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Under 19 Élite

La regina è tornata! Segna 3 gol, si prende una rivincita sentita e riconquista la vetta

Aggancio Manara sulla Lentatese, il CG Bresso continua a stupire, perfezione Leon, tris Villa

Pontiggia Manara

UNDER 19 ÉLITE • Loris Pontiggia

Forse neanche Alexandre Dumas sarebbe stato in grado di scrivere un romanzo così appassionante, uno di quelli che arrivato proprio a metà subisce il classico colpo di scena in pieno stile aristotelico. È la divisione in tre atti (inizio, svolgimento, fine), come i moschettieri dell'autore francese, anzi, quattro, perché il protagonista è sempre D'Artagnan. Un ruolo ricoperto per settimane dalla Lentatese, ma i panni sembrano ora essere passati nelle mani di un CG Bresso terzo in classifica da neopromosso, inseritosi a sorpresa in un quartetto che dopo 70 giorni vede la fine del monopolio rossoblù in testa. Lassù, infatti, è tornata la prima regina di tutto il campionato: la Manara.

PRIMATO MANARA, IL CG BRESSO È REALTÀ

Dopo due mesi e mezzo finisce il regno solitario della Lentatese. Sì, i rossoblù registrano infatti la terza sconfitta consecutiva e vengono raggiunti in vetta dalla Manara di Cesare Marangi, che nonostante le assenze (niente Reyes, Bonacina, Gouba, Seck e Zaccaro) ribalta il Real Milano (Moro spaventa, poi Redaelli, Pontiggia e Scalzi firmano il 3-1 finale) e aggancia i rossoblù al primo posto in campionato dopo 7 giornate dall'ultima volta. «È una vittoria meritata, ci tenevamo tanto dopo gli episodi dell’andata. - commenta la guida dei Bersaglieri facendo riferimento all’errore tecnico dell’arbitro in pieno recupero che ha mandato a ripetere una sfida vinta dai lecchesi e pareggiata nel replay - Ci stiamo allenando in 12/13 avendo dato giocatori alla prima squadra, quindi è un successo che vale doppio».

Come quello targato CG Bresso, che in un colpo solo serve l’assist per il primato biancazzurro e continua la sua stagione da sogno prendendosi il terzo posto. Merito di una vittoria che non ha niente di onirico, ma è pura realtà: 2-0 in casa della Lentatese prima in classifica. Luca Viola, tecnico dei neroverdi, però predica calma: «Manca ancora qualcosa per salvarsi senza playout, perché questo è il nostro obiettivo. Dopodiché, quando avremo raggiunto quello, ragioneremo diversamente, però siamo sempre in difficoltà a livello numerico. Non siamo completi, ma abbiamo lottato e fatto anche oggi, quindi sono molto contento». Al di là della prestazione, l'allenatore lo è «dei ragazzi che sto trovando, anche chi inizialmente faceva fatica e che invece sta dando un apporto incredibile, sia giocando all’inizio che entrando. Il gruppo è coeso, unito, lavorano tanto e hanno voglia: questo mi riempie il cuore di gioia. Siamo consapevoli di quello che siamo e valiamo, ce la giochiamo con tutti, possiamo anche perdere, però, lo spirito è provarci sempre».

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E a proposito di atteggiamento, è quello che Viola sottolinea analizzando la prestazione del suo CG Bresso: «Inizialmente abbiamo avuto un po' di difficoltà a uscire, nel secondo tempo abbiamo cambiato qualche posizionamento e la cosa ha dato i suoi frutti. Facevamo anche fatica ad andare a prendere i due mediani, quindi giravano un po' meglio la palla. Il campo era un po' difficile, qualche controllo o passaggio sbagliato ci può stare, però penso che lo spirito visto in campo paghi qualsiasi errore. Finché siamo in campo con questa voglia qua l'errore lo prendo, è normale, l'importante è avere questa presenza».

