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Under 18

È il jolly che tutti vorrebbero! A 17 anni cambia ruolo e vive una stagione da sogno

Mauro Uberti, bastione della difesa del Tribiano, sta incantando a suon di prestazioni super

Il classe 2007 cambia ruolo e sta vivendo una stagione da sogno: l'ascesa da centrocampista a jolly difensivo

Under 18 Tribiano • Mauro Luigi Uberti, colonna portante della difesa Gialloblù

Tra i protagonisti di questa stagione c’è un giocatore che ha saputo adattarsi e crescere, trasformando un ostacolo in opportunità. La sua capacità di reinventarsi ha fatto la differenza, contribuendo non solo ai risultati positivi della squadra, ma anche alla sua crescita personale: stiamo parlando di Mauro Uberti, classe 2007 e colonna portante del reparto difensivo del Tribiano, squadra che si trova in piena corsa per le posizioni di vertice del campionato e che sta esprimendo un calcio di grande intensità. 

CAMBIAMENTI 

Nato come centrocampista, Uberti ha vissuto un’evoluzione tattica importante. Dopo una prima esperienza nel ruolo di difensore centrale durante la stagione 2023-2024 con il Castelnuovo e il successivo avanzamento sulla linea di centrocampo, quest’anno è tornato al suo vecchio ruolo ed é riuscito a fare del cambiamento un punto di forza e probabilmente un trampolino di lancio: «Al Castelnuovo, per la prima volta, mi sono sentito a mio agio in quel ruolo (anche grazie alla guida esperta del tecnico Cavallini), ma qui al Tribiano è ancora meglio: il gioco di Di Pinto, così dinamico e basato sulle verticalizzazioni, mi permette di esprimermi al meglio. Mi piace impostare dal basso e cercare i miei compagni con lanci lunghi e precisi. Mi ispiro a Bastoni e Saliba, difensori moderni che non si limitano a difendere, ma partecipano attivamente alla manovra. Voglio diventare un giocatore capace di fare la differenza in entrambe le fasi».

Il modulo 4-2-3-1 del Tribiano valorizza le sue qualità, permettendogli di essere incisivo nella costruzione del gioco. Inoltre, la vittoria contro il Real Milano è stata per lui una svolta: «In quella partita ho capito che posso puntare in alto. È stato un momento di svolta sia per la nostra stagione, che per me, poiché ho preso coscienza delle mie capacità. Ora voglio continuare su questa strada e non fermarmi».

DIFFICOLTÁ PASSATE, AMBIZIONI FUTURE 

Nel suo passato non sono mancati i momenti difficili. A 15 anni ha subito un infortunio che lo ha portato vicino alla rottura del crociato: «È stato un periodo complicato. Mi sentivo demoralizzato, pensavo di non poter tornare come prima. Ma grazie al duro lavoro, al supporto della mia famiglia e ai consigli degli allenatori, sono riuscito a recuperare. Non è stato facile, ma oggi mi sento più forte e consapevole delle mie capacità». Oggi, l’ambiente positivo del Tribiano, fatto di compagni e allenatori affiatati, lo sta aiutando a esprimere al meglio il suo potenziale, rendendolo un punto fermo della squadra: «Mi trovo benissimo qui, siamo un gruppo unito e lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo. Il tecnico, Di Pinto, crede molto in me e questo mi dà una motivazione in più per fare bene».

Nonostante la giovane età, le esperienze accumulate, come i provini per Piacenza e Crema, e il duro lavoro sul campo gli hanno dato una visione chiara del suo futuro: «Il nostro obiettivo è vincere il campionato. Non sarà facile, ma abbiamo tutto per riuscirci. Per quanto riguarda me, il mio sogno è diventare un professionista. Voglio fare del calcio la mia vita, non solo una passione. So che ci saranno sacrifici da affrontare, ma sono pronto a lavorare sodo per arrivare dove desidero».

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