Promozione
12 Gennaio 2025
Speranza Agrate, Promozione: Andrea Calzighetti e Niccolò Cerrina
La Speranza è l'ultima a morire, ci troviamo spesso ad esclamare. Se però dovessimo trasportare questo famoso detto su un campo di calcio, il tutto suonerebbe più o meno così: la Speranza (Agrate) è l'ultima a perdere. Questo perché, nel Girone B di Promozione, si sta materializzando una bellissima storia di attesa e di passione. Rivestita di rosso, di verde e, a giudicare dalle ultime dieci partite, anche da una solidissima consapevolezza. I ragazzi di Natobuono non perdono dal 27 ottobre (ko in casa della Concorezzese) e, anche oggi, hanno dato prova della loro forza. Come? Dominando, sul piano fisico e atletico, un Cantù San Paolo in crisi di identità: i biancorossi tornano a casa senza i tre punti per la quarta partita consecutiva. E i gol subiti in questo arco di tempo, con i due incassati questa domenica, ammontano adesso a dieci. Insomma: se da una parte si festeggia il quarto posto in classifica, dall'altra è imperativo resettare e ricompattarsi in vista della seconda parte di stagione. È la dura legge del calcio.
Dopo aver ospitato la finale di Coppa Lombardia Under 15, il Comunale di Agrate torna a tifare Speranza...con la speranza di insidiare le zone nobili della classifica. E le premesse sono ottime, perché i rossoverdi partono a razzo e spezzano subito gli equilibri dell'incontro. Passano tre minuti e una discesa di Sala sulla destra libera Calzighetti sul lato opposto: il 7 è bravo a disorientare Meroni e a depositare in porta il pallone del vantaggio. I ragazzi di Natobuono prendono ben presto il controllo del ritmo, gestiscono la sfera e spingono a tutto gas con braccetti ed esterni, cercando di disarticolare l'assetto avversario attraverso una serie di movimenti codificati. Specialmente sulla sinistra, dove il duo Calzighetti-Borghi è sempre attivo ed energico. Proprio dal destro del 10 agratese, servito da Tchetchoua, nasce l'occasione del possibile raddoppio: il suo cross è ottimo e imbecca Sala tutto solo in area di rigore, ma il classe 2003 colpisce male da buona posizione. Il Cantù sembra non aver assorbito il colpo, fatica a costruire trame di gioco coerenti e soffre tremendamente il mismatch fisico e atletico con i padroni di casa. Che, dal canto loro, continuano a presentarsi nei pressi di Villa, tentando più volte la conclusione prima con Carollo (impreciso) e poi con Ruggieri, a cui forse capita la chance più clamorosa dei primi 45 minuti. L'11 raccoglie una respinta corta di Villa, bravo a intervenire su traversone di Borghi, ma spara altissimo a pochi passi dalla porta.
La Speranza, a conti fatti, non riesce a concretizzare la grande mole di gioco prodotta. E questo permette ai biancorossi di abbozzare una timida reazione. Gli uomini di Motta cercano spesso la soluzione verticale per provare a cogliere impreparata la linea avversaria, dogmaticamente molto alta e di conseguenza esposta a rischi e pericoli. Aspetto che, però, il Cantù non sfrutta: gli ospiti non tirano mai in porta nel corso del primo tempo. Ma protestano, comunque, per un fallo di mano in piena area di rigore di Commissario, giudicato regolare dal direttore di gara. Per il resto, rimane poco da segnalare: solo un tiro svirgolato di Riolo (sostituito a inizio ripresa) e un tentativo sbilenco di Drago. Anch'esso coinvolto in un episodio da moviola: Meroni lo innesca in profondità, Landi esce e va a contatto con il capocannoniere del torneo, a cui viene fischiato fallo sul portiere poco prima che potesse gonfiare la rete.
Il secondo parziale si apre con alcune novità in casa Cantù. Motta, infatti, ne cambia due: escono Camagni e Riolo, entrano Pizzi e Pozzi. L'ingresso di quest'ultimo rifornisce di energia l'attacco biancorosso e da una sua invenzione nasce l'opportunità del possibile pareggio. Il 18 parte dalla destra, si accentra e pesca Nespoli tutto solo in area di rigore: il classe 2006 spara a botta sicura, centrando in pieno la traversa. Troppo poco, però, per spaventare la Speranza, che mantiene sempre una buona fluidità di gioco, creando tante palle gol. La più nitida arriva al minuto 54 e parte dalle mani di Commissario, che con una insidiosa rimessa laterale si addentra nella fragile difesa canturina mettendo in difficoltà Villa. L'estremo difensore ospite si fa scavalcare dalla traiettoria e il pallone termina sul destro di Calzighetti: il 7 agratese calcia a botta sicura ma trova le manone del numero uno biancorosso, che recupera la posizione e smanaccia con grande tempismo. Occasione, questa, che innesca prontamente una serie di incursioni unicamente a tinte rossoverdi: il Cantù, una volta saltato il tatticismo, concede tantissimo campo ai padroni di casa. Che amministrano con personalità, che attaccano a pieno organico, che conducono le operazioni con estrema nonchalance. I presupposti per il raddoppio ci sono tutti.
