Promozione
02 Marzo 2025
Lissone, Promozione: la doppietta di Salvatore Catta
Ivan Iotti si aspettava una reazione forte dal suo Lissone che, solo una settimana fa, tornava a casa senza vittoria e con le ossa rotte dalla Speranza Agrate. Sette giorni dopo, la situazione si è capovolta. Il palcoscenico è lo stesso, il sintetico di Biassono. Cambiano gli interpreti: i biancoblù ospitano il Lesmo, quarta forza del girone. Un altro scontro diretto. Questa volta, però, l'esito è ben diverso. Al termine di 90 minuti intensi, i padroni di casa incamerano i tre punti con un perentorio 4-1. Non mancano, anche in questo caso, gli episodi da moviola. I nerazzurri, infatti, chiudono in nove: le espulsioni di Galbiati e Irali scatenano le proteste ospiti.
I ritmi dell'incontro sono fin da subito gradevoli, in linea con le attese della vigilia. Non poteva essere altrimenti: al Comunale di Biassono ci si gioca una gran fetta di postseason. Definire una volta per tutte le proprie ambizioni di altissima classifica è la missione che accomuna il Lissone di Ivan Iotti e il Lesmo di Agostino Mastrolonardo: divise da due punti in classifica, unite dalla volontà di conquistarne tre nello scontro diretto tanto atteso dagli appassionati. Chi cede il passo rischia di cadere nell'equilibrio instabile di una corsa al podio che coinvolge anche Seregno e Speranza Agrate, due realtà in continua ascesa e che difficilmente non capitalizzano le proprie chance. Vietato sbagliare, vietato perdere ulteriore terreno dal Vis Nova, in fuga verso l'Eccellenza.
I padroni di casa lo sanno, e fanno del verbo "vincere" un monito lungo 45 minuti (poi 90, ma questa è un'altra storia). Sono i biancoblù infatti a condurre le operazioni, con organizzazione e fluidità, pur mostrando i soliti limiti nella tenuta del campo. Lacuna che gli ospiti, per quanto ben disposti, propositivi e centrati nell'approccio, non riescono a sfruttare. I ragazzi di Mastrolonardo lasciano il pallino del gioco agli avversari, stringono le linee e, parallelamente, esplorano la traccia verticale, creando la prima chance della gara al minuto 7. Cattaneo sradica il pallone dai piedi di Gorla, subentrato all'infortunato Eguelfi, e crossa sulla testa di Lolli, che non infila Venturelli da due passi. Il preludio di un primo tempo a tinte nerazzurre? Negativo: Cavalcante non dà il suo assenso. E, al minuto 17, rompe (metaforicamente) gli indugi. Il centrocampista classe '94 prende palla e iniziativa, si incunea nella sfilacciata diga lesmese e serve bomber Catta, che se la sposta sul destro e spara la 18esima cartuccia del suo devastante campionato.
La partita è intensa e le squadre lottano ad armi pari. Pur arrivando con continuità negli ultimi venti metri, però, nessuna prevale sull'altra per cinismo e freddezza. Soprattutto il Lissone, che con applicazione e propensione offensiva avrebbe le opportunità per allargare il passivo. I padroni di casa combinano e producono con molta più convinzione, vero, ma faticano a concludere. Il Lesmo, allo scoccare del 41', pareggia i conti sfruttando la prima, vera palla gol nitida dei suoi 45 minuti. Guida Lolli, che sbraccia sulla sinistra e scocca la freccia che finisce delicatamente sul petto di Codianni, lesto ma indisturbato nell'appoggiare in porta la sfera.
Ad azione, come si sa, corrisponde reazione. Presto detto, perché i biancoblù assorbono il colpo e si rigettano in avanti. Come? Con la forza delle idee e con il coraggio di proporle. Minuto 45: Nova scambia con Cesana, che premia la discesa sulla destra di Schiavina. Il terzino la mette in mezzo e pesca Fossati, che deve solo metterci il piede. Il Lissone torna avanti sul calare della prima frazione, ma non è mai domo e, nel recupero, alza ulteriormente i giri del motore. Mantenendone costante la prestanza e la consistenza fino alla fine. Ma questa, come detto sopra, è un'altra storia.
