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L'eroe della salvezza arriva dalla Francia: ha vinto uno Scudetto, ora vuole trascinare la neopromossa

Le vittorie con le Spal e la magie con le formazioni transalpine: Stevo Chillemi è pronto per il grande passo

L'eroe della salvezza arriva dalla Francia: ha vinto uno Scudetto, ora vuole trascinare la neopromossa

NUOVA SONDRIO SERIE D • Stevo Chillemi, ai tempi della Spal, dopo la vittoria del Campionato Italiano Under 18

Ci sono delle storie che meritano di essere raccontate, racconti che celano al loro interno un qualcosa di unico e speciale, capaci di andare al di là del semplice terreno di gioco. Nizza non è soltanto uno dei paradisi della Costa Azzurra, ma è anche la città di origine di uno dei protagonisti di questa Serie D: qui, più di 7 anni fa, Stevo Chillemi ha scelto di diventare un calciatore. Quella che era una semplice passione trasmessagli dal suo prozio è diventata un giorno molto di più, come raccontato dallo stesso numero 69 della Nuova Sondrio«Giocavo nella formazione Under 14 di un paesino vicino a Nizza, eravamo secondi e affrontavamo i primi in classifica. Segnai il gol decisivo, tutti i genitori in tribuna esultavano e cantavano il mio nome». Ovunque è andato, Chillemi ha fatto questo: ha emozionato i tifosi di ogni squadra in cui ha giocato, ha incantato con giocate per molti difficilmente pensabili, rendendo possibile l'impossibile, come sta facendo da qualche settimana anche qui a Sondrio.

L'APPRODO TRA I PROFESSIONISTI E I PRIMI SUCCESSI

Una delle figure che ha sicuramente giocato un ruolo chiave nella carriera di Chillemi è Andrea Catellani, all'epoca direttore del settore giovanile della Spal«È stato il primo a credere in me come calciatore. Quell'anno è stato bellissimo, abbiamo vinto il campionato Under 18». È anche grazie alle 6 reti dell'attuale centravanti della Nuova Sondrio che la Spal riesce a laurearsi Campione d'Italia, con Stevo che si toglie anche la soddisfazione di debuttare con la formazione Primavera del club ferrarese, che in quegli anni aveva sfornato talenti come Gvidas Gineitis, Nicolò Savona e Georgi Tunjov.

Nonostante il successo ottenuto nel campionato italiano, Chillemi sceglie di tornare in Francia: anche qui si aprono per lui le porte per numerosi successi di squadra e personali, come le 9 reti segnate col Dunkerque, formazione all'epoca militante nell'Under 19 Nazionale transalpina e l'anno successivo con l'Estac de Troyes, con cui Stevo fa le prime esperienze in Ligue 2 e in Coupe de France, prima dell'approdo a Sondrio.

L'IBRAHIMOVIC DI SONDRIO

«Zlatan è il mio idolo oltre che un esempio per me. Il mio stile di gioco è molto simile al suo». Non si può capire a pieno le straordinarie qualità fisiche, tecniche e mentali di Stevo Chillemi senza prescindere dal fuoriclasse svedese: se oggi Chillemi appare un calciatore così completo, capace di fare la differenza in ogni zona del campo, è grazie anche alle numerose esperienze e ai diversi ruoli che Chillemi ha ricoperto nel corso della sua carriera. La svolta per la sua carriera a livello tecnico è arrivata però con il suo approdo alla Spal, dove l'allora allenatore dell'Under 18 Mandelli ha cominciato a schierarlo come numero 9: «In questa posizione mi piace avere una certa libertà di movimento, venire incontro ai centrocampisti per costruire gioco oppure attaccare la profondità anche sfruttando le corsie laterali. Posso giocare sia da punta centrale che come seconda punta, così come essere impiegato all'occorrenza nel ruolo di pivot per tenere alti i difensori avversari; tuttavia, credo che quest'ultima posizione non mi valorizzi a pieno».

Benché sia una neopromossa alla prima esperienza in Serie D dopo la rifondazione del maggio 2021, la Nuova Sondrio si è dimostrata estremamente ambiziosa sin dalle prime battute del mercato estivo in modo da assicurarsi un mix di gioventù e d'esperienza in grado di poter scrivere un pezzo di storia anche nella quarta divisione italiana. I risultati altalenanti e l'avvicendarsi in panchina di tre tecnici (Alessio Bifini prima, il preparatore atletico Tommaso Del Nero poi e Marco Amelia ora) sono indice delle difficoltà incontrate dai biancoazzurri nel corso della stagione; ciononostante, Stevo rimane pienamente convinto e soddisfatto della sua scelta, spiegando i retroscena dietro il suo arrivo a Sondrio: «Sono qui perché sono stato fortemente voluto dal direttore sportivo Christian Salvadori, abbiamo avuto diversi contatti telefonici e lui è stato molto convincente. Sono molto contento della mia decisione, qui mi hanno accolto tutti benissimo e questo spogliatoio per me è come una famiglia».

Anche Chillemi ha incontrato qualche normale difficoltà iniziale e di ambientamento, ma partita dopo partita le cose sono andate sempre meglio tra assist, sponde, giocate decisive e ora finalmente anche gol, tutti di una certa fattura«Ho incontrato un periodo di adattamento, però da quando è arrivato Amelia secondo me siamo riusciti a giocare e trovarci più facilmente in campo come squadra». I numeri di Chillemi sono fin qua buoni: 3 reti, 2 assist e 1 autorete propiziato in 19 presenze, con un continuo crescendo di prestazioni. In un periodo come questo l'entusiasmo è normale, ma Chillemi resta sempre coi piedi per terra«Voglio continuare a dare una mano alla squadra e giocare più partite possibili, cercando di essere sempre in salute e decisivo per raggiungere il nostro obiettivo, ossia la permanenza in D».

Le statistiche complete di Chillemi, disponibili solo sull'app di Sprint e Sport!

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