Rappresentative
30 Gennaio 2025
RAPPRESENTATIVA UNDER 19 • Alex Di Noi, Tommaso Morotti e Giacomo Giuliani
Un quadro da appendere giù in stiva, come ricordo di casa durante il viaggio e come memoria che sì, questa Rapp può essere bella come un dipinto. Bella come l’apertura di Rapone da cui nasce il rigore di Yao per il vantaggio sulla Pro Sesto, o come il lancio di Renner per l’aggancio volante di Di Noi, o come l’azione da PlayStation conclusa all’incrocio da Morotti. Tre pennellate prima di tirar su l’ancora, lasciare il porto di Cavenago e salpare verso la prossima tappa del viaggio con direzione Torneo delle Regioni con un netto 3-0 già messo nel baule.
Dal giallorosso dello stemma della Sicilia a quello di Cavenago di Brianza, il primo porto visitato dal vascello della Rappresentativa nel suo lungo viaggio verso l'isola del tesoro tricolore. È qui che l'Under 19 affronta la prima amichevole di avvicinamento al Torneo delle Regioni 2025 affrontando i coetanei della Pro Sesto, freschi di poker rifilato all'Arconatese per prendersi il quarto posto in classifica nel Girone B di Under 19 Nazionale. Un avversario che non rinuncia a pedine importanti come Valerio in porta, capitan Galvan e Vergato in difesa o Liguori e Zissis (secondo miglior bomber dopo l’assente Rastelli) a centrocampo.
Sponda Lombardia, la prima formazione titolare scelta da Medici vede Andreoni tra i pali, Brambilla, Maffi, De Rosa e Duca in difesa, Alessi, Kabori e Belingheri a centrocampo e il tridente Colinati-Yao-Rapone in attacco. Un 4-3-3 che si ritrova dinanzi un 3-5-2, quello di Russo, molto rapido nella gestione palla a terra e insidioso sulla fascia destra, ma che a lungo andare concede campo alla Rapp. Dopo un mancino fuori misura di Yao su una palla alta in profondità (7’), infatti, i ragazzi di Medici costruiscono bene sull’asse Colinati-Duca a sinistra, creando due buone occasioni: prima il terzino dell’Olginatese pesca l’inserimento di Kabori, che di testa conclude centrale (13’), poi appoggia fuori dall’area per Alessi, il cui destro viene ammorbidito dalla difesa avversaria (15’).
«Non c’è due senza tre», dice il detto, e così alla terza chance creata in quella zona, la Rapp passa in vantaggio: cambio gioco bellissimo di Rapone, grande stop a seguire di Colinati, cross in mezzo deviato di mano dall’avversario e rigore realizzato da Yao (17’). Sotto di un gol, la Pro Sesto alza di nuovo i ritmi mettendosi in mostra con un paio di belle uscite dalle retrovie, ma davanti manca la giocata per rendersi pericolosi. Quella che i ragazzi di Medici trovano invece al 21’, quando Yao e Kabori scambiano a centrocampo, il numero 8 della Manara salta un avversario con un doppio passo e mette in mezzo un pallone che l’attaccante del BSV Garda tocca però a malapena. È il penultimo brivido di un primo tempo che scorre ad arme pari fino allo scadere, quando Colinati e Rapone combinano al limite dell’area, finché l’ala destra dell’Ardor Lazzate si costruisce lo spazio per un destro sopra la traversa (45’).
Cambiati gli undici in campo, Medici cambia anche la loro disposizione riprovando quel 4-4-2 visto anche nell’ultimo raduno. Senza l’assente Faye, in attacco a far coppia con Morotti è Kantè, un duo supportato dagli esterni Di Noi e Osnato, con Renner e Giuliani a centrocampo e la linea Gaverini-Al Said-Hasanaj-Doldi a protezione di Negri.
Una squadra con tanta qualità nei piedi, che sia in difesa, dove Al Said e Hasanaj gestiscono con calma e precisione, a centrocampo, dove Renner e Giuliani orchestrano a meraviglia, sugli esterni, con gli spunti di Doldi e l’efficenza di Di Noi, o in attacco, dove al lavoro sporco di Morotti si aggiungono gli strappi di Kantè. Buone impressioni che si tramutano ben presto in una bella realtà, quella che nel giro di 5 minuti vede la Rapp mandare in archivio la sfida con due stupende azioni: prima Renner disegna un lancio millimetrico per Di Noi, che aggancia alla perfezione e di destro in corsa incrocia il 2-0 (15’), poi Giuliani vede un altro corridoio immaginario, Doldi arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone che Morotti spedisce di destro all’incrocio completando l’opera d’arte (17’).
