L'Aquila è tornata a volare! Dopo il caos mediatico la mascotte della Lazio arriva in Serie D

Bisognerebbe fare un salto temporale fino al 1800 e interrogare Giuseppe Verdi su quali destini avrebbe immaginato per la sua «Va, pensiero». Sì, perché uno dei pilastri dell'opera italiana viene scelto come tappeto musicale accompagnatorio dell'ingresso di Olimpia, l'aquila che Juan Bernabè era solito far librare sul cielo dell'Olimpico in onore delle partite della Lazio. Questa volta, lo scenario, è differente, ma le emozioni non mancano, visto il piccolo imprevisto a cui si assiste allo Sportitalia Village della Folgore Caratese.

BERNABÈ E LA FOLGORE

Il 4 febbraio, attraverso i propri canali social, la Folgore Caratese annuncia l'arrivo di Juan Barnabè presso lo SportItalia Village. È tutto vero, dopo 12 anni di voli sull'Olimpico, l'aquila Olimpia si sposta dai cieli di Roma e approda sul plumbeo e rovente scenario di Verbano Brianza. Dopo mesi di protagonismo assoluto sulle cronache di quotidiani e nei post delle pagine social, Bernabè ritorna a mostrarsi su di un campo da calcio. L'occasione è la 27esima giornata del campionato di Serie D, girone B. In campo ci sono, per l'appunto, la Folgore Caratese e il Breno, destinate ad esibirsi in un 4-2 per i padroni di casa.

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Nel pre-partita Bernabè e Olimpia si mostrano propensi a foto e video con le persone accorse numerose per l'occasione. Prima che le squadre scendano in campo ecco la «Va, pensiero» di Verdi, che accompagna l'ingresso di Olimpia in campo per un piccolo iniziale saluto. Prima della partita l'aquila parte dalle tribune con questa volta in sottofondo «Con Te Partirò» di Andrea Bocelli, dirigendosi poi verso il braccio di Bernabè in piedi al centro del campo. C'è un piccolo imprevisto. Olimpia non sembra intenzionata a scendere. Il siparietto dura almeno 4 minuti e l'arbitro decide di far entrare comunque le squadre in campo. Juan, alla fine, riesce a richiamare a se l'aquila e il match può cominciare.