Coppa Eccellenza
08 Gennaio 2025
COPPA ECCELLENZA ROVATOVERTOVESE • Edoardo Messedaglia
Novembre 2001. Francesco De Gregori pubblicava la canzone «Sempre e per sempre», numero 24 della sua carriera. Una canzone che parla di un amore costante e incondizionato, che resta saldo nonostante il passare del tempo, le difficoltà e i cambiamenti della vita ed esprime una promessa di fedeltà e presenza costante. In quel periodo il piccolo Edoardo Messedaglia aveva 6 anni e muoveva i suoi primi passi su un campo di calcio, sognando di conquistare grandi traguardi e giurare fedeltà verso qualche colore. A quell'età il concetto di amore è pressoché sconosciuto ai bambini, ma non quello di calcio. A distanza di 23 anni, nelle settimane in cui questa armoniosa melodia è tornata di gran voga, Messedaglia dimostra quell'amore totale e quella presenza costante tra le fila della RovatoVertovese. L'attaccante e capitano dei leoni bresciani è uno dei simboli della giovane realtà che al primo anno di vita è stata capace di conquistare un titolo, la Coppa Eccellenza Lombardia, al termine di una finale dominata e chiusa 4-0 contro i campioni in carica della Solbiatese.
«Per me questa vittoria ha un valore enorme, è stata incredibile e indescrivibile. Sono a Vertova da 7 anni e ho trascorso tante stagioni difficili». La storia d'amore tra Edoardo Messedaglia e l'allora Vertovese sboccia nel gennaio 2018: dopo una prima parte di stagione complicata al Verdello, l'attaccante decide di cambiare aria, rinunciando a giocare in Eccellenza per conquistarla sul campo con i biancazzurri. Messedaglia è uno dei co-protagonisti del girone di ritorno della Vertovese, con 4 gol in 15 partite che qualificano i bergamaschi ai playoff. Turno dopo turno il sogno Eccellenza si concretizza sempre più; la Vertovese elimina in sequenza Pradalunghese, Gavarnese, Rhodense (con un gol del classe '95) e Casazza: il pass per l'Eccellenza è conquistato. La prima avventura dei biancazzurri nel Girone C di Eccellenza si chiude con un inaspettato exploit: secondo posto e sconfitta al secondo turno playoff contro il Breno, in casa per 2-1. Nella stagione successiva Messedaglia e compagni cambiano girone - la Vertovese viene traslocata dal C al B - e incontrano più difficoltà del previsto, concludendo il campionato con un ottavo posto.
La pandemia costringe la dirigenza a rivedere gli obiettivi futuri: mantenere la categoria deve essere il nuovo target. Messedaglia è fermamente convinto del progetto e rimane a disposizione della Vertovese. Nelle stagioni 2021-2022 e 2022-2023 arrivano due sofferte salvezze, entrambe ai playout dopo aver chiuso la stagione regolare con 35 punti. Il primo anno Messedaglia è il giustiziere del decaduto Sancolombano sia all'andata - con il gol che sblocca il 2-1 - sia al ritorno - con la rete che consegna la permanenza in categoria. Il secondo anno si traveste da eroe nella partita di ritorno, sul campo della Valcalepio. Dopo l'1-0 dell'andata in suo favore, il numero 9 prende per mano la Vertovese, siglando la rete dell'1-0 e fornendo l'assist del 2-0: è di nuovo salvezza.
Chi vive lungo il bacino del fiume Serio lo sa bene, il momento più atteso della stagione estiva non è la giornata in cui si compongono i calendari, ma quello in cui si compongono i gironi. Sì, perché la Valle Seriana si colloca in quel limbo a cavallo tra due gironi - no, non serve scomodare Dante Alighieri - che possono determinare gli obiettivi di un'intera annata. Nell'estate del 2023 la Vertovese ritorna nel Girone C per recitare un ruolo da protagonista. Edoardo Messedaglia scala le gerarchie e diventa il capitano della formazione bergamasca. Il tandem offensivo che crea con Alessandro Granillo fa vivere un nuovo sogno al piccolo centro centro della Valle: i 13 gol a testa delle due punte sono l'arma principale di una Vertovese che termina al quarto posto la stagione regolare.
