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Kings League Italia

Il capitano che si è preso l'Italia! Fa tripletta all'esordio e guida la squadra a una folle rimonta

Dall'eliminazione Mondiale a un nuovo inizio: Alessandro Gelsi stupisce in Kings League

Gelsi Kings League

KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT • Alessandro Gelsi (Foto Kings League)

La delusione di un Mondiale da lasciarsi alle spalle, la carica e i dubbi che porta con sé l'inizio di una nuova avventura, il peso di una fascia al braccio che, a prescindere dal contesto, vuol dire assumersi una certa responsabilità, figurarsi poi davanti a decine di migliaia di spettatori. Un mix di emozioni che potrebbe tradire chiunque, ma non Alessandro Gelsi. Lui che all'esordio in Kings League Italia con la maglia della Gear 7 scarica tutto in una prestazione semplicemente totale: tripletta, chiusure difensive, progressioni, lanci millimetrici e titolo di MVP, con tanto di approvazione di un certo Claudio Marchisio. L'inizio perfetto di un nuovo capitolo della propria vita, sempre più legata al campionato che sta rivoluzionando il mondo dello sport e dell'intrattenimento nel nostro paese.

ANIME E CUORE

Esultanza alla Gojo, ruolo di capitano alla Rufy, chef in campo alla Sanji, perché sì, Gelsi con il pallone tra i piedi cucina veramente di tutto. Lo sanno a loro spese i Boomers di Fedez, puniti dal centrocampista per due volte nel giro di tre minuti nella prima giornata della nuova competizione arrivata in Italia. Il numero 8, infatti, prima vince l'uno contro uno iniziale (una delle regole del particolare campionato di calcio a 7) e poi mette a sedere il portiere avversario sull'assist di tacco del compagno Fran Hernández. Una doppietta lampo intervallata da una chiusura fondamentale nelle retrovie sempre nel faccia a faccia di inizio partita, altro segnale di un match in cui il classe 1997 mette anima e cuore dall'inizio alla fine. Anche, e soprattutto, nei momenti più delicati, come quando gli avversari rimontano incredibilmente da 4-1 a 4-5 una sfida che sembrava ormai nelle mani della squadra di Pol Font.

Con la nave all'improvviso nella tempesta è allora il suo capitano a brandire il timone e a guidarla in una pazzesca controrimonta, firmata sì con una tripletta che vale un nuovo pareggio, ma non solo. Nella fase decisiva, infatti, Gelsi tira fuori tutto il proprio arsenale: filtranti col binocolo, corsa a mille nodi di velocità e quello spirito di sacrificio che solo chi sente la maglia può trasmettere. Firmato il 5-5 in piena area di rigore arriva così il lancio da cui nasce la rete del vantaggio della Gear 7, rinforzato dal rigore presidenziale di Manuuxo per mettere definitivamente nel baule i primi tre punti in campionato.

«Era la prima partita e non era semplice, abbiamo incontrato un avversario forte, però abbiamo due elementi in squadra che secondo me ci danno una grande mano, ovvero Pol e Fran. Hanno un'esperienza incredibile, ci stanno spiegando come fare tutto e come metterci in campo: sono fondamentali per quello che stanno facendo a livello di organico. Per me poi siamo una grande squadra. Abbiamo dominato il primo tempo, abbiamo peccato un po' sul dado, però poi anche andando sotto ci siamo messi lì e abbiamo ripreso la partita», racconta Gelsi, nell'ultimo anno messosi in mostra nel mondo del web grazie alle sue prestazioni in Goa7 League (altro campionato di calcio a 7 con regole ad hoc per rendere più intrattenenti le partite), ma con una carriera tra Eccellenza e Serie D in Umbria, Marche, Toscana e Lombardia

Alessandro Gelsi nella sua esperienza lombarda con la Fucina

Qui dove la strada del centrocampista, cresciuto nelle giovanili del Pescara, si intreccia con quella dei social vestendo la maglia della Golden Stake, con cui ruba presto l'occhio grazie alle sue qualità balistiche e non solo. Da lì il passaggio alla Fucina, altra squadra di Goa7 che porta però avanti anche un progetto di calcio a 11 unendo le forze con il Muggiò in Eccellenza. Una nuova realtà in cui Gelsi spicca nella lotta per un posto nei playoff nel tostissimo Girone B, fino all'inizio della Kings League Italia e all'annuncio pubblicato su Instagram: «Con il rammarico ho preso la decisione di lasciare la Fucina perché non riuscivo più a concentrarmi al 100% su questo progetto, e quando non posso farlo è giusto che mi faccia da parte. Detto questo rimarrò sempre un fucinista, farò il tifo per voi e per i miei compagni». Una presa di coscienza, ma anche un legame non del tutto interrotto: «Non è un addio ma un arrivederci perché ho deciso anche di non farmi svincolare, così se alla squadra dovesse servire una mano potrò pensare di andare»

EPIFANIA NAZIONALE, LA GEAR 7 COME NUOVO INIZIO

Tenuta nel proprio animo quella sfumatura di verde, Gelsi è pronto ora a dare ancora di più alla causa della Gear 7, che rappresenta un caso unico all'interno della Kings League Lottomatica.sport. Il numero 8 è infatti la guida di una squadra che ha optato per una comunicazione internazionale sui social, rappresentata in campo dai sopracitati Pol Font e Fran Hernández, rispettivamente allenatore e giocatore con varie esperienze anche in altri campionati esteri della competizione inventata da Gerard Piqué. Una linea scelta dal presidente Emanuele Nocera, creatore di contenuti noto come Manuuxo sui social, su cui il centrocampista afferma: «Ci sta mettendo anima e cuore in questo progetto. Ci tiene tanto e per questo ha messo due persone di esperienza come Fran e Pol, che si stanno facendo capire benissimo. Paul parla spagnolo, ma si sta sforzando a imparare l'italiano, anche se noi lo capiamo. Ci dà una mano anche il ds Marco Miga, che è molto disponibile e sta sempre con noi».

Un altro elemento fondamentale per creare quell'alchimia necessaria quando si vogliono fare le cose in grande, a partire da un Gelsi che quella passione l'ha fatta vedere anche con la maglia della Nazionale durante la Kings World Cup Nationas tenutasi a inizio gennaio a Milano. Un'esperienza amarissima per l'eliminazione alla seconda partita davanti ai propri tifosi, risultando però tra i migliori degli Azzurri e dando veramente tutto (lacrime comprese), ma anche un'avventura che ha aperto gli occhi ad Alessandro: «Mi ha fatto capire quanto sia grande la Kings e quanto ti possa dare. Ti può far rimettere in gioco tutto, quindi sto dando tanto a questo progetto. Ci credo molto, questo per me è sicuramente un punto di inizio».

E se il primo capitolo si è chiuso con una prestazione del genere, meglio evitare spoiler e gustarsi ogni pagina del manga di Gelsi e compagni, anche perché la ciurma è salpata verso una direzione ben precisa: prendersi il tesoro.

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