Un giro di orologio più in là e Sala carica un destro insidioso, che trova ancora l'ottima risposta di Villa. Ci provano a più riprese anche Tchetchoua, Fugazza e Ruggieri, senza precisione e senza successo. Nel finale rientra in scena anche Borghi con una serie di strappi insostenibili per la retroguardia avversaria: un suo corner dalla destra, per poco, non permette allo stesso Tchetchoua di timbrare il cartellino. Le chance si accumulano, ma l'Agrate non le sfrutta, mancando di lucidità in zona di rifinitura. Emblematico, in tal senso, il 4 vs 1 non capitalizzato dai padroni di casa, con il sempre presente Borghi che, a tu per tu con Villa, calcia fuori. Gli sforzi dei ragazzi di Natobuono vengono finalmente premiati al minuto 44: Fugazza imbecca il neo entrato Cerrina in profondità, Villa esce in ritardo e si fa beffare dal numero 19 rossoverde, lesto nel confezionare il gol del 2-0. Un ko tecnico netto per il Cantù. E l'impressione è che il passivo poteva essere ancora più ampio.
SPERANZA AGRATE-CANTÙ 2-0
RETI: 3' Calzighetti (S), 44' st Cerrina (S).
SPERANZA AGRATE (3-4-3): Landi 7, Zaffaroni 7, Sala A. 7.5, Pavan 7 (46' st Masella sv), Commissario 7, Fugazza 7, Calzighetti 8, Tchetchoua A. 7.5, Carollo 7 (24' st Cerrina 7.5), Borghi 8 (41' st Bueti sv), Ruggieri 7.5 (47' st D'Erchie sv). A disp. Marcandalli, Bollini, Bonalume, Sironi, Metes. All. Natobuono 7.5.
CANTÙ (4-3-3): Villa 7, Camagni 6 (1' st Pizzi 6), Ronzoni 6.5, Canavesi 6.5, Barlusconi 6, Meroni W. 7, Riolo 6 (1' st Pozzi 7), Rampoldi 6.5, Cima Vivarelli 6.5, Drago 6, Nespoli 6.5 (30' st Chindamo sv). A disp. Kaouach, Tagliabue, Aldè T., Bernardo, Bussandri. All. Motta 6.
ARBITRO: Malizia di Varese 6.5
ASSISTENTI: Moroni di Treviglio e Fundarò di Lecco.
AMMONITI: Commissario (S), Tchetchoua A. (S), Ronzoni (C), Meroni W. (C), Cima Vivarelli (C), Drago (C), Pozzi (C).
Speranza Agrate
Landi 7 Non viene praticamente mai chiamato in causa: il Cantù, a conti fatti, non calcia in porta. Conduce una partita di ordinaria amministrazione, mostrandosi sicuro nelle uscite. Un pò meno nel gioco con i piedi.
Zaffaroni 7 Spinge tanto e bene, offrendo una soluzione in più venendo dentro al campo. Solido in entrambe le fasi.
Sala 7.5 Da una sua discesa nasce il gol del vantaggio agratese, dai suoi spunti nascono occasioni sempre interessanti. Rapido e coriaceo, fino all'ultimo.
Pavan 7 Tocca tanti palloni e risulta prezioso in fase di costruzione, abbassandosi sulla linea dei difensori per offrire una soluzione in ampiezza. Trasmette bene il gioco e pulisce situazioni scomode.
Commissario 7 Contiene bene il tridente canturino, con aggressività e prontezza. Ma il suo marchio di fabbrica sono le rimesse lunghe: vere e proprie catapulte.
Fugazza 7 Si rende protagonista di un'ottima partita di contenimento che limita Drago e, più generalmente, le soluzioni offensive del Cantù. Tenta anche una conclusione da lontano, senza trovare fortuna.
Calzighetti 8 Partita totale del 7 rossoverde. Segna, corre, dribbla, mostra di avere sempre il guizzo in canna ed è cercato molto spesso dai compagni. Non è un caso, tutt'altro.
Tchetchoua 7.5 Domina al centro del campo, sprigionando tutto il suo bagaglio fisico e tecnico. Ha buoni strappi, ottima iniziativa palla al piede e si rivela molto solido anche in fase di ripiego. Tra i migliori.
Carollo 7 Questa volta non segna e non ci va nemmeno vicino, ma aiuta la squadra e lotta fino all'ultimo secondo della sua partita. Ottimo lavoro spalle alla porta e buone combinazioni con Borghi e Ruggieri: promosso.
19 st Cerrina 7.5 Un episodio definisce la portata del suo pomeriggio: quella corsa che beffa Villa e manda in visibilio il Comunale di Agrate. Decisivo e prezioso.
Borghi 8 Spazia su tutto il fronte offensivo e mette in difficoltà la difesa avversaria. Ha grande senso del gioco, ottima rapidità di pensiero e grande dinamismo. Gli manca il gol.
