Promozione
12 Gennaio 2025
PROMOZIONE CONCOREZZESE • Alex Di Noi
Ridurre il tutto a 11 nomi non è mai facile, però il format lo impone. Quale? Quello della classica Top 11 di fine girone d'andata, una prima parte di stagione che consegna decine di giocatori da tenere d'occhio nel 2025, ma tra cui bisogna scegliere i migliori interpreti per un buon vecchio 4-3-3, regola dei fuoriquota compresi. E allora, spazio alla formazione delle meraviglie del Girone B di Promozione.
PORTIERE: LUCA BRAMBILLA (VIS NOVA)
Di norma, 10 clean sheet in un campionato da 34 partite non sarebbero male, ma farli solo nel girone d'andata è decisamente sopra la media. Quella da record di Brambilla (come lui in tutta la categoria solo Vino della Pavonese) uno degli elementi fondamentali della Vis Nova capolista non solo per le sue parate, ma anche per una personalità che anima tutta la squadra. Dai pali, infatti, «Onda sonora» tiene il reparto sul pezzo e segue ogni azione dei neroverdi dialogando con i compagni, partecipandovi in maniera attiva anche stando in mezzo alla sua area di rigore, lì dove non ce n'è per nessuno.
DIFENSORE: ANDREA MEGGIARIN (LISSONE)
Prato, Catta, Fossati, Eguelfi, Loew e via dicendo: il Lissone può vantare una ventaglio di ottimi giocatori, ma se ce n'è uno che Iotti non ha mai tolto dal campo è un classe 2004, in pieno stile Geddo alla Manara. Sì perché sulla fascia sinistra ha sfrecciato per tutto il girone d'andata Meggiarin, uno dei pochi confermati nella rivoluzionata rosa biancoblù. Da due anni coi brianzoli, l'esterno arriva al girone di boa rientrando nella ristretta élite di 12 giocatori onnipresenti in campionato: 17 partite, 17 presenze, 1530 minuti giocati su 1530 disponibili, ai quali si aggiungono poi i primi due gol con la maglia del Lissone, e in generale nel mondo dei grandi. Tra le quote, una di quelle che non si potevano non premiare.
DIFENSORE: MIRKO ESPOSITO (GRENTARCADIA)
Per lo status di leggenda del campionato manca ormai veramente poco, ma definirlo un habituée sarebbe riduttivo. Nel Girone B da un decennio, tra un paio di discese in Prima Categoria e balzi in Eccellenza, Esposito si è sempre distinto nelle retrovie, soprattutto con la maglia di un Grenta di cui è ormai divenuto un simbolo. Dai tempi dell'Olimpia fino alla fusione con l'Arcadia Dolzago, il classe 1992 è sempre stato il baluardo difensivo dei lecchesi, e quest'anno pure qualcosa di più. Sì, perché se la qualità nelle retrovie non sorprende (la squadra di Ronchi è infatti nella Top 6 delle meno battute), l'obiettivo salvezza in questa stagione passa anche dai suoi gol, ben 5, che lo rendono il capocannoniere del club di Valgreghentino. «Totem» sotto ogni punto di vista, ovviamente pure quello dei minuti giocati: il 100%.
DIFENSORE: ANDREA MANTEGAZZA (VIS NOVA)
La rosa della Lucertola si potrebbe snocciolare da Morotti fino a Innocenti, passando per Sperti e Boccardo, ma la difesa è stata fin qui il vero punto di forza dei neroverdi, e se Brambilla può vantare la doppia cifra di reti inviolate è anche grazie a chi non è mai stato tolto dalla linea difensiva. Guai infatti a sottrarre Mantegazza a Raspelli, che in 17 partite l'ha sempre schierato titolare e non l'ha mai sostituito, emblema di un giocatore che vince duelli e gioca il pallone con una serenità glaciale. La stessa che si trasforma in un fiuto per il gol mica male: 3 reti, che valgono la medaglia di bronzo nella classifica dei bomber della capolista.
DIFENSORE: FEDERICO BERTON (VIS NOVA)
A chiudere l'elogio della fase difensiva brianzola lui che, in realtà, si potrebbe piazzare pure nel reparto successivo. Sì, perché sull'out di destra sfreccia un classe 2002 riadattato terzino per l'occasione, ma che ha tutta la licenza di staccarsi e prendersi quella zona di quinto di centrocampo che ricopre con la maglia della Vis Nova. Rapidità la parola chiave, stamina il bonus e onnipresenza quasi sfiorata: 16 partite giocate su 17 e 1375 minuti in campo, accompagnati da quei due gol mancati nell'ultimo campionato a Cinisello. Una maglia con cui è cresciuto, lasciata per sposare una nuova avventura che, fin qui, lo sta vedendo tra i protagonisti della stagione.