Fatto il 3-0, Medici inizia a mischiare qualche altra carta per studiare le varie alternative a disposizione, inserendo così di nuovo Kabori per Renner e invertendo gli esterni, oppure tornando negli ultimi 20 minuti a un 4-3-3 con il tridente Kantè-Morotti-Osnato abbassando in veste di play Di Noi. A spiccare su tutti, però, è un Giuliani che compare praticamente ovunque, chiudendo anche un paio di iniziative di una Pro Sesto che non trova più misure e ritmo per andare a riaprire la sfida. La seconda metà della ripresa scivola così senza altri brividi, confermando un tris che promuove la Rapp alla sua prima uscita stagionale.
RAPPRESENTATIVA UNDER 19-PRO SESTO 3-0
RETI: 17’ Yao (R), 12’ st Di Noi (R), 17’ st Morotti (R).
RAPPRESENTATIVA UNDER 19 (4-3-3/4-4-2): Andreoni, Brambilla, Duca, Alessi, Maffi, De Rosa, Rapone, Kabori, Yao, Belingheri, Colinati. A disp.: Negri, Gaverini, Doldi, Renner, Al Said, Hasanaj, Di Noi, Giuliani, Morotti, Kante, Osnato. All. Medici.
PRO SESTO (3-5-2): Valerio, Gjegji, Vergato, Marangione, Dino, Galvan, Liguori, Francavilla, Zissis, Ahmed, Haida. A disp.: D'Asta, Cometto, Brusegan, Buccino, Galimberti, Midolo, Castagnola, Santi, Ledda. All. Russo.
ARBITRO: De Sandre di Monza.
ASSISTENTI: Di Nardo di Monza e Ronchi di Monza.
AMMONITO: Galimberti (P).
PRIMO TEMPO
Andreoni 6.5 Per i portieri della Rapp non è un pomeriggio da guanti sporchi, ma il numero 1 sa come mettersi in mostra, ovvero con le capacità comunicative di chi non esce mai dalla partita e tiene costantemente sul pezzo i compagni dalle retrovie. Promosso anche nel gioco con i piedi.
Brambilla 6.5 Ingrana nei contrasti con il passare dei minuti, finché non blinda la fascia destra con caparbietà.
Duca 7 Gamba differente rispetto agli altri. È rapido e preciso nelle giocate, percepisce l'aria di rigore avversaria e per poco non torna a casa con due assist nella saccoccia.
Alessi 7 Dirige bene il gioco, si propone per andare al tiro e si spende pure difensivamente per recuperare il pallone. Quando sale in cattedra la Rapp respira senza affanni.
Maffi 6.5 Si prende qualche rischio in fase di uscita, ma riesce a spingere fino a centrocampo grazie alle sue qualità. Dietro tiene botta quando serve.
De Rosa 7 Lì dietro non sbaglia l'approccio alla partita, mette pezze qua e là, intercetta le linee di passaggio, vince un paio di duelli e aiuta la Rapp a uscire dalla burrasca iniziale.
Rapone 7 Sostituisce il mancino con un pennello delicato, quello usato per disegnare l'apertura da cui nasce l'1-0. Tenta anche altri dribbling con risultati alterni, ma la tecnica non gli manca.
Kabori 7 Lì a centrocampo è quello coi propulsori offensivi integrati. Prima cerca il gol di testa, poi l'assist dopo aver saltato l'avversario con un bellissimo doppio passo: no, gli spunti non mancano.
Yao 7 Due volte a Biassono, una a Cavenago, e sono tre su tre. Sfumata una chance non semplice al volo, alla seconda colpisce il bersaglio e trova il suo primo gol in amichevole, il terzo contando i due raduni iniziali. Che sia nel breve o sul lungo, mangia metri a qualsiasi avversario.
Belingheri 6.5 Rapido e scattante, una spina nel fianco del centrocampo avversario. Difficilmente sbaglia la giocata o le misure del passaggio.
Colinati 7 Se Rapone fa i bordi del disegno, lui lo riempe con un grande stop e la giocata che vale il rigore del vantaggio, fatta dopo aver gestito sapientemente altri due palloni. Lotta pure con il fisico se c'è da recuperare il possesso.
SECONDO TEMPO
Negri 6.5 Si prende qualche rischio palla al piede, ma in un secondo tempo ancor più di controllo fa capire che c'è e guida bene il reparto.
