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Buoni e Cattivi: la Druentina distrugge ogni record, ma Rivarolese e Cafasse viaggiano a ritmo Scudetto

Mai un livello così alto nelle prime posizioni: Lucento sotto traccia, il Vallorco paga il mercato estivo, Cenisia e Torinese ballano in difesa

PROMOZIONE PIEMONTE GIRONE B CLASSIFICHE

PROMOZIONE PIEMONTE GIRONE B • Simone Zullo (Druentina) e Alessandro D'Antoni (Rivarolese)

Siamo giunti al giro di boa e come sempre sfruttiamo le feste per tracciare le prime valutazioni. Il girone B di Promozione è stato capace di regalare record clamorosi, corazzate quasi insuperabili e un grande equilibrio in zona salvezza, rendendolo tra i più sorprendenti degli ultimi anni. Poco è certo, tanto è in bilico: gennaio è arrivato e a breve si riparte, ma per ora godiamoci i buoni e i cattivi di metà stagione.


I BUONI...

LA SQUADRA CHE DEMOLISCE I RECORD

Le parole per descrivere le imprese della Druentina si sprecano. Limitiamoci ai numeri: 14 vittorie su 15, un pari, 44 gol fatti (miglior attacco) e 10 subiti (miglior difesa con la Rivarolese). Una squadra sola al comando, capace di demolire ogni avversario anche quando la partita si mette male, con grinta e cuore. Meriti enormi al tecnico Christian Zullo e ai direttori Alberto Piazza e Marco Tota, che ha plasmato un gruppo formidabile con lavoro e impegno, visto soprattutto nell'intensità con cui la squadra approccia le partite di domenica in domenica. Chiaramente molti meriti vanno dati a Simone Zullo, autentico mattatore di questo inizio di stagione con 15 gol, oltre ad essere andato in doppia cifra anche negli assist. Meriti anche ai tanti top player presenti, da Tunno in porta (7 clean sheet) a capitan Mezzela, passando per i vari Del Tetto, Corso, Lamantia, Giusiano e i due Gentile. Con la ciliegina sulla torta rappresentata da Marco Di Bari, arrivato poche settimane fa e capace di alzare ulteriormente l'asticella.

LA RIVAROLESE QUASI PERFETTA

Una cosa va detta: con 38 punti nel girone d'andata in 15 partite saresti primo in quasi tutti i campionati a 16 squadre, ma purtroppo per la Rivarolese questo non è il caso. Un passo devastante anche per i granata di Bruno Mattiet, capace da subito di imporsi dopo il suo arrivo in estate: dopo un mercato importante tutti i nuovi arrivi sono riusciti a imporsi benissimo, da Sanogo e Infantino passando per Bruno, D'Antoni, D'Agostino e Turola. Una squadra non solo capace di fare 12 vittorie su 15 (con 2 pareggi e 1 sola sconfitta), ma anche e soprattutto di subire 1 solo gol nelle prime 10 gare giocate (dalla 1ª all'11ª, escludendo la giornata 8 poi recuperata a dicembre). I granata hanno poi faticato molto nelle ultime gare, spesso decise con un gol nel finale, ma i punti sono sempre arrivati così come le prestazioni. Le note più liete, chiaramente, i 9 clean sheet di Busti e i 12 gol di D'Antoni.

IL CAFASSE SI MIGLIORA ANCORA

Dopo la super stagione dello scorso anno da neopromossi era complicato pensare che il Cafasse Balangero potesse fare addirittura meglio. Eppure, la squadra di Fioccardi è riuscita a fare decisamente meglio, con 32 punti in 15 gare, con 10 vittorie, 2 pari e 3 sconfitte. Il Cafasse sarebbe primo nei gironi C e D di Promozione mentre qua è "solamente" terzo, ma non si può sicuramente sminuire il grande lavoro fatto dai gialloblù, squadra che incarna alla perfezione lo spirito battagliero del proprio allenatore, a cui si aggiunge la qualità dei grandi veterani come Pagliasso, Corona, Coccolo e Bruno. Ottimo anche il rendimento dei vari Tommaso Fioccardi, Tchamato e del nuovo arrivato Herrera, tutti perfettamente schierati nei vari impegni del Cafasse in stagione. Unica pecca non essere riusciti a strappare qualche punto in più negli scontri diretti. 

