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Promozione

La lotta per il primo posto è infernale! Tre squadre, 77 gol e un solo punto a dividerle

Ausonia Academy: sei da ottimo, stupore Acos Treviglio, Medigliese bisogna recuperare

Quaranta - Barona

PROMOZIONE BARONA SP.1971 • Alessandro Quaranta, uno dei protagonisti della capolista: la Barona

Non poteva andare meglio. Almeno, non per le tre regine del campionato che chiudono un girone d’andata semplicemente straordinario. Avete già capito di chi stiamo parlando: Ausonia Academy, Barona e Castelleone. E l’ordine? Puramente casuale, perché la vetta è una questione di dettagli, separata da un soffio. Parlare solo di una sarebbe come scegliere tra il sole e la luna: impossibile. Ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: con 32 punti, Barona e Castelleone si aggiudicano il titolo di regine d’inverno, lasciando all’Ausonia l’onore di un secondo posto a un solo punto di distanza. Dietro di loro, Acos Treviglio e Oriese completano la zona play-off, dimostrando che anche loro vogliono essere parte della lotta. Più in basso, una giungla di squadre con gli stessi punti, pronte a darsi battaglia per evitare una zona play-out che si preannuncia infuocata. E mentre il mercato invernale impazza, portando con sé promesse di rivoluzioni e grandi colpi, è tempo di fermarsi un attimo. Il girone d’andata si chiude, le somme si tirano, e l’analisi prende forma. Sedici squadre, un girone E che non ha deluso le aspettative, e una classifica che racconta una stagione ancora tutta da scrivere. Pronti? È tempo di dare i voti e prepararsi a un 2025 che si annuncia spettacolare.

LA CLASSIFICA

PROMOSSE

BARONA SP.1971 8

8. Come una brezza settembrina che annuncia l’inizio di qualcosa di grande, la Barona comincia il suo cammino con un guizzo al 92’: Cirillo segna e regala tre punti contro la Scannabuese, una delle squadre più attese del campionato. Da lì, la storia prende forma. L’ultima partita è quasi un riflesso della prima, ma non è una semplice coincidenza. È destino. Un altro 2-1, un’altra vittoria strappata allo scadere. La Barona sa vivere al limite, sa soffrire e sa vincere. Lo sprint finale è il suo marchio di fabbrica. Tra le firme che hanno illuminato questa cavalcata, spicca Quaranta: entra, sposta gli equilibri, lascia il segno. Ma questa squadra non è mai la somma di singoli nomi: è un’armonia collettiva. E l’ultimo atto del girone d’andata ne è la prova definitiva. Catena, il portiere, viene espulso e lascia i suoi in inferiorità numerica. Entra Marchesotti, classe 2004, con il peso del mondo sulle spalle. Ma quel peso diventa grinta, grazie al sostegno di una squadra che combatte unita, che non cede mai un centimetro. Così, negli ultimi istanti in campo del 2024, la Barona alza la testa e conquista la vetta. Campionessa d’inverno, con lo spogliatoio che esplode in un grido che è più di un coro: è un manifesto. «Sai perché mi batte il corazon? Ho visto la Barona». E il 2025 si apre con la stessa promessa: emozionare, vincere, dominare.

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AUSONIA ACADEMY 8

Secondo posto a 31 punti. Barona e Castelleone davanti con 32. Cambia poco, o forse nulla. Perché l’Ausonia dimostra sul campo che i numeri sono solo una parte del racconto. Vince contro la Barona, travolge il Castelleone e lascia che siano i fatti a parlare: 9 vittorie, 4 pareggi, solo 2 sconfitte. Una marcia impressionante, scandita da prestazioni di squadra e individualità che fanno la differenza. Un attacco esplosivo, capace di demolire qualunque difesa. Un centrocampo solido, ordinato, che detta i tempi. Una difesa che resiste, compatta e determinata. La squadra è un’orchestra, e ogni elemento suona la nota giusta al momento giusto. Ma non è solo il campo a raccontare l’ambizione dell’Ausonia. Il mercato invernale ha portato rinforzi di spessore, innesti che aggiungono qualità e profondità a una rosa già competitiva. Ogni mossa parla chiaro: questa squadra vuole vincere. Con Tommaso Papa al timone, pronto a tutto, e una società che punta dritta all’obiettivo, l’Ausonia guarda già al futuro con grinta. E con il 2025 alle porte, non resta che sedersi e godersi lo spettacolo.