Quella che di norma non è mai mancata alla Lentatese di Vittorio Londei, reduce però da un mese complicato in termini di risultati e assenze, anche se il tecnico spiega che: «Non deve essere un alibi perché la rosa è fatta di 24 elementi e chi deve giocare deve farsi trovare pronto. Dietro soffriamo molto, poi siamo in un momento in cui poi non segniamo mai. Spiace perché psicologicamente non è facile, dall'ultima d'andata a oggi magari non ci si aspettava di vincerle tutte come a inizio campionato, però neanche di partire così male. Il campionato comunque è lungo e siamo ancora primi con la Manara, anche se, al di là del primo posto, a me interessa riprenderci».

Sì perché le aspettative sui rossoblù sono arrivate con il passare del tempo. Il terzo posto dell'anno scorso, record societario, fa ben capire come il primo fin qui difeso dai brianzoli sia di per sé qualcosa di storico. «Abbiamo sempre pensato di fare un campionato tranquillo, poi chiaramente l'appetito vien mangiando e adesso sembra che ci stiano distruggendo. Siamo questi, abbiamo perso Gobbo, non avevamo Boso e Meroni, dietro soprattutto facciamo fatica, però testa bassa e lavorare, non è che abbiamo alternative. - prosegue Londei, che sulla flessione psicologica conclude - Quando abbiamo il pallone tra i piedi abbiamo la fretta nel fare la giocata, che viene quando non vinci da tanto, quando eri abituato a sentirti invincibile e invece ora ti sei reso conto che sei una squadra normale, però bisogna avere personalità anche quando è dura e c'è da fare fatica visto che tra un paio d'anni c'è la prima squadra».

ATTESA VIS NOVA, POKER PERFETTO LEON

Attesa, perché dopo una Manara di nuovo sul pezzo anche senza pezzi, una Lentatese in crisi e un CG Bresso sulle ali dell'entusiasmo ci sono loro: i campioni in carica. Quelli di una Vis Nova da 4 punti in 3 giornate, magari non tantissimi, ma utili per ridurre il distacco dalla vetta a -5 (cosa che non succedeva dalla settima giornata) anche perdendo il posto sul podio.  Attesa per una possibile rimonta della cima, visto che davanti ci sono due squadre poco abituate a una lotta al vertice e una capolista che ha dovuto fare molte rinunce per aiutare la prima squadra, attesa però anche per la prima vittoria del 2025. Dopo la sconfitta di Agrate, infatti, arriva un pareggio in casa dell'ottimo Ardisci e Maslianico, su un terreno non proprio consono al classico possesso palla neroverde.

«Per un'ora abbiamo controllato il gioco, ma non facciamo gol. - spiega Massimo Rampinelli, allenatore della Lucertola - In almeno due occasioni è stato bravo il loro portiere, mentre a cinque minuti dalla fine abbiamo sbagliato noi la palla della vittoria. Negli ultimi 20 minuti siamo calati, ci siamo presentati un po' contati, senza difensori, e c'erano dei cambi forzati per la prima squadra, loro poi davanti sono piazzati e bravi». Nota positiva il rientro in rosa del classe 2005 Borgonovo a un anno di distanza dalla rottura del crociato, anche se il tecnico preferisce tenerlo in panchina alla prima convocazione stagionale: «Viste le condizioni del campo temevamo che si facesse male, quindi abbiamo preferito non rischiare».

Una pedina però importante, sia per qualità che per esperienza in categoria, affrontata nelle ultime due annate. Importante come il 4-0 che la Leon rifila all'Ardor Lazzate a casa sua, festeggiando in un colpo solo la seconda vittoria di fila e la prima porta inviolata della stagione. «Abbiamo fatto una partita dominante, restando sempre in gara, pressando in uscita come si deve e concedendo nettamente meno rispetto a tante altre volte. - esordisce Davide Draisci, guida dei vimercatesi, condotti al successo dalle reti di Brambilla, Airoldi, Lamiri e Bonora - Partita perfetta? Una delle migliori dell'anno, si inizia a vedere il lavoro che abbiamo fatto». Anche perché i gialloblù non perdevano da 9 partite di fila.