Gaverini 7 Rischia poco dietro, scambia bene con i compagni e quando ha campo cerca di spingere accentrandosi. Pulito ed efficace.
Doldi 7.5 Qualche sbavatura iniziale, poi però tira fuori un paio di giocate per creare superiorità numerica a sinistra e, soprattutto, serve l'assist preciso per la rete che chiude la partita.
Renner 7 Se il giocatore forte è quello che fa la differenza anche in pochi minuti, allora sì, il classe 2007 è forte. Il più giovane della Rapp lascia presto il campo per evitare guai fisici, ma nel poco tempo a disposizione registra un assist delizioso con un lancio da quarterback.
Al Said 7 Attacca la spina alla corrente dopo un rischio iniziale, e da lì prende fiducia e si mette in vetrina nella gestione della sfera. Difensivamente blocca giusto un tentativo da fuori, uno dei pochi per la Rapp non concede spazi.
Hasanaj 7.5 Domina nei contrasti aerei e dirige il gioco senza errori. In coppia con Al Said forma un duo di centrali dai piedi buoni, ma che sanno trasformarli in martelli quando è necessario.
Di Noi 8 Aggancio atomico e destro incrociato nell'angolino portandosi dietro un paio di avversari: il gol cercato soprattutto nell'ultimo raduno arriva alla prima amichevole, ed è un gran gol. Spostato play fa bene pure lì, cercando sempre di posizionarsi nel posto giusto per ricevere il pallone, smistandolo d'esterno e riconquistandolo se necessario.
Giuliani 8 L'apertura per Doldi è da visionario, ma la prestazione è ben più di questo. Si spende difensivamente in un paio di importanti recuperi, poi è ovunque in generale, pure sulla fascia destra quando si propone in avanti.
Morotti 8 Tanta lotta, tanto sacrificio e un po' di palloni tenuti, a volte cercando un fallo che però non viene giudicato tale dall'arbitro. Si sbatte tanto, finché non trova la prima rete con la maglia della Rapp: azione seguita alla perfezione, inserimento sul secondo palo e piattone in spaccata sotto la traversa.
Kantè 7 Grazie ai suoi strappi riesce a portarsi dietro più di un avversario e mette in apprensione la difesa avversaria. È meno pericoloso del solito in zona gol, ma quando prende palla c'è sempre da aspettarsi qualcosa di buono.
Osnato 6.5 Medici lo sposta da sinistra a destra, ma rispetto ai raduni di Biassono piazza qualche spunto in meno. Corsa e sacrificio, invece, non gli mancano veramente mai.
Prima il voto, ovvero un 7.5 frutto di una squadra che a primo impatto deve prendere il ritmo, ma che si adegua ben presto e sfrutta bene le situazioni che si crea, fino a trovare il gol del vantaggio. Nella ripresa l'approccio è praticamente perfetto, così come la gestione del risultato e la concessione praticamente nulla di chance di rientrare in gioco lasciate alla Pro Sesto. «Non posso chiedere niente di più ai ragazzi. -esordisce così Matteo Medici al termine dell'amichevole di Cavenago - Posso solo dire grazie a loro, che vengono e si impegnano, e alle società. I giocatori mettono tanto del loro, come gli ho detto io posso dargli 100mila nozioni, però alla fine rimane una voce buttata nello spogliatoio per un quarto d'ora in cui cerchi di dirgli quello che tu vorresti facessero nelle palle ferme. Oggi abbiamo cominciato a provare qualcosa, ma loro l'hanno vista su un foglio attaccato nello spogliatoio e si sono dovuti adeguare, quindi sono stati bravissimi. Quello che ho chiesto, e che ho visto, era l'equilibrio, che non vuol dire non cercare movimenti diversi in campo, ma per esempio essere pronti a ricoprire ruoli scoperti nel momento in cui si perde palla».
Altre indicazioni positive da aggiungere a un taccuino da iniziare a sfoltire: «Oggi siamo a 33/35 scelti, cercherò di vederli tutti fino ad arrivare alla scelta dei 20 che come sempre è difficile perché devi lasciare a casa qualcuno che meriterebbe di arrivare. Sono dei bravissimi ragazzi, che è quello che cerco prima di tutto, e siamo contenti di essere tornati a giocare». Qualcuno solo per qualche minuto, come Renner, tolto a metà della ripresa «per precauzione. Sapevamo che aveva un fastidio quindi non volevamo metterlo a rischio, come ho visto che si toccava ho preferito toglierlo perché le società vengono prima di tutto e sono giocatori delle società, dobbiamo salvaguardarli, anche per il nostro futuro».