nelle prime 7 partite, penultimo posto in classifica e un obiettivo salvezza che partita dopo partita sembrava sempre più difficile; poi la svolta, arrivata dopo la sconfitta del 6 ottobre contro la Folgore Caratese, con la dirigenza che sceglie di affidarsi ad Allegretti per rimpiazzare il deludente Pontarollo. L'ex centrocampista di Bari e Triestina dimostra sin da subito di essere un tecnico capace di sfruttare al meglio il potenziale della sua squadra e i numeri sono tutti dalla sua parte: una media di 1.6 punti a partita, il merito di aver valorizzato giovani interessanti come Fiorin e Colferai e la scelta di affidare a Brighenti e De Cerchio le chiavi dell'attacco. Una serie di scelte azzeccate che hanno saputo trascinare i gialloblù a 24 punti: per la certezza matematica della salvezza manca ancora molto ma le premesse per continuare a fare bene ci sono tutte.
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CASTELLANZESE 6
Se il campionato dovesse terminare oggi, la Castellanzese sarebbe salva, senza bisogno di passare dai play-out come accaduto la scorsa stagione. L'arrivo di Cotta e la scelta di adottare un 3-5-2 sembra aver portato alcuni miglioramenti a livello di gioco e gli exploit di alcuni giovani come Poli, Rodolfo Masera e Boix Garcia non possono che essere note positive, così come i punti ottenuti contro corazzate quali Varesina e Desenzano. Al contrario, le 29 reti incassate, che fanno dei neroverdi la terza peggior difesa del campionato dopo Crema e Arconatese e l'ultima vittoria datata 3 novembre proprio contro la formazione di Livieri sono trend negativi da invertire il prima possibile se si vuole archiviare la pratica salvezza.
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VIGASIO 6
All'esordio assoluto nella quarta serie italiana, il Vigasio riesce a chiudere il girone d'andata al 14esimo posto: al momento la salvezza diretta sarebbe garantita, tuttavia nelle ultime giornate non si può non riscontrare una lieve flessione nel rendimento complessivo della squadra, come dimostrato dal fatto che la vittoria manca ormai dal 27 ottobre contro il Sangiuliano. Fanini è sempre più leader della squadra, i giovani Businarolo e Novelli migliorano giornata dopo giornata e sono ormai pronti per la categoria: il Vigasio ha fatto ciò a cui era chiamato e la sufficienza è d'obbligo, ma per evitare i play-out serve forse recuperare il ritmo delle prime giornate, nonostante il gioco espresso rimanga sempre piuttosto convincente.
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PRO SESTO 6-
Se ti chiami Pro Sesto e sei stata appena retrocessa dalla Serie C hai l'obbligo di vincere e di riportarti subito tra i professionisti, specie se annoveri interpreti del calibro di Putzolu, Sala, Busatto e De Respinis. Dopo 19 giornate invece i ragazzi di Angellotti non sono ancora riusciti a trovare continuità e la crisi di risultati accusata tra novembre e dicembre li ha relegati al sesto posto in coabitazione con Sant'Angelo e Casatese Merate, a 4 punti di distacco dalla zona play-off, non esattamente ciò che i tifosi a inizio anno sognavano e si aspettavano. Quello che probabilmente ha maggiormente penalizzato la Pro Sesto è stato l'aver perso punti con formazioni in lotta per ben altri obiettivi come Castellanzese, Vigasio, Fanfulla e Crema, incappando in scivoloni riusciti a vanificare gli importanti successi ottenuti in scontri diretti come quello contro la Varesina o la Pro Palazzolo.
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NUOVA SONDRIO 6-
È vero che si parla di una neopromossa alla prima esperienza assoluta in Serie D dopo la rifondazione di qualche anno fa, ma la sensazione è che tifosi e addetti ai lavori si aspettavano sicuramente qualcosa in più da una Nuova Sondrio che, pur avendo sempre avuto come obiettivo primario la salvezza, aveva investito tanto sul mercato assicurandosi giovani di prospettiva come Infantino e Chillemi e giocatori d'esperienza come Marras. L'infortunio del già citato Infantino, fino ad ottobre tra i trascinatori della Nuova Sondrio, e tre allenatori avvicendatisi in 4 mesi (Bifini, il preparatore atletico Del Nero fino all'attuale tecnico Marco Amelia) potrebbero aver minato la stabilità della squadra. 19 punti, appena 16 reti segnate e ben 25 subite ad oggi sono risultati insufficienti per restare fuori dalla zona rossa, malgrado una qualità di gioco spesso ottima: Amelia dovrà essere bravo a tenere in piedi la baracca e infilare una serie di risultati utili per cominciare a vedere la luce in una stagione che ad oggi di luminoso ha ben poco.
