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Serie D

Per la miglior difesa d'Italia premura degna della Nazionale, obiettivo risolvere la «grana» stadio

Il cammino trionfale verso la Serie C e la sfida dell'omologazione della struttura cittadina, l'amministrazione comunale si muove

BRA SERIE D - STEFANO TUZZA

BRA SERIE D - Stefano Tuzza, centrocampista-bandiera dei giallorossi, in rosa sin dalla stagione 2017-2018

Cosa succede quando una piccola squadra di provincia si trova improvvisamente catapultata al centro della scena calcistica nazionale? È il caso del Bra, che sta vivendo una stagione da sogno nel girone A di Serie D, con un vantaggio di ben 10 punti sul Vado 2° in classifica. Ma mentre i tifosi sognano la promozione in Serie C, un'altra sfida si profila all'orizzonte: l'omologazione dello stadio Attilio Bravi. Che già nella stagione 2013-2014 si trovò ad ospitare un campionato professionistico venendo adeguato alle norme dei tempi. Che ora ovviamente sono da aggiornare.



IL DOMINIO DEL BRA: UNA STAGIONE DA INCORNICIARE
Il Bra, una squadra che fino a poco tempo fa era considerata un outsider, sta dominando il campionato di Serie D con una sicurezza che ha sorpreso molti. Alla quarta giornata di ritorno, il vantaggio di 10 punti del team di Fabio Nisticò sulla seconda in classifica non è solo un dato statistico (e i numeri vedono anche la bellezza di 52 gol realizzati e solo 9 subiti), ma un segnale inequivocabile della forza di questa squadra. L'assessore comunale con delega allo sport, Francesco Matera, in un comunicato apposito ha sottolineato come i risultati del Bra abbiano attirato l'attenzione non solo a livello nazionale, ma anche europeo. «Il dominio netto, forse inatteso a inizio campionato, fa parlare anche la stampa nazionale ed europea» ha dichiarato Matera, evidenziando l'orgoglio e la consapevolezza dell'amministrazione comunale di fronte a questa straordinaria performance.



LA SFIDA DELL'OMOLOGAZIONE: UN OSTACOLO DA SUPERARE
Ma il sogno del Bra di approdare in Serie C non si ferma al campo. L'omologazione dello stadio Attilio Bravi rappresenta una sfida cruciale. Attualmente, non esistono stadi omologati per la Serie C nella provincia di Cuneo e neanche nella zona sud della provincia di Torino. Questo significa che, per riportare il calcio professionistico a Bra dopo 11 anni, è necessario un impegno congiunto tra l'amministrazione comunale e la dirigenza della società. Dal novembre scorso, sono in corso lavori per identificare gli interventi necessari per ottenere l'omologazione dell'impianto. Un tecnico delegato della Serie C è atteso per un sopralluogo, che permetterà di quantificare l'entità dei lavori in collaborazione con gli uffici comunali.



UN SOGNO CHE UNISCE: LA COMUNITÀ DI BRA IN PRIMA LINEA
La promozione del Bra in Serie C non è solo una questione di sport, ma un'opportunità per tutta la comunità di Bra. L'assessore Matera ha evidenziato come l'amministrazione sia pienamente consapevole dell'importanza di questo momento storico. «Stiamo lavorando per trovare una soluzione che permetta di riportare il calcio professionistico a Bra dopo 11 anni» ha dichiarato. Questo impegno riflette il desiderio di tutta la comunità di vedere la propria squadra competere a livelli più alti, portando con sé non solo prestigio, ma anche benefici economici e sociali per la città.



VERSO LA SERIE C: IL FUTURO DEL BRA
Il futuro del Bra dunque è carico di promesse e aspettative. La possibilità di giocare in Serie C rappresenta un traguardo ambizioso, ma alla portata della squadra e della città, grazie all'impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti. La dirigenza, i giocatori, i tifosi e l'amministrazione comunale stanno lavorando all'unisono per trasformare questo sogno in realtà. E mentre il Bra continua a vincere sul campo, la città di Bra si prepara a vincere la sua partita più importante: quella dell'omologazione dello stadio, per accogliere il calcio professionistico e scrivere una nuova pagina nella storia sportiva della città.

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Commenti all'articolo

  • PIPPO_76

    28 Gennaio 2025 - 16:03

    Rendiamoci conto a che livello stiamo a confronto delle strutture in Europa anche a livelli minori....facciamo ridere!!!!

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