Eccellenza
27 Febbraio 2025
RAPPRESENTATIVA UNDER 19 • Filippo Renner
Un campionato vinto, una semifinale regionale raggiunta e uno Scudetto conquistato, il tutto a soli 16 anni. Qualcosa fuori da ogni logica, soprattutto se è solo l'incipit di una storia che vede aggiungersi costantemente un nuovo capitolo. Sì perché all'elenco bisognerebbe sommare un altro campionato finora da terzo posto in classifica da neopromossi, ma soprattutto un'altra pennellata tricolore: la chiamata della Nazionale. Quella della Rappresentativa Dilettanti, quella che non poteva fare a meno di Filippo Renner, lui che neanche maggiorenne sta realizzando un sogno dopo l'altro viaggiando più velocemente del tempo.
Sì, perché il curriculum di Filippo è già ricco di cose fuori dal normale. A partire da quei 9 gol segnati nella stagione 22/23, da terzino, di cui 2 in 8 presenze con l'Under 17 Élite, da sotto età. In anticipo su tutti, come sugli attaccanti avversari, in anticipo addirittura sul tempo, perché bruciare le tappe è sempre stata la sua prerogativa. È così che il 14 gennaio 2024 arriva l'esordio in prima squadra a 16 anni, e non proprio con una maglia qualsiasi, ma con quella della capolista.
«Tutto da Rho» sarebbe un altro possibile acronimo, d'altronde il nome di Renner è legato a doppio filo con quello della Rhodense. È con i colori orange infatti che il classe 2007 fa il suo ingresso nel mondo dei grandi passando dalla porta della Promozione, dove non si limita a chiudere l'anno con i classici scampoli di partita. La settimana successiva è già tempo per la prima gara da titolare, la prima di altre cinque in cui arrivano quattro vittorie e un pareggio per la formazione di Leonardo De Lillo, che anche grazie alle sue cavalcate da quinto di centrocampo a sinistra consolida sempre più il primo posto in classifica.
Una medaglia d'oro da appendere al collo il 20 marzo 2024, quando la regina indiscussa del Girone F schianta 4-0 il Landriano e festeggia la promozione in Eccellenza con quattro giornate d'anticipo. Il primo trofeo da piazzare in bacheca a casa Renner, anche se pochi giorni dopo bisogna far spazio per qualcosa di ancora più grande. A fine mese è infatti tempo di cambiare casacca, indossare quella della Rappresentativa per giocare il Torneo delle Regioni e scrivere il proprio nome nella storia d'Italia. Come? Vincendo lo Scudetto, a 16 anni e scuotendo la squadra con un importantissimo ingresso nella finale contro la Campania.
Capitolo chiuso? Non ancora, perché al rientro in Lombardia c'è una stagione da portare a termine, l'ennesima da fuori categoria. Aprile vuol dire ultime giornate di Under 17 Élite, quarto posto e playoff per il titolo regionale, dove Filippo trova il 12esimo gol stagionale e trascina la squadra fino alla semifinale. Lì, dove, dopo aver vinto 3-2 all'andata, il sogno svanisce nella tana di un Alcione prima vincitore del campionato, poi del titolo regionale e infine arrivato nella Top 6 d'Italia.
Uno squadrone, lo stesso di cui Renner fa parte quest'anno. L'ultima sconfitta nell'infrasettimanale con l'Ispra non condiziona infatti l'assurda stagione della sua Rhodense, terza in campionato da neopromossa in Eccellenza. Eccellenza, sì, perché la skill di Filippo è sempre quella: andare più veloce del tempo. E quindi no, niente Under 19, ma conferma direttamente in prima squadra, con cui sta continuando a impressionare. Lo dicono quei glaciali numeri, tuttavia inequivocabili: 1152 minuti in 20 presenze, che ne fanno il 12esimo giocatore più utilizzato da Roberto Gatti e il terzo classe 2007 più impiegato di tutta la categoria (meno solo di Jacopo Torre, in lotta nella zona playout con il suo Casteggio, e di Riccardo Crotti, terzino di una Manara penultima nel Girone B). A questi, poi, vanno aggiunti quei gol che non sono mai mancati, fin qui ben tre: il primo all'esordio assoluto in Coppa Lombardia contro la Tritium, gli altri due in campionato contro Lentatese e Cinisello, entrambi per sbloccare la partita, entrambi segnati prima degli altri.
Il terzo e ultimo acronimo, in voga dall'anno scorso, da aggiornare in questa stagione con una parola in più: Nazionale. Quella che ha messo gli occhi sul difensore milanese ormai da qualche settimana, prima convocandolo nel raduno di selezione dell'area nord e poi chiamandolo al primo raduno nazionale di Formia, conquistato da soli altri 32 ragazzi in tutta Italia (due dei quali i lombardi Hamza Kabori della Manara e Giacomo Giuliani, suo avversario all'Ispra).
Roba per pochissimi, come sempre quando si parla di Renner, che quest'anno sta vivendo un cambiamento dal punto di vista tattico con il passaggio in veste di mezzala sinistra. Lì, dove oltre a Gatti lo sta impiegando anche Matteo Medici, selezionatore della Rappresentativa Regionale Under 19, di cui è sempre il più giovane convocato. O meglio, verrebbe da dire in rosa, ma il percorso verso il TDR 2025 non è ancora finito, anche se la testa viaggia ovviamente verso la Sicilia. «Sono contento di come sta andando, secondo me possiamo vivere delle belle emozioni. - racconta il neocentrocampista dopo l'ultima vittoria in amichevole contro i campioni d'Italia dell'Alcione - Abbiamo fatto una grande prestazione, ovviamente abbiamo un obiettivo che non andrebbe neanche detto: andare in Sicilia e andare a vincere».
Anche perché il ragazzo del paradosso sa come si fa: il più giovane della squadra, l'unico ad aver già vinto lo Scudetto. «Com'è? È giusto un anno di differenza, non si sente molto, anzi, quasi non si sente. Ai miei compagni cerco di portare la carica e l'esperienza della scorsa stagione, come affrontare le partite, anche dando loro qualche consiglio in campo». D'altronde, sempre meglio fidarsi di chi è in anticipo su tutto, anche sul tempo.