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Seconda Categoria

Espulsioni e proteste, i Carabinieri entrano in campo e schedano tutti: scattano lunghe squalifiche

Succede in un recupero infrasettimanale, la società si difende attraverso le parole del Presidente e invoca lo scambio di persona

Carabinieri al campo, squalifiche pesantissime e multa per la società che prepara il ricorso

Polverone nel recupero del Girone F di Seconda Categoria piemontese tra Lenci Poirino e Polisportiva Castagnole, che ha visto la vittoria dei padroni di casa per 1-0 grazie al rigore di Appendino allo scadere del primo tempo, penalty che ha scaturito forti polemiche da parte della dirigenza. A seguito di queste rimostranze sono scattate diversi provvedimenti di espulsione e il Giudice Sportivo ha emesso delle lunghe squalifiche.

IL COMUNICATO DEL GIUDICE SPORTIVO

All'interno del comunicato ufficiale, il Giudice Sportivo ha diramato i seguenti provvedimenti disciplinari:

  • AMMENDA di EURO 150,00 «per il comportamento gravemente irriguardoso ed aggressivo dei dirigenti della Società ASD Polisport Castagnole nei confronti dell'arbitro, che rendeva necessario l'intervento dei Carabinieri che, giunti all'impianto sportivo, attendevano sino al termine della partita nell'area tecnica della squadra ospite ed infine scortavano il direttore di gara alla propria automobile».
  • INIBIZIONE A TEMPO oppure SQUALIFICA A GARE fino al 16/ 5/2025 per  DANIELE BERTELLO, «espulso per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell'arbitro, consistita nell'aver contestato una sua decisione entrando in campo senza autorizzazione e correndo verso di lui con fare aggressivo, cercando un contatto fisico, senza riuscirci in quanto trattenuto dagli altri tesserati della Polisport Castagnole. Dopo la notifica del provvedimento disciplinare, reagiva insultando l'arbitro. Tale condotta induceva altri soggetti ivi presenti a chiedere l'intervento dei Carabinieri».
  • INIBIZIONE fino al 18/ 4/2025 per SIMONE CRAVERO (POLISPORT CASTAGNOLE) «espulso per aver protestato contro una decisione dell'arbitro rivolgendogli un'espressione ingiuriosa».

LE PAROLE DEL PRESIDENTE

La società Castagnole, in particolare, ha presentato le proprie lamentele in merito ad un fallo di mano di un giocatore del Lenci antecedente la concessione del calcio di rigore. Graziano Bertello, Presidente della società Polisportiva Castagnole, ha così commentato quanto accaduto: «L'arbitro non si è posto nel migliore dei modi fin dall'inizio. Alla fine del primo tempo siamo andati da lui per chiedere spiegazioni su un rigore non concesso in nostro favore per un tocco di mano: questo in un'azione in cui il direttore di gara non stava palesemente guardando quanto stesse succedendo in campo, bensì controllando cosa noi stessimo facendo. Tutto ciò è successo poco prima della rete subita. Protestando in maniera un po' accesa, mio fratello è stato espulso. Subito dopo ci siamo allontanati tutti, io sono poi nuovamente andato da lui per capire cosa fosse successo e chi mandare in panchina come dirigente ma nulla da fare. A quel punto siamo rientrati negli spogliatoi per l'intervallo».

Il proseguo della vicenda narrata ha poi visto l'arrivo sul posto dei carabinieri, nella perplessità della dirigenza. A tal punto prosegue così il Presidente Bertello: «In seguito abbiamo visto arrivare i carabinieri, che sono entrati in campo e ci hanno schedato tutti; tutto ciò mentre la partita andava avanti senza che il direttore di gara sospendesse la partita. I carabinieri hanno poi continuato a controllarci fino al triplice fischio. Finito il match, il direttore di gara è stato continuamente tenuto sotto l'attento sguardo delle forze dell'ordine».

Tornando al Comunicato Ufficiale di ieri, dunque, la società si è voluta esprimere in merito alle durature sanzioni a cui sono stati sottoposti i rispettivi dirigenti espulsi, annunciando un preludio di ricorso: «Siamo stati sanzionati in maniera clamorosa ed ingiusta, non avendo aggredito nessuno. Per altro è stato squalificato in maniera ingiusta il massaggiatore Simone Cravero, dal momento che sono io ad essere stato espulso. Faremo ricorso e abbiamo già sentito la federazione per quantomeno ridurre la squalifica. La cosa che ci dà fastidio è stata l'inutile chiamata delle forze dell'ordine, visto che un'aggressione non c'è assolutamente stata. Su questa storia andremo fino in fondo». 

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