Kings League Italia
03 Febbraio 2025
KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT STALLIONS • Antonio Orteca
Nomi importanti, un grande seguito e un clima riscaldato fuori dal campo ormai da qualche giorno: doveva essere un derby di fuoco, ma alla fine non c’è stata partita. Dopo un avvio scoppiettante, con 4 reti spartite in 5 minuti, gli Stallions di Blur imbrigliano i Caesar di Er Faina ed Enerix in un esordio praticamente perfetto, con 8 gol fatti, mantenendo sempre in controllo il big match e mandando un chiaro messaggio alla lega: i Re sono qui per prendersi la propria corona.
Ogni campionato ha il proprio big match, e quello più caldo dentro e fuori dal campo della Kings League Lottomatica.sport arriva alla primissima giornata. Sì perché quegli Stallions che nove mesi fa partivano alla volta del Messico facendo appassionare tutta Italia al mondo della Kings, esordiscono nella veste di club del campionato italiano contro i Caesar dell’ex Emiliano Viviano e del suo compagno di squadra alla Sampdoria Angelo Palombo. Due dei big scelti da Damiano Er Faina ed Enerix, autoproclamatasi squadra da battere sin dal giorno dei draft, titolo però da guadagnare sul campo.
Lì dove la partenza è incredibile: Sofia porta subito in vantaggio i rossoneri vincendo il primo possesso e dribblando il portiere, poi proprio il numero 0 Bressan pareggia con un destro dal limite. 60 secondi dopo ci pensa invece Brusadelli a ribaltare il match sfruttando l’errore a centrocampo di Viviano, ma al 6’ è di nuovo parità: siluro di Soprano a incrociare, palo, gol e 2-2. Un avvio degno di un big match, che prosegue sulla linea dell’equilibrio con Bressan che risponde al gran collo di Redaelli (12’) e Brusadelli che inventa per Loiodice, bravissimo nel dribbling, meno nel calciare fuori col mancino (13’).
Al 15’, però, la linea si rompe quando proprio Brusadelli fa la giocatona a destra: doppio passo, mancino perfetto a incrociare e nuovo vantaggio Stallions. Quello che sempre Redaelli prova a minacciare con una discesa conclusa di poco a lato (16’), prima che Curcio disegni per Stojkovic, il cui destro si stampa sul palo (18’). È l’ultimo avviso degli Stallions, che negli ultimi due minuti di dado piazzano la stoccata vincente ancora con Bressan (destro perfetto all’angolino) e sfiorano la cinquina quando Iodice fa ancora il prestigiatore in area, senza però finalizzare.
Sulla scia di fine primo tempo, il secondo si apre con una mossa tattica degli Stallions: giocare subito la carta del rigore, quello che Soldà realizza portando il risultato sul 5-2. Un parziale che inizia a pesare e che dà ulteriore fiducia ai ragazzi di Blur, in totale controllo della partita. Curcio col mancino manca lo specchio di poco (3’), mentre Proietti lo spedisce a lato da ottima posizione (5’). Due occasioni sbagliate che possono essere l’assist per i Caesar per rientrare in gara, così i rossoneri si giocano il rigore presidenziale. Dal dischetto si presenta Enerix, che però calcia a lato e cestina l’occasione per rimettere in corsa i suoi.
Un errore che una grande squadra non perdona mai, e gli Stallions si dimostrano veramente big, a partire dal loro presidente. Subito dopo, infatti, Blur scende in campo e si conferma «Re del dischetto»: Viviano spiazzato, lezione su come battere un rigore eseguita e 6-2 per la squadra più attesa del torneo (5’). La stessa che non si ferma e nel giro di sei minuti manda definitivamente in archivio la sfida: Loiodice inventa prima per Stojkovic, che d’esterno pesca il settebello, poi per Orteca, che fa 8-2.
A partita ormai chiusa, proprio il numero 10 degli Stallions fa sobbalzare la tribuna con una rovesciata alzata in corner da Viviano, prima degli ultimi 120 secondi di gioco, quando il figlio d’arte Bonolis dal dischetto rende meno pesante il passivo per i Caesar, chiamati a ripartire dal buon avvio di partita.
La festa degli Stallions (foto di Luca Dariol)