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Kings League Italia

È un ribaltone folle! Tunnel e poker surreale, cucchiaio su rigore e pallonetto da centrocampo

Sotto di due gol ne fanno 3 stupendi, 8 in totale e parano pure un rigore: spettacolo Zebras in Kings League

Tarasco Zebras

KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT ZEBRAS • Andrea Tarasco

Tunnel spalle alla porta in mezzo a due, finta di corpo sul terzo avversario e destro sotto la traversa: basterebbe questa giocata per accontentare occhi e cuore, ma no, è solo la punta dell'iceberg. Quello scolpito con le proprie mani da Luca Campolunghi, lui che con la squadra sotto di un gol decide di fare il cucchiaio su rigore per pareggiare una partita da vivere con la bomba dell'ossigeno. Uno strumento fondamentale per andare ancora più in profondità e rimanere ammaliati dal penalty parato da Iuliano proprio pochi secondi dopo la rete del 4-4, fino a scoprire il blocco di ghiaccio più freddo di tutti, ovvero il pallonetto dalla sua metacampo di capitan Tarasco. Un'escursione da brividi, per temperature ed emozioni, quelle che la Kings League regala nel secondo successo consecutivo targato Zebras.

FURIA COLOMBO, BERRA SI CONFERMA

Una vittoria e una sconfitta a testa, ma momenti opposti: i Punchers per rialzarsi dai montanti di Picci e degli Underdogs, gli Zebras per provare a infilarne un altro dopo la vittoria da brividi contro i Black Lotus. Una missione tuttavia non semplice, perché l'inizio di partita è tutto dei ragazzi dei PirlasV: Colombo prima costringe Iuliano a due parate, una di mano sul palo e una di piede, in un minuto, poi sblocca la sfida sul rigore conquistato dal portiere Fumagalli, che pochi secondi dopo raddoppia direttamente da calcio di rinvio (3').

Un 2-0 rapidissimo che i Punchers provano a rinforzare con due tentativi di Sala da fuori area, entrambi a lato (5' e 9'), mentre la squadra di Campolunghi si affida alla botta di destro di Serra, parato alla grande da Fumagalli (4'). È l'inizio della sfida personale tra il centrocampista dell'Arcellasco e l'estremo difensore dei blancos, che dopo la respinta sul mancino di Bonzi (10') risponde al destro ravvicinato del classe 2005 e pure al suo tap in (11'). Interventi fondamentali per difendere il doppio vantaggio, ma alla lunga gli Zebras passano grazie all'eroe dell'ultima giornata: Berra, che si avventa su un pallone rimasto in area e riapre il match.

Accorciate le distanze, però, i ragazzi di Campolunghi non riescono a cavalcare l'onda per pareggiare prima del dado (una delle regole particolari della competizione), che sancisce un tre contro tre ad appannaggio dei Punchers. Sì, perché dalla loro parte un giocatore che vale doppio, e forse pure qualcosa di più. Quel Alessandro Colombo che prima si guadagna un rigore saltando l'avversario con uno stupendo aggancio volante, realizzato da Mihaylov (18'), e poi si accentra con un doppio passo chiuso imbucando il mancino nell'angolo basso lontano (20'). Due giocate una più bella dell'altra, intervallate però dal gol che tiene tutto aperto, quello segnato ancora una volta da Berra, bravissimo a far sedere l'ex Sampdoria Sala e a battere il portiere avversario (19').

SCOSSA EMOTIVA CAMPOLUNGHI-IULIANO, BERRA INGIOCABILE

Una giocata quella dell'ex Sedriano che mantiene i biancorossi a -2 dai Punchers, questa volta sì, messi all'angolo a inizio ripresa. Con il passare dei minuti sono infatti gli Zebras a prendere campo, sfiorando il 4-3 con il destro fuori misura di Tarasco su assist di Serra (23') e trovandolo poco dopo proprio con il numero 7, che da posizione defilata beffa Fumagalli (24'). È il gol che potrebbe cambiare la partita, e Luca Campolunghi lo sa. Sì perché il numero 1 delle zebre decide di prendersi subito la responsabilità del rigore presidenziale, realizzato nella maniera più glaciale di tutte: cucchiaio e 4-4 (24').

È la mossa giusta, perché la partita torna in equilibrio e la palla che scotta passa nelle mani dei Punchers, che commettono forse l'errore di provare subito a rispondere con il proprio rigore presidenziale. Dopo la giocatona di Campolunghi, infatti, Gnabri ha il peso non indifferente di dimostrarsi quantomeno all'altezza del suo avversario, ma l'epilogo è già scritto: tiro incrociato, paratona di Iuliano e pareggio congelato (24'). Tirato un grosso sospiro sul piattone a lato di Barbieri, servito da Kalaja (25'), gli Zebras sfruttano l'onda emotiva del doppio penalty sciogliendosi definitivamente. Serra apre per Villa, che di mancino al volo conclude in fallo laterale da posizione difficile (28'), mentre poco dopo Maggioni di testa fa una bellissima sponda sempre per il centrocampista dell'Arcellasco, che apparecchia per il destro di Berra, sparato però sopra la traversa dal cuore dell'area di rigore (29').

La sbavatura che può costare la partita, perché poco dopo Colombo semina il panico e apre per Kalaja, ma nel film a tinte biancorosse si aggiunge anche la Dea bendata, che fa sbattere lo scavetto del numero 78 sul palo (30'). È il segnale che per i Punchers non è giornata, e che l'incredibile ribaltone dei ragazzi di Campolunghi è dietro l'angolo, anche se il passo decisivo per raggiungerlo è qualcosa di assurdo. Quello che solo un giocatore fuori categoria può fare, quello che negli Zebras corrisponde a Lorenzo Berra, autore prima di un tunnel spalle alla porta in mezzo a due avversari, poi di un altro dribbling di corpo in un fazzoletto e infine di un esterno destro sotto la traversa (32').

Una di quelle giocate da vedere e rivedere in loop nei reel di Instagram, forse la più bella di queste prime tre giornate, di sicuro quella di quelle che permette alle zebre di passare per la prima volta in vantaggio, dilagando poi nel finale. Attivata la carta del gol doppio da entrambe le squadre, infatti, è sempre quella di Campolunghi a rendersi più pericolosa. Divorato il colpo del ko in contropiede, al 37' ci pensa ancora una volta Berra a raddoppiare il vantaggio con un destro rasoterra da fuori arera che vuol dire poker personale. La ciliegina sulla torta, però, la mette l'ultimo grande simbolo della squadra, ovvero capitan Tarasco, che anticipa l'attaccante e dalla sua metacampo sorprendere il portiere avversario con uno scavetto semplicemente perfetto (40'). 

È la magia del definitivo 8-4, è la consacrazione di una partita disputata in costante crescita, la stessa vissuta dagli Zebras in questo avvio di Kings League Lottomatica.sport. Sponda Punchers, gli spunti di Colombo non bastano per riaccendere un secondo tempo dove il rigore sbagliato da Gnabri e il palo di Kalaja sicuramente pesano, al pari però di una ripresa non all'altezza della buona prima frazione di gioco.

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