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L'arbitro non trova il cartellino rosso e accusa la società di averlo rubato: partita sospesa

La versione del direttore di gara non coincide con quella dei presenti: gara interrotta a fine primo tempo, si attende la sentenza del Giudice Sportivo

SQUALIFICHE DILETTANTI PIEMONTE

Una normale domenica di fine gennaio trasformata nel fatto di cronaca più curioso di tutto il weekend. I campionati dilettantistici di calcio regalano ancora sorprese, soprattutto la tanto amata Terza Categoria, spesso teatro di favole clamorose e situazioni tra il simpatico e il grottesco. Siamo in Piemonte, nel girone della delegazione distrettuale di Ivrea, dove il big match di giornata tra Pertusio e Castiglione è stato sospeso nel finale del primo tempo. A destare curiosità è stata però la motivazione per cui il fischietto di giornata, Gioele Pedrazzi della sezione di Ivrea, ha optato per il triplice fischio anticipato.


L'ACCADUTO (LA VERSIONE ARBITRALE)

La prima giornata di ritorno del girone di Ivrea di Terza Categoria è subito infiammata dal big match Pertusio-Castiglione: punti pesanti in palio e grande voglia di tornare a giocare a calcio. La gara va sul parziale di 2-0 per il Pertusio capolista (reti di Mecca e Boukoumou), ma lo scossone arriva al 45'. Tutto nasce dall'espulsione di Leonardo Borca, avvenuta nel corso della prima frazione per bestemmia, fatto che scalda gli animi. Fino al duplice fischio che sancisce la fine del primo tempo, che porta in dote anche un maxi battibecco tra calciatori e arbitro.

Nel dialogo con toni accesi, in cui erano presenti i calciatori sia del Castiglione che del Pertusio, viene espulso un altro calciatore del Castiglione, Enrico Bussolo, e nel momento in cui va ad estrarre il rosso si accorge che il cartellino è sparito. L'accusa da parte del direttore di gara è immediata: il cartellino è stato rubato da un componente della rosa del Castiglione, che ha raccolto il rosso caduto dal taschino dell'arbitro e ha deciso, sempre a detta del fischietto, di non restituirglielo. Nel mentre l'arbitro espelle anche il capitano del Castiglione Gabriele Nobile e, non trovando più né il cartellino né il colpevole del furto, decide di sospendere la partita, tra lo sgomento dei presenti.


LA RISPOSTA DEL CASTIGLIONE

Verosimilmente il Giudice Sportivo della delegazione di Ivrea darà giovedì pomeriggio il 3-0 a tavolino a favore del Pertusio, attenendosi a quanto scritto nel referto arbitrale. Tuttavia il Castiglione ha intenzione di lottare per far valere le proprie ragioni, preparando gli eventuali ricorsi da presentare. La presidente della società torinese Annalisa Pavone ha espresso a nome di tutta la squadra la versione del Castiglione: «Confermo che si è formato un assembramento di persone intorno all'arbitro a fine primo tempo, tra calciatori del Castiglione e quelli del Pertusio - spiega la presidente - La situazione in realtà era più tranquilla di quanto sembri. I ragazzi hanno parlato in serenità con l'arbitro, che si è accordo di aver perso il cartellino e ci ha accusato di averlo rubato. Nessuno si è mai permesso di fare una cosa del genere, anche perché siamo una società che fa attenzione a certi tipi di atteggiamenti dei propri tesserati. Dispiace essere accusati di cose non vere».

La presidente torna poi sulla partita in sé: «Bussolo è stato espulso dopo che è andato dall'arbitro a stringergli la mano. Poi il direttore di gara ha chiamato i capitani, Nobile gli ha chiesto con toni pacati che cosa sarebbe successo con la partita ed è stato espulso pure lui. Non vorrei che l'arbitro, preso dall'agitazione del momento, abbia perso il cartellino da qualche parte e poi ha accusato noi di averlo preso. Io nel dubbio mi sono portata avanti, aspettiamo giovedì la decisione del Giudice e poi avanzeremo il ricorso nelle sedi opportune». Non resta che attendere il 30 gennaio per la decisione del Giudice Sportivo di Ivrea per la sentenza in primo grado e l'eventuale ricorso del Castiglione.

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