COLPI SALVEZZA VILLA-MEDA, RIMONTA FUCINA

A tenere il passo della Leon ci pensa il Villa di Mattia Bosco, che dopo aver battuto l'Ardisci e Maslianico piazza un altro tris, questa volta lontano da casa. I bianconeri vincono infatti il delicato duello salvezza con il Bresso, merito delle parate di Maltese e dei gol di Villa, Tamassia e D'Amore. «Era una partita insidiosa, però nel complesso abbiamo fatto bene. - racconta l'allenatore dei milanesi - Potevamo andare in vantaggio prima perché abbiamo costruito bene in campo aperto, ma in area piccola non abbiamo chiuso l'azione. Sul primo gol siamo stati bravi a riprendere palla a centrocampo e combinando bene, il secondo invece nasce da una pressione alta di Agresta (autore di tutti e tre gli assist). Nella ripresa ci aspettavamo che partissero aggressivi, però abbiamo tenuto botta e siamo riusciti a fare il 3-0 a metà secondo tempo».

Nei minuti successivi arrivano invece l'incrocio di Racanelli e un paio di occasioni non sfruttate, oltre al gol in mischia di Zucaro a negare il clean sheet. Poco male, però, perché i ragazzi di Bosco mantengono il +2 sulla zona playout, capeggiata da un Meda che fa risprofondare il Mariano di Massimiliano Ferri. Il Cinghiale passa infatti in vantaggio con Pagliari (6 gol in 10 presenze), vengono raggiunti dal rigore di Bruno e vincono a un quarto d'ora dalla fine grazie a Petito. Tre punti pesantissimi che permettono ai bianconeri di staccarsi proprio dai gialloblù, quartultimi in classifica dopo il terzo posto della scorsa stagione, e di agganciare una Fucina a rischio sconfitta con il fanalino di coda Castello Cantù.

La prima partita sul campo del Superga di Muggiò, infatti, inizia in salita: rigore di Clemente, gol di Franceschetti e 2-0 comasco in appena 13 minuti. «Dietro abbiamo fatto malissimo nella prima mezzora, anche se loro giocano bene e sono migliorati rispetto all'andata. Non meritano quella posizione. - riconosce Domenico Anania, allenatore dei brianzoli, che nella ripresa ci impiegono 10 giri di lancette per pareggiare con Orsenigo e Abumkarab - Siamo entrati con la fame. Pensavo che avremmo potuto vincerla, però la partita era aperta. Abbiamo creato 6/7 occasioni, ma nel finale loro hanno avuto tre ripartenze pericolose e si sono mangiati un gol. Non dico che sono due punti persi perché toglierei merito a loro, che hanno fatto bene, però dobbiamo fare tesoro dell'approccio di oggi, che è stato molto negativo. Non sono preoccupato perché la squadra c'è, siamo stati bravi a rimetterla in pista, ma dobbiamo responsabilizzarci ancora di più».

IL PROSSIMO TURNO

Anche perché la Fucina è attesa da un altro scontro diretto, ovvero quello in casa del Real Milano terzultimo e reduce da 4 sconfitte di fila. In zona calda spicca però il derby comasco tra Castello Cantù e Mariano, di cui è chiamato a provare ad approfittarne il Bresso, impegnato sul difficile campo dell'Ardisci e Maslianico. A proposito di derby, poi, pesante per umore e classifica è anche quello tra Meda e Lentatese, che potrebbe mischiare di nuovo le carte in vetta. Lì, dove Manara e CG Bresso sono attese da due sfide complicate contro due delle squadre più in forma di questo inizio 2025: Leon e Speranza Agrate.

Tre match tosti più tosti sulla carta rispetto a quello della Vis Nova, che ospita l'Arcellasco con la speranza di trovare il primo successo dell'anno e mangiare punti al trio di testa. A chiudere il programma, poi, un Villa-Ardor Lazzate che sa di match verità: Bosco cerca la terza vittoria di fila per scappare sempre più dai playout, Ferrari è chiamato a fare subito punti per non venir risucchiato dal vortice.

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