UN LESNA GIOVANE E SPAVALDO

Età media bassa, giusto mix tra giovani ed esperti e un amore incredibile per le vittorie di misura. Il Lesna Gold di Antonio Filoni ha disputato una prima metà di stagione sopra le aspettative, con un quarto posto marziale meritato soprattutto per aver vinto partite complicate con quel pizzico in più rispetto agli avversari. Il dato è eloquente: di 8 vittorie totali 7 sono state di misura, con 5 vittorie 1-0 e 2 vittorie 2-1, con una sola gara vinta con due gol di scarto (Lesna-Lucento 2-0). Dato che si è comunque riflettuto anche nelle poche sconfitte (solamente due), un doppio 3-0 di cui uno a tavolino (dopo che in partita era arrivato un altro 1-0, contro il Cafasse). L'esperienza dei vari Benedetti e Begolo sta portando grandi frutti soprattutto nel pacchetto arretrato, mentre in attacco si potrebbe fare di più: tante occasioni create e poca bravura nel finalizzare.


I CATTIVI...

I NUOVI ACQUISTI DEL LUCENTO

Alla vigilia dell'inizio del campionato le favoritissime erano due su tutte, la Rivarolese e il Lucento. Se i granata hanno rispettato le aspettative i rossoblù di Tosoni hanno giocato ampiamente al di sotto di quello che si poteva immaginare. I 17 punti di distanza dal primo posto sono troppi, così come i 12 dalla Rivarolese, per un quinto posto parziale che è un discreto risultato, ma che non può bastare a una società che ogni anno ha l'ambizione di risalire in Eccellenza. Nelle ultime giornate i risultati sono arrivati, con 6 vittorie nelle ultime 8 gare, ma nel periodo precedente le vittorie sono state solo 2, con 3 KO e 2 pareggi. L'impatto peggiore ce l'hanno avuto i nuovi acquisti estivi, mai entrati a pieno regime negli schemi di Tosoni, a differenza dei giovani canterani, che ancora una volta tirano avanti la carretta.

IL RICAMBIO DEL VALLORCO

L'anno scorso fu una cavalcata verso i playoff trionfale, con un quarto posto finale clamoroso e contro ogni pronostico. Ripetersi sarebbe stato utopistico, ma è evidente che la dirigenza del Vallorco non è riuscita a sostituire in modo adeguato i tanti talenti andati via in estate, così come Bruno Mattiet. L'arrivo di Pizzorno e del DS Ramacogi non hanno portato molto di buono e nelle 13 partite sulla panchina del Vallorco l'ex tecnico del Ciriè colleziona solo 5 punti (1 vittoria, 2 pari e 10 sconfitte). L'arrivo di Dighera, allenatore espertissimo e abituato soprattutto a categorie superiori, sembra abbia dato il cambio di passo (4 punti nelle ultime due gare del 2024), ma la salvezza non sarà comunque semplice.

I (TROPPI) RIGORI DEL CENISIA

10 rigori contro solamente nel girone d'andata. Una statistica complicata da digerire per il Cenisia, che non solo arranca in difesa (peggior reparto del girone con 34 gol subiti), ma pecca davvero tanto nell'attenzione in area di rigore e nella gestione delle situazioni più complesse. La squadra di Chiapino, passata nel girone B dopo la salvezza dello scorso anno nel girone D, ha ancora tutte le carte in regola per puntare alla salvezza, ma 9 punti fatti (2 vittorie e 3 pareggi, 10 invece le sconfitte) sono troppo pochi per poter ambire a qualcosa in più del penultimo posto, al pari del Vallorco. Lo score però è buono negli scontri diretti, vista la vittoria sulla Torinese e i pareggi contro BSR e Mappanese, a cui si aggiungono i punti prestigiosi contro Charvensod (vittoria) e Barcanova (pareggio).

LA TORINESE E I 5 ALLENATORI CAMBIATI

Melega, Cortassa, Delpesce, Guglielmino e infine Romani. 5 allenatori cambiati in 15 partite non sono uno score invidiabile, ma chiaramente si riflette sull'ultimo posto della Torinese, che in estate è andata in contro a una rivoluzione radicale della rosa e anche più di qualche screzio con l'ex gruppo che portò gli oronero alla vittoria del campionato di Prima Categoria. Melega sembrava aver portato un pizzico di ordine con il passaggio del turno in coppa e la vittoria all'esordio in campionato contro il Vallorco, ma poi è iniziato un turbinio di cambi di giocatori, di allenatori e i risultati sono ampiamente mancati. L'unico "orgoglio" è il pari contro la Druentina dei record, ottenuto da Guglielmino con una prestazione arcigna e di cuore, ma per il resto tanti bassi e pochissime gioie.

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