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CASTELLEONE 7.5

Campioni d’inverno, anche loro. Con 32 punti, il Castelleone raggiunge la Barona in vetta alla classifica, regalando al campionato un equilibrio emozionante. È il trionfo di una squadra che porta sulle spalle il peso della storia e la consapevolezza di poter competere ai massimi livelli. Arrivata dall’Eccellenza, la formazione di Federico Cantoni ha risposto alla Promozione con prestazioni che hanno rispettato ogni aspettativa. Tra i protagonisti spicca Rebucci, una delle certezze offensive di questa squadra. Con 7 reti, si piazza al terzo posto nella classifica marcatori del girone, contribuendo in modo decisivo al cammino straordinario del Castelleone. Un gruppo solido, capace di esprimere un gioco organizzato e intenso, che ha fatto della coesione e della determinazione i suoi punti di forza. Niente mercato invernale per la capolista: il tecnico Federico Cantoni guarda già al 2025 con ambizione e fiducia, pronto a continuare questa splendida cavalcata.

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ACOS TREVIGLIO 7

35 reti fatte. Più di chiunque altro. La particolarità? Non c’è un solo bomber. Ce ne sono almeno quattro. Travellini, Basiru, Sciortino, Bouani: nomi che sono l’incubo di ogni difesa. Insieme, hanno messo a segno 22 gol, dimostrando una voglia di primeggiare che non si può ignorare. L’Acos chiude il girone d’andata al quarto posto, distante solo cinque punti dal podio. Una posizione che promette battaglia per il futuro, perché questa squadra ha ancora tanto da dire e da dimostrare. Certo, l’ultima partita dell’anno si è chiusa con una sconfitta contro una Scannabuese affamata di rivincita, ma il percorso fatto finora parla chiaro: l’Acos è una squadra da tenere d’occhio. 2025, preparati: la formazione guidata da Cristian Redaelli non ha alcuna intenzione di fermarsi qui.

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ORIESE 7

Chiudono il girone d’andata con uno 0-0 contro l’Ausonia, un risultato che parla chiaro e racconta molto dell’Oriese: solidità, disciplina e capacità di gestire anche le sfide più difficili. Quinto posto in classifica e appena 15 reti subite, numeri che confermano una delle migliori difese del girone, tra le più difficili da superare. Ma l’Oriese non è solo difesa. Infatti Kevin Brahja si è dimostrato un vero incubo per le retroguardie avversarie con 6 decisivi gol messi a segno. Al timone Mauro Bertoglio, che chiude il 2024 in zona play-off. L’Oriese merita un 7 pieno.

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RIMANDATE

CALVENZANO 6.5

Il 6.5 del Calvenzano sfiora il 7 e forse, per certi aspetti, lo meriterebbe. Non solo per i numeri, ma per la crescita costante di un gruppo che ha saputo tenere testa agli avversari, arrivando a un solo punto dalla zona play-off. Con 22 punti raccolti, 16 reti subite e 19 segnate, la differenza reti è minima, ma ha comunque garantito 5 vittorie importanti. È nei pareggi, però, che il Calvenzano paga il prezzo più alto: troppi, e spesso decisivi nel rallentare la scalata verso l’obiettivo play-off. La formazione di Manuel Bonetti, tuttavia, ha dimostrato di avere ancora molto da dire. Solidità, compattezza e voglia di crescere sono gli ingredienti di una squadra che non intende fermarsi qui. Il 2025 è ancora tutto da giocare, e il Calvenzano è pronto a riprendersi ciò che gli sfugge per un soffio.

