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Ma che gol è!? Segna in rovesciata nell'evento dell'anno e fa impazzire l'Italia

Il sogno Scudetto infranto, una Promozione da vincere e la giocata virale: Cirillo incanta in Kings League

Cirillo Barona

PROMOZIONE BARONA • Alessandro Cirillo

Congelare un'immagine, metterla in un riquadro rettangolare e tenersela stretta nel cuore. Un frame, forse un po' mosso, ma è inevitabile quando sei praticamente sottosopra e stai facendo qualcosa che nessuno ha ancora realizzato. È la magia di uno dei gesti più iconici del calcio, è la magia della rovesciata, è la magia della Kings League. Lì, dove nessuno aveva ancora provato a sfidare le leggi della fisica per far saltare dalla sedia migliaia di spettatori, finché quella palla non è arrivata ad Alessandro Cirillo. Lui che, come tanti altri giocatori dilettanti, è arrivato sul palcoscenico dell'evento dell'anno da perfetto sconosciuto per la grande massa, ma non per la Lombardia, fatta sognare e ora terreno di conquista.

IL SOGNO SCUDETTO INFRANTO, IL SOGNO BARONA VIVISSIMO

Giovedì 9 novembre 2023, è quello il giorno in cui per Cirillo inizia un'avventura indimenticabile: vestire la maglia della Lombardia per rappresentarla al Torneo delle Regioni. La competizione più importante per un calciatore dilettante dall'Eccellenza in giù, quella che vede l'ala classe 2005 entrare nel giro delle selezioni all'ultimo dei tre raduni della Rappresentativa, che da lì in poi non ne fa più a meno.

Prima la vittoria sul Como, poi il pareggio beffa con l'Atalanta (con gol annullato per fuorigioco), i successi su Folgore Caratese e Renate per prendersi la Primavera Cup (con assist in entrambe le sfide), il tris rifilato all'Alcione vice-campione d'Italia e infine l'unica sconfitta con l'Inter, tutte con un comune denominatore: Cirillo c'è sempre. E c'è anche nel momento della verità, ovvero il 7 marzo 2024, quando chiude la lista dei 20 convocati da Matteo Medici per il Torneo delle Regioni in Liguria.

Un'esperienza fatta di grandissime gioie, come la fase a gironi chiusa da primi in classifica a punteggio pieno, con tanto di gol decisivo contro la Calabria nella seconda giornata, e di un enorme dolore: l'eliminazione ai quarti di finale per mano dell'Emilia-Romagna. Una sfida maledetta, indirizzata già in un primo tempo chiuso sotto 3-1, ma riaccesa a metà ripresa proprio da Cirillo, che da subentrato rianima una regione intera prima del triplice fischio, quello che spezza ogni sogno di gloria.

«Ho tanti ricordi dell'esperienza con la Rapp. - riavvolge la pellicola Alessandro, che a proposito di TDR manda un messaggio ai ragazzi che si stanno contendendo una maglia per la Sicilia - A loro dico di crederci fino in fondo perché, come abbiamo visto noi, le partite si possono aprire in qualsiasi momento, e di dare tutto il massimo perché è una grande vetrina, una grande possibilità: bisogna dare il mille per cento».

Un po' come sta facendo la sua Barona, prima in classifica nel Girone E di Promozione anche grazie al suo contributo. In squadra, infatti, solo Mezzina (9 gol) ha segnato più di Cirillo, vice-capocannoniere della capolista a quota 5 insieme a Marcantoni. Reti che valorizzano una stagione fin qui da 765 minuti distribuiti in 17 presenze, per un totale di un timbro ogni 153 giri di lancette, ovvero la settima miglior media realizzativa di tutto il campionato (considerando giocatori con almeno 9 presenze).

ROVESCIANDO L'ITALIA

«Che gol è!? Che gol è!?», detto due volte da Federico Marconi per provare a comprenderlo meglio. Una rovesciata improvvisa, con un piede a fare da perno e l'altro in aria a impattare poco prima del decollo, l'unico modo possibile per colpire subito quel pallone e spedirlo sotto la traversa approfittando del rientro del portiere. Un colpo di genio visto in diretta da migliaia di persone, decine e decine sui social, venendo anche proclamato il più bello della seconda giornata di Kings League Lottomatica.sport, il campionato italiano della competizione che sta rivoluzionando il mondo dello sport e dello spettacolo (clicca qui per saperne di più).

Un palcoscenico mediaticamente ben diverso dalla Promozione, conquistato da Alessandro passando prima da alcuni provini e poi da una selezione svoltasi al Teatro Regio di Torino in stile draft NBA, con la partecipazione di alcune leggende di questo sport: da Piqué, creatore del torneo, a Marchisio, passando per Ciro Ferrara e Luca Toni, fino alla conduzione di Pierluigi Pardo. «Ero tesissimo. - ammette Cirillo - È incredibile pensare a Pardo che mi chiama per nome e salire sul palco in quel teatro con tantissima gente famosa». Tra cui GrenBaud, streamer che lo chiama nei suoi Circus: «Non me l'aspettavo di venire scelto da loro, però è capitato e sono molto felice di essere in questa grande squadra perché so che può arrivare in altissimo».

Uno scenario inimmaginabile per un calciatore dilettante, come l'opportunità di condividere il campo con ex professionisti della Serie A (vedasi Nainggolan e Perotti), e lo spogliatoio con alcuni creatori di contenuti (in veste di presidenti delle squadre) seguiti da fan: «È bellissimo, io poi seguo tutti. Confrontarsi con loro è piacevole, si scoprono nuove cose e giocare con ex calciatori di Serie A penso sia il sogno di chiunque. Quando mai potrebbe succedere? Sono poche le persone che possono avere questa occasione, quindi sono felicissimo».

L'esultanza dopo la magia fatta in Kings League

Un'opportunità da prendere al volo, come quella palla lì, quella che vale l'8-1 sui Caesars e un quadretto da appendere in camera, anche se Cirillo è glaciale nel racconto del gol in rovesciata così come quando indossa gli scarpini: «È semplice quando hai dentro qualcosa. Io esprimo le mie emozioni così, nel calcio, nel rettangolo di gioco e alla fine questo succede quando hai qualcosa da far uscire. Ero felicissimo, senza parole. Mi aspettavo di far gol, perché io me lo sento, però in rovesciata...». In rovesciata è tutt'altra cosa, è un'emozione unica, figurarsi davanti alla decine di migliaia di persone connesse in diretta per seguire la partita. Qualcosa di non quantificabile, ma paradossalmente che si può racchiudere in quel rettangolo fatto con le mani: una foto, un'immagine, un ricordo da mettere nel cassetto, sperando che sia solo l'inizio di un altro sogno da vivere occhi aperti.

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