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CLUB MILANO 6-
Fino a qualche settimana fa tra le possibili bocciate del pagellone natalizio, poi con l'arrivo di Scavo la situazione è parzialmente migliorata, con due successi fondamentali contro dirette concorrenti quali Crema e Fanfulla. Il Club Milano ha sempre avuto nomi di buon livello, ma anche per i biancorossi vale lo stesso discorso fatto per altre squadre che hanno l'obiettivo di salvarsi, vale a dire la scarsa efficienza in fase offensiva. Diverse sono state le assenze importanti a inizio stagione, così come numerosi gli infortuni che giornata dopo giornata hanno falcidato la squadra di Scalise, che però non è mai riuscito a svoltare neanche con la rosa al completo; la scelta dunque di affidarsi nuovamente a Scavo, figura di esperienza e che ben conosce l'ambiente di Pero, è sembrata la migliore, come dimostrato dai due recenti successi che, se non altro, riavvicinano il Club Milano alla salvezza diretta.
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CILIVERGHE 5.5
Neopromossa con grande ambizione, il Ciliverghe era partito di gran carriera, con l'obiettivo di stupire tutti come aveva già fatto lo scorso anno conquistando il salto di categoria dall'Eccellenza alla Serie D. Riuscito ad ottenere 13 punti nelle prime 9 partite sotto la guida di Quartuccio, il Ciliverghe è incappato da allora in una crisi senza fine, testimoniata da 3 punti (frutto di 3 pareggi) in 10 partite, un periodo buio che nemmeno il ritorno in panchina di Riccardo Maspero, a più di 10 anni dall'ultima volta in giallonero, è riuscito a risolvere.
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FANFULLA 5.5
Se l'anno scorso la salvezza era stata conquistata senza grandi affanni, la spietata concorrenza di quest'anno sta complicando non poco i piani dell'11 bianconero, ritrovatosi sin da subito inguaiato nella lotta per non retrocedere. Peggior attacco del campionato con 10 reti, il club lodigiano è riuscito tuttavia a ottenere 6 punti durante il mese di dicembre, frutto delle vittorie contro Arconatese e Sangiuliano, con un Michele Mandelli in veste di trascinatore a togliere le castagne dal fuoco in più di un'occasione. Ancorati al 18esimo posto, l'ultimo dei 4 disponibili per poter disputare i play-out, i bianconeri dovranno cercare di trovare al più presto un rimedio alla mancanza di un bomber e alla scarsa pericolosità negli ultimi 16 metri.
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CREMA 5
Ripescati in Serie D dopo la retrocessione maturata sul campo, i cremaschi stanno però dimostrando ben poco per poter mantenere la categoria. Delle appena 17 reti segnate dalla squadra di Vullo, ben 10 portano la firma di un implacabile Akammadu, mentre le problematiche difensive sono evidenziate dai 31 gol subiti, che fanno del Crema la seconda porta più battuta del campionato, nonostante la presenza in porta di un Aceti spesso miracoloso. Se la Castellanzese non riesce a vincere dal 3 novembre, il Crema sta invece mancando l'appuntamento col successo dall'1-0 rifilato al Chievo Verona il 27 ottobre: poco, troppo poco per impensierire le altre pretendenti per la salvezza.
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ARCONATESE 5
L'anno scorso era in piena lotta per conquistare la Serie C, traguardo sfumato solo le ultime giornate, quest'anno naviga nei bassifondi della classifica sperando di centrare quantomeno i playout: guidata dallo storico tecnico Giovanni Livieri, l'Arconatese sta vivendo una stagione estremamente complicata sul piano dei risultati, giustificata in parte dalla difficile situazione societaria che il club sta vivendo. Con un 11 fortemente ridimensionato rispetto allo scorso anno e costretto a fare i conti con le partenze di giocatori di spessore quali Lleshaj e Ferrandino su tutti, Livieri si è trovato a fare i conti con una rosa non all'altezza di quella dello scorso anno, come dimostrato dai 15 gol segnati e dai 35 subiti, che fanno dell'Arconatese il secondo peggior attacco nonché la difesa più battuta. Dei tanti giovani schierati quest'anno, sono il promettente portiere Santulli e l'eclettico Alberton in mezzo al campo ad aver brillato maggiormente: l'Arconatese è chiamata a partire al più presto, provando a partire dagli ultimi incoraggianti miglioramenti per restare in D.
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SANGIULIANO CITY 5
Doveva essere la stagione del ritorno in Serie C ma la realtà che la classifica mostra al giro di boa sembra essere ben diversa. Più che puntare alla zona playoff, obiettivo già mancato la stagione scorsa, il Sangiuliano sembra doversi guardare alle spalle: 23 punti, 22 reti fatte e 25 subite, un bottino che vede una formazione partita con ben altri obiettivi soltanto a +4 sulla zona playout, con un ruolino di marcia che sembra ricalcare l'incolore cammino del 2023/24. Che questa squadra avesse grandi difficoltà lo si aveva già intravisto le prime giornate, e nemmeno l'ingresso in corsa di Parravicini sulla panchina occupata da Albertini sembra aver risolto la situazione.
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