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SCANNABUESE 6

Un 6 che potrebbe sembrare severo per una squadra come la Scannabuese. Ma è proprio perché le aspettative, a inizio stagione, erano altissime. Nonostante ciò, la formazione di Maurizio Lucchetti ha disputato quattro mesi che, al netto dei pronostici, sono tutt’altro che negativi. L’essere fuori dalla zona play-off è un rammarico, certo, ma nulla è ancora perduto. La Scannabuese ha dimostrato di avere le qualità per rientrare nella corsa, e l’ha fatto nel migliore dei modi, chiudendo il girone d’andata con una vittoria di carattere per 2-1 contro l’Oriese. La Scannabuese ha ancora tanto da dire ed è pronta a farlo con due aggiunte preziose: l'attaccante classe 2005 Tommaso Zanotti e il difensore centrale - sempre classe 2005 - Marzagalli.

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AFFORESE 6.5

20 punti, gli stessi della Scannabuese. Un buon traguardo, sì, ma non abbastanza. Non per una squadra come l’Afforese, che ha dimostrato più volte di valere molto di più di quanto la classifica attuale racconti. Cinque vittorie, tra cui una prestigiosa contro la Barona, sono il frutto di un gioco ben orchestrato e di un meccanismo preciso, costruito con maestria dal tecnico Francesco Pelle. Non è stato un caso: è stata la dimostrazione di ciò che questa squadra può fare quando tutto funziona al meglio. Eppure, la zona play-off, seppur vicinissima – a soli tre punti – è affollata da una concorrenza spietata. Per raggiungerla, l’Afforese dovrà affrontare un 2025 all’altezza del proprio potenziale, trasformando belle prestazioni in risultati concreti.

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CASALPUSTERLENGO 6

18 punti e nono posto, condiviso con Paullese e Luisiana. Tre percorsi che si incrociano, simili nei numeri ma diversi nelle dinamiche. La particolarità del Casalpusterlengo? Essere una delle squadre con più reti subite... ma anche con più reti segnate. Come spiegare questa contraddizione? Il merito è, in gran parte, anche di Kevin Cavallanti, uno dei bomber assoluti del campionato. Con 9 gol all’attivo, è a una sola lunghezza da Ricupati, il capocannoniere del girone, e il suo contributo offensivo è stato fondamentale per mantenere la squadra distante dalla zona calda della classifica. Una sufficienza piena è d’obbligo per una formazione che ha saputo risalire la china e che, nonostante qualche difficoltà, sembra sempre ormai lontana dal rischio retrocessione. Ora, però, il Casalpusterlengo deve trovare l’equilibrio giusto per rendere il 2025 un anno di conferme e, magari, ambizioni più alte.

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LUISIANA 6.5

La formazione di Enrico Mulazzi ha dimostrato più volte di poter competere con le grandi del campionato. Il 2-1 contro l’Ausonia è uno degli esempi più lampanti di ciò, una vittoria di carattere che ha evidenziato il potenziale della squadra. Anche nell’ultima sfida contro la Barona, nonostante il risultato sfavorevole, la Luisiana ha messo in campo grinta e determinazione, dimostrando di essere pronta a tutto. Il 2025 sarà l’anno della verità. La squadra deve riscattarsi e scalare posizioni in classifica, puntando ai piani alti. E la società non è rimasta a guardare: i rinforzi sono già arrivati (Paolo Furlani, Marco Fondi e Marco Baioni) e sono pronti a fare la differenza.

