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Prima Categoria

Buoni e Cattivi: rimonta epica dello Sporting, Mezzaluna da favola, Perosa in un tornado

Il Luserna sciupa ma convince, incanta il Nichelino Hesperia, San Bernardo e Cumiana pagano due mesi molto negativi

PRIMA CATEGORIA PIEMONTE, GIRONE E, BUONI E CATTIVI

Il 2025 è già cominciato e manca ormai una settimana al restart del girone di ritorno anche della Prima Categoria piemontese. Per capire come si sia arrivati alle classifiche del giro di boa, la nostra Redazione ripercorre alcune dinamiche dei sette gironi e prova ad analizzare l'andamento di chi ha fatto bene e chi, invece, ha un po' deluso in questo girone d'andata. Quinto appuntamento dedicato al Girone E.

I BUONI...

LO SPORTING DEL PROFETA BOCCARDO

La prima parte di stagione dello Sporting Club si potrebbe dire sia stata vissuta come una intera. Dopo il cambio di girone dal D all'E e il nuovo allenatore individuato in Mario Buonomo, la squadra moncalierese non era riuscita a raccogliere quanto desiderato e ha così invertito rotta a metà. Il ritorno di Filippo Boccardo ha letteralmente revitalizzato il gruppo, che dall'ottavo posto è risalito in un batter d'occhio fino alla vetta della classifica, chiudendo il girone d'andata al comando. Una prima volta storica che fa ben sperare, sia per riportare la tranquillità che la società richiede per programmare al meglio il futuro, sia per un ritorno in cui sognare i Playoff è possibile.

IL LUSERNA "SARRISTA"

Non confondetevi, non stiamo parlando di "bel giuoco" o estetismi vari. Quando osiamo definire il Luserna "Sarrista" intendiamo dire che la squadra di Giustetto difficilmente cambia volto. Davanti uno scatenato Simone Rivoiro già andato in doppia cifra e oltre i propri limiti sottoporta, trequartista Roberto Cenghialta, esterni Blal e Capitani e via discorrendo con tutti gli altri consolidati interpreti. Retrocedere così malamente e ripartire in pompa magna non era affatto scontato, ma i biancoblù hanno saputo mantenere la testa della classifica per diverse settimane. Solo l'ultima beffarda sconfitta in casa contro il Mezzaluna ha giocato lo scherzetto natalizio, seppur con la consapevolezza di poter lottare per l'impronunciabile obiettivo.

IL NICHELINO CHE SOGNA

"Salite sulla giostra, è arrivato il Nichelino". Il telecronista Raffaele Auriemma si sarebbe così divertito a commentare una delle tante partite di questo Hesperia, che con l'età media di 22 anni chiude l'andata del girone più difficile della categoria al quarto posto. Calcio champagne si direbbe quello della banda di Giovanni Scopacasa, che viaggia con il pilota automatico e offre una qualità raramente vista su questi campi, pagando solo lo scotto della gioventù in qualche piccolo passo falso. Con l'arrivo di bomber Barison davanti la musica sembra essere ulteriormente cambiata e con la miglior difesa del girone (11) ora tocca solo buttarla dentro qualche volta in più.

UN MEZZALUNA DA PLAYOFF

Verrebbe da dire "e chi se lo sarebbe aspettato". Neopromosso a fari spenti, il Mezzaluna sin da subito ha fatto intendere di voler contraddire quella previsione di bassa classifica e si è preso il ruolo di outsider del girone. Con un fattore casa a dir poco mozzafiato, che racconta di 14 punti su 24 tra le mura amiche, gli astigiani di Andrea Lomanto sono in piena zona Playoff e hanno chiuso il girone d'andata andando ad espugnare il campo della ex capolista Luserna. In evidenza tanti giocatori interessanti: dallo scafato portiere Marco Migliore, al centrocampista Alberto Zaccone, fino al fuoriclasse Daniel Passarella, molti interpreti di una squadra che sopraggiunge dalla Terza Categoria senza paura alcuna.

I CATTIVI...

IL TRACOLLO DEL PEROSA

Il Perosa diventa sempre più un mistero. Se negli ultimi due anni i presupposti di fare bene erano stati presto frenati, ma anche in parte giustificati dal valore della rosa, quest'anno si doveva e si deve fare meglio. Una squadra costruita con giocatori esperti, che hanno vinto la categoria e che sono forti, ma che evidentemente sono incappati in un vortice di passi falsi difficile di difficile uscita. A partire dalla sconfitta in casa nello scontro diretto contro il Luserna, la squadra di Giuseppe Quinto ha ottenuto solo 6 punti in 8 partite perdendo tutti gli scontri diretti, non di certo il ruolino di marcia di chi vuole salire di categoria. La pausa arriva come una manna dal cielo per recuperare i numerosi infortunati, ma è il morale che va ritrovato.

I DUE MESI DA INCUBO DEL CUMIANA

Descrizione: 10 punti nelle prime 5 giornate, 10 nelle successive 10. Basta questo quadretto per descrivere ciò che è successo a Cumiana tra il 13 ottobre e il 15 dicembre, due mesi terribili che hanno visto i gialloblù piombare in una serie negativa di risultati che ha in parte compromesso le ambizioni di inizio stagione. Ripetere il quinto posto Playoff di maggio sarebbe stato sì proibitivo, ma confluire in zona Playout non è ciò a cui questa rosa deve ambire. Per questo è arrivato il cambio di panchina tra l'uscente Nicola Panarelli e il rientrante Michele Cortassa, che è tornato per l'ultima di andata e ha subito centrato i 3 punti. C'è tanto da lavorare, ma il quinto posto è vicino.

L'AVVIO DEL SAN BERNARDO

A San Bernardo si sa, l'obiettivo è maturare una salvezza tranquilla e provare a divertirsi. Eppure, in estate, la squadra messa al servizio di Antonio Rega (ex Polonghera) era stata adibita per provare a migliorare l'ottimo sesto posto dell'annata passata e sognare degli storici Playoff. La pressione ha giocato un brutto scherzetto però: nelle prime 7 partite sono arrivati solo 5 punti e in Via del Bruccio sono state settimane ansiose in zona Playout. Poi la formazione biancorossa ha ingranato e si è risollevata, purtroppo chiudendo comunque l'andata nella parte rossa della classifica. I segnali di rinascita ci sono, gli attori sono quelli giusti, ora serve fare punti.

CANDIOLO E BRICHE, LA CLASSIFICA PIANGE

9 punti in 15 partite non sono di certo un buon modo per presentarsi al giro di boa per Candiolo e Bricherasio, ultime della classe e alla ricerca urgente di punti. Due situazioni diverse: il Candiolo ha man mano svelato delle grosse fragilità tecniche e ha raccolto pochi punti nell'ultimo periodo, mentre il Bricherasio paga un inizio di stagione da zero punti nelle prime 5 e si sta riprendendo solo ora con il nuovo allenatore Gianluca Riccardi. La sensazione è che, anche se i Crociati hanno fatto qualche acquisto sul mercato, il Briche abbia una forza mentale e un'esperienza maggiore per tentare una salvezza eroica.

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