Ruggieri 7.5 Mostra spunti in progressione di pregevole fattura che spaccano in due il Cantù. Soprattutto nel primo tempo si rivela utile in fase di non possesso. Nella ripresa spinge con più convinzione, ma non trova il bersaglio.
All. Natobuono 7.5 La sua Speranza è la squadra del momento: non perde da dieci partite e può davvero sognare di agganciare il podio del girone. Bella e cattiva, avvincente e vincente. La strada è tracciata.
CANTÙ SAN PAOLO
Villa 7 Compie degli ottimi interventi specialmente nella ripresa, contenendo le incursioni agratesi. Sbaglia in occasione del raddoppio, uscendo male su Cerrina.
Camagni 6 Soffre tantissimo la connessione tra Borghi e Calzighetti e non riesce a trovare contromisure efficaci. Palla al piede è impreciso e non è messo nelle condizioni di spingere con continuità. Motta lo rimpiazza a fine primo tempo.
1 st Pizzi 6 La chiave di lettura è sempre la stessa: la Speranza crea i maggiori pericoli dalla sinistra. Anche lui si fa sopraffare dalla potenza rossoverde, conducendo un secondo tempo pressoché anonimo.
Ronzoni 6.5 All'inizio fatica il confronto fisico con Carollo, poi cresce alla distanza. Permangono però limiti nella costruzione del gioco.
Canavesi 6.5 Così come Ronzoni, migliora nella ripresa dopo un primo tempo timido. Talvolta si rivela frettoloso nelle scelte e ciò non permette di gestire al meglio il pallone.
Barlusconi 6 L'asse con Nespoli è poco esplorato ma meriterebbe più chance: l'unico traversone dalla sinistra del primo tempo nasce proprio da questa combinazione. Nessun guizzo degno di nota nella ripresa.
Meroni 7 Conduce una partita ordinata, senza particolari sbavature. Innesca soluzioni verticali interessanti, ma non sfruttate.
Riolo 6 La sua partita finisce dopo 45 minuti anonimi, dove soffre il confronto fisico e atletico con la retroguardia avversaria. Non si rende mai pericoloso e Motta lo sostituisce con Pozzi.
1' st Pozzi 7 Entra benissimo. Innesca Nespoli, che centra la traversa. Corre avanti e indietro, sprizzando energia da tutti i pori. Si opacizza nel finale, ma quantomeno ha provato a ricaricare le pile dell'attacco biancorosso.
Rampoldi 6.5 Lotta in mezzo al campo e si rende utile in fase di pressing. Palla al piede non è sempre preciso né tantomeno coinvolto in dialoghi più approfonditi.
Cima 6.5 Gli viene concesso tanto campo, ma i suoi compagni lo cercano di rado. Dimostra di avere ottimi spunti in progressione nonché buone doti fisiche. Si applica bene in fase di ripiego accentrandosi sulla linea di mediana.
Drago 6 Di testa le prende tutte, ma gioca troppo lontano dalla porta. Lavora sporco e lo fa con apprezzabile spirito di sacrificio; purtroppo per lui, non gli vengono serviti palloni puliti.
Nespoli 6.5 Anche l'11 di Motta mostra guizzi interessanti, ma è nel complesso ben limitato. Centra una traversa clamorosa a inizio ripresa.
All. Motta 6 Quarta partita senza vittorie, con dieci gol subiti. Anche oggi, una prova inconsistente, che mette in evidenza limiti e mancanze. Voltare pagina è imperativo: oggi la Speranza ha dominato sotto ogni aspetto.
ARBITRO
Malizia di Varese 6.5 Due episodi da moviola scandiscono un primo tempo complesso, che gli costano le critiche della sponda biancorossa. Ma, a conti fatti, conduce una partita solida, facendosi rispettare dai 22 interpreti.
Natobuono non può che essere soddisfatto, Motta ha tante gatte da pelare: di seguito, le dichiarazioni dei due allenatori.
«Partita superlativa, c'è stata solo una squadra in campo. Abbiamo creato tantissime occasioni, sono contentissimo. Stiamo crescendo giorno dopo giorno e non vogliamo nasconderci. Vogliamo essere protagonisti. Cosa dobbiamo migliorare? La lucidità sotto porta, oggi dovevamo essere più cattivi lì davanti» ha dichiarato il tecnico della Speranza Agrate.
«Cos'è cambiato dopo Lissone? Abbiamo sempre giocato bene, solo oggi mi trovo a fare i complimenti alla Speranza. Dieci gol subiti nelle ultime quattro? Ci sto riflettendo anch'io, oggi l'Agrate ci ha sovrastato fisicamente e atleticamente. Mancanza di soluzioni? Abbiamo provato a fare il loro gioco, cercando il lancio lungo su Drago. Ma ci hanno reso la vita difficile nei duelli: loro ci pressavano a uomo e non abbiamo retto» ha commentato l'allenatore del Cantù.