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CARUGATE 6

29 gol fatti e 29 subiti. Un equilibrio che pesa come un macigno per una squadra che aveva iniziato la stagione con ambizioni ben diverse. Non doveva e non poteva andare così, non per una formazione che ha investito tanto su questo campionato e che, a inizio stagione, poteva puntare alla vittoria. Ora, però, l’obiettivo sembra essersi ridimensionato: conquistare un posto nei play-off. L’uscita dalla Coppa e una serie di risultati negativi hanno rallentato il ritmo della squadra, lasciando l’amaro in bocca. Eppure, in campo, non manca chi continua a lottare, chi sa che può e vuole ancora fare la differenza. Tra tutti spicca Lovece, che con 7 gol all’attivo si mantiene saldamente nelle zone alte della classifica marcatori, confermandosi come un faro in una stagione finora complicata. Il 2025 è l’occasione per cambiare rotta.

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POZZUOLO 6

Il cammino del Pozzuolo inizia con un buon 2-2 in casa del Carugate, ma da lì in poi è stato un alternarsi di insidie e punti persi per strada. Nonostante le difficoltà, la squadra merita un 6 per la determinazione e lo spirito di gruppo che non sono mai venuti meno. Una formazione giovane, che ha dimostrato di avere carattere e voglia di crescere. Sotto la guida di Sottocorno, il Pozzuolo ha cercato di trovare la giusta quadra. Vanta, infatti, una delle difese più solide del campionato, un chiaro segno di compattezza e organizzazione. La zona play-out appare come un giudizio severo per una squadra con così tanto potenziale ma il Pozzuolo ha tutte le carte in regola per riscattarsi nel 2025.

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VILLA 6

8 sconfitte sono tante. 31 gol subiti pesano. Eppure, fermati un attimo a riflettere: un diciottenne che, di fronte a un trentenne, non si arrende mai, lotta per tutti i 90 minuti, riuscendo anche a contrastarlo. Questo è ciò che ha offerto il Villa nella prima parte di campionato con una rosa giovanissima. Non solo: la squadra di Danilo Minelli è stata l’unica a raggiungere i quarti di Coppa, un traguardo che parla chiaro sul suo potenziale. I risultati non sono stati dalla loro parte, è vero, ma la squadra ha mostrato una mentalità solida e una voglia di migliorarsi che non può passare inosservata.

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BOCCIATE

PAULLESE 5.5

Ci si aspettava di più. I troppi momenti di flessione hanno minato la solidità delle idee portate avanti dal tecnico Furlanetto. Un campionato che ha visto la Paullese spesso incerta e con poca continuità. Tuttavia, nell'ultimo periodo, uno spiraglio di luce si fa vedere. La squadra vince l'ultima di campionato con un 2-1 contro il Villa, portandosi a casa 3 punti e uscendo dalla zona play-out. Ma c'è un'altra piccola consolazione: l'8 gennaio, la Paullese recupererà la quattordicesima giornata contro il CG Bresso, un'opportunità che potrebbe rappresentare il punto di svolta. Con una vittoria, infatti, potrebbe inserirsi prepotentemente nella lotta per la zona play-off svoltando l'andazzo.

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CG BRESSO 5.5

Penultimo posto con sole due vittorie, contro la Medigliese e il Villa. Ma il CG Bresso chiude il 2024 con un messaggio forte e chiaro: i ragazzi hanno la determinazione per tenere testa a chiunque. Nell'ultima di campionato, strappano un pareggio contro la capolista, portandosi a 12 punti. Anche se la classifica non sorride, c'è fiducia per il futuro. Con una vittoria contro la Paullese, potrebbero essere a un passo dall'uscire dalla zona play-out.

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MEDIGLIESE 5

Zero vittorie e un destino che sembra già segnato. I numeri non mentono, e l’insufficienza è inevitabile. Ma la Medigliese non è solo questo. Dietro ai risultati deludenti, c'è una squadra che non ha mai smesso di lottare e che ha ancora tanta voglia di uscire dal buio. I ragazzi hanno dimostrato di avere carattere anche nei momenti più difficili. Questa pausa potrebbe rivelarsi il momento giusto per riflettere e ripartire con una nuova identità. La stagione non è finita, e la Medigliese ha tutte le possibilità per riprendersi e invertire la rotta nel 2025.

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