CENTROCAMPISTA: ALEX DI NOI (CONCOREZZESE)
Subito il pezzo forte, il più ambito. No, Di Noi non è decisamente passato inosservato, ma è inevitabile quando sei un classe 2006 che vanta 17 presenze su 17 gare, di cui 15 da titolare, per un totale di 1294 minuti giocati, meno solo di altri due compagni di squadra. A mani basse la rivelazione del girone d'andata della Concorezzese e, probabilmente, di tutto il campionato, a tal punto da ricevere anche la doppia chiamata della Rappresentativa Regionale. Esterno di gamba, manca giusto un aspetto da limare per fare ancor di più la differenza: la freddezza sotto porta. Il gol segnato nel derby è infatti l'unico fin qui, ma, forse, il primo di molti.
CENTROCAMPISTA: STEFANO PAPAPICCO (SEREGNO)
Come per Lissone e Vis Nova, anzi, forse a maggior ragione, in quel di Seregno qualsiasi freccetta tirata colpisce il bersaglio. Gentile, Lucente, Ferrari, Buccini, Giambrone, Bizzi, Valtorta...la lista è veramente infinita, ma il collante non può che essere uno solo: capitan Papapicco. Lui che più di 10 anni dopo è tornato in quella Seregno da riportare ai fasti del passato, e che sta prendendo per mano direttamente dalla cabina di regia. Lì, dove quando ha giocato non è mai stato tolto da Avella: 14 presenze in 17 gare e 1260 minuti in campo, valorizzati da 3 gol segnati, tra cui il rigore decisivo contro la Speranza Agrate. La rincorsa al primo posto parte da lui.
CENTROCAMPISTA: MATTEO RUGGIERI (SPERANZA AGRATE)
Tra le novità di una Speranza Agrate che punta a lottare per i piani alti della classifica c'è chi si è subito preso un ruolo da protagonista in maglia rossoverde. Quella vestita da quest'estate da Ruggieri, che dopo aver fatto la differenza in quel di Tribiano la sta facendo anche in Brianza. I 1326 minuti nelle gambe distribuiti in 17 match giocati su 17 disponibili sono la testimonianza della sua importanza nello scacchiere di Natobuono, che più di lui ha impiegato solo il portiere Landi. Là fuori è invece il terreno del classe 1998, che finisce il 2024 pure da terzo miglior marcatore della squadra a quota 4 gol., tra i quali spicca quello della vittoria sulla Vis Nova, anche se il più sentito è forse un altro.
ATTACCANTE: NICOLÒ LOLLI (LESMO)
Che a Lesmo si volesse fare sul serio lo si è capito con gli arrivi di Fumagalli in dirigenza e Mastrolonardo in panchina, ma, soprattutto, con il suo acquisto: anni di doppie cifre tra Eccellenza e Promozione, 23 gol fatti nell'ultima avventura in categoria con l'All Soccer e il peso dell'attacco brianzolo sulle spalle. Risultato? 11 reti in 17 partite, due in due di Coppa e Lesmo secondo in classifica. Aspettative decisamente rispettate, che valgono a Lolli pure il titolo di vice-capocannoniere di un campionato da continuare a colpire per sognare in grande.
ATTACCANTE: MIRCO DRAGO (CANTÙ)
I giochi di parole con il fuoco sono chiamati, sì, ma il suo girone d'andata è stato semplicemente infernale, o meglio, lo è stato per chiunque se lo sia trovato davanti. Già, perché 16 gol in 16 partite è qualcosa a cui nessun altro è riuscito anche solo ad avvicinarsi in un campionato dove la corona dei bomber è solo di Drago. Lui che ha già eguagliato il record fatto in Prima Categoria con l'Universal, giocando 8 gare in meno e prendendosi la palma di trascinatore del sorprendente Cantù, di cui ha segnato da solo la metà dei gol. In tutta la categoria, invece, solo Ghizzi del Morazzone tiene il passo del classe 1994, assoluto protagonista del girone d'andata.
ATTACCANTE: LUCA FARINA (COLICODERVIESE)
Anni nel lecchese in categorie minori, l'esperienza negli USA, il ritorno a spizzichi e bocconi con la Cisanese e, adesso, una stagione già tra le migliori della sua carriera: Farina si è preso Colico, e pure tutto il campionato. Sì perché in un girone di bomber ormai affermati, il classe 1996 si è preso il podio dei cannonieri segnando ben 10 gol in 17 partite e chiudendo il 2024 con la seconda media reti/minuti migliore tra i giocatori in doppia cifra (dietro ovviamente solo all'ingiocabie Drago). Numeri con cui sta trascinando i gialloblù a una salvezza tranquilla, ma, soprattutto all'inseguimento di una zona playoff che dista appena 2 punti.
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