La prima partita dei playoff rappresenta la svolta nella storia dei biancazzurri: il 12 maggio 2024 la Vertovese espugna Rovato 1-0, accedendo al secondo turno playoff - poi perso contro il Ciliverghe. Questa sarà l'ultima partita da avversari di queste due società che si studiano, si contattano e intavolano una discussione su una possibile collaborazione futura. Il 7 luglio 2024 il Rovato Calcio e la G. S. Vertovese si fondono nella RovatoVertovese, un sodalizio che unisce il leone bresciano al ponte sul Serio, simbolo del comune di Vertova.
«Quest’estate c’è stata la fusione con il Rovato: si è creato un gruppo incredibile, fatto di ragazzi che hanno compiuto qualcosa di straordinario». In questa frase, pronunciata da capitan Messedaglia al termine della finale di Coppa Eccellenza Lombardia, è racchiuso il flash dei primi 182 giorni della RovatoVertovese. I pilastri della prima stagione della neonata squadra biancoblù - che si pone come ambasciatrice del superamento della rivalità tra bergamaschi e bresciani - provengono da Vertova: capitan Messedaglia, Granillo, La Torre, Cortinovis, Ballabio, Zanga, Zenotti. Il Rovato contribuisce con qualche innesto (uno su tutti, la conferma di Davide Bertuzzi) e diversi volti nuovi: «Siamo primi in campionato, abbiamo vinto la Coppa Eccellenza e ci siamo qualificati per la fase nazionale di Coppa Italia Dilettanti. Non posso chiedere nient’altro finora per questa stagione: siamo una grande squadra e un grande gruppo». Come dargli torto? La Solbiatese non subiva 4 gol in una singola partita dal 28 aprile scorso (il 4-1 incassato a Lazzate con tripletta di Giangaspero); inoltre, in questa stagione, nessuno è riuscito a marcare più di due gol ai nerazzurri: una vera e propria impresa compiuta dai ragazzi di Marco Bolis.
Da parte sua, nel cammino verso il trionfo di questa coppa, Edoardo Messedaglia ha messo a referto 4 gol in 7 partite, con una media di una rete ogni 92 minuti. Numeri da capogiro per l'attaccante che nel pomeriggio del titolo conquistato in Brianza ha stradominato ogni confronto con i difensori avversari e insegnato ai promessi centravanti come anticipare il proprio marcatore, difendere il pallone dal tentativo di scippo ed eseguire una sponda millimetrica per il compagno che arriva in corsa per calciare verso la porta. Uno di quegli assist che fa comprendere quanta grinta, quanta cattiveria, quanta voglia di vincere abbia Edoardo Messedaglia, che esalta la prestazione del collettivo: «Questo è l'esempio lampante di come si possa raggiungere traguardi importanti anche in così poco tempo. Solamente sette mesi fa avveniva la fusione e oggi abbiamo conquistato una coppa. La Coppa Italia Dilettanti? Sarà un torneo lungo e impegnativo ma abbiamo la rosa adeguata per affrontarla al meglio e portare avanti le due competizioni con il massimo impegno».
La RovatoVertovese si appresta a vivere questo 2025 con la fame non sazia di chi ha inserito un trofeo in bacheca e la voglia sfrenata di continuare ad abbattere ostacoli via via sempre più grandi, con il capitano schierato in prima linea, quasi a voler giurare amore eterno ai colori biancoblù. Magari chiedendo in prestito quelle parole con cui De Gregori, con tono poetico e romantico, compone il ritornello di uno dei suoi capolavori: «Ricordati, dovunque sei, se mi cercherai. Sempre e per sempre, dalla stessa parte, mi troverai».