Pronti, via e il Lissone, smaltito il tè caldo, riprende lettera per lettera il discorso imbastito nella prima metà dell'incontro. Non passano neanche cinque minuti che Fossati spreca, a centimetri da Ruta, l'occasione del potenziale 3-1. Il classe 2005, servito ottimamente da Schiavina, non riesce ad agganciare la sfera, che contestualmente termina sui piedi di Prato: il numero 10 aggiusta la mira e calcia dal limite dell'area, trovando la bella opposizione dell'estremo difensore lesmese. Poco dopo, una pennellata perfetta di Cavalcante trova la testa di Nova: anche in questo caso, il difensore biancoblù non concretizza da pochi passi.
Prosegue dunque il monologo offensivo dei padroni di casa, ulteriormente facilitato dalla sorte. Il turning point della sfida arriva, infatti, al minuto 57: un contrasto apparentemente come gli altri tra Cavalcante e Galbiati provoca l'espulsione di quest'ultimo, tra le proteste degli ospiti. Un episodio chiave che indirizza l'inerzia del match completamente sul fronte lissonese, mai più perforato né tantomeno disturbato fino al triplice fischio. I ragazzi di Mastrolonardo si opacizzano, perdendo progressivamente iniziativa e tatticismo. Nella confusione, si insedia Cesana, che ha sogni più arroganti. Sbaglia a tu per tu con Ruta, serve un bacio Perugina sul piattone di Fossati (che spreca), si vede annullare un assist per Catta, pizzicato in posizione di fuorigioco.
Ma, alla fine dei conti, ha ragione lui. Perché, all'84', sigla la rete che acuisce il gap, sfruttando il preciso suggerimento di Loew per coronare un'ottima prestazione con il fine ultimo di questo sport. Gioco, partita, incontro? Non ancora: a Catta l'ultima parola. Corre, sbraccia e lotta fino all'ultima goccia di sudore: la ricompensa non può che essere il gol del definitivo 4-1. Il tutto si sviluppa in attimi concitati: l'espulsione di Irali accentua disagi e frustrazione in casa Lesmo. Imperativo voltare pagina e scongiurare strascichi. Anche perché questa versione terribilmente solida a centrocampo ed estremamente efficace davanti del Lissone è difficile da riacciuffare.
LISSONE-FC LESMO 4-1
RETI (1-0, 1-1, 4-1): 17' Catta (L), 41' Codianni (F), 45' Fossati (L), 39' st Cesana (L), 46' st Catta (L).
LISSONE (4-2-3-1): Venturelli 7, Schiavina 7.5, Eguelfi sv (3' Gorla 6, 1' st Pozzoli 7), Urso 7 (35' st Calderoni sv), Loew 7.5, Nova 7, Cesana 8 (40' st Andrei sv), Cavalcante 7.5, Catta 8.5, Prato 7.5, Fossati 8 (38' st Pollutri sv). A disp. Trabattoni, Holloway, Bucci, Martini. All. Iotti 8.
FC LESMO (4-3-3): Ruta 6.5, Cattaneo 6 (1' st Mercatanti 6), Cereda 7 (19' st Valtulina 6), Tremolada 6, Caggia 6, Maino 7, Fumagalli 7 (33' st Motta sv), Galbiati 7, Lolli 6 (46' st Serra Groppelli sv), Codianni 7 (46' st Pasina sv), Irali 6. A disp. Galimberti, Negri. All. Mastrolonardo 6.5.
ARBITRO: Bozzoni di Cinisello Balsamo 5.5.
ASSISTENTI: Cappello di Lecco e Baracchi di Bergamo.
ESPULSI: 12' st Galbiati (F), 45' st Irali (F).
AMMONITI: Loew (L), Gorla (L), Ruta (F), Tremolada (F), Irali (F), Irali (F).
LISSONE
Venturelli 7 Nel complesso, il Lesmo non calcia mai nello specchio della porta. Compie solo interventi di routine. Ordinaria amministrazione.
Schiavina 7.5 Le sue discese sulla destra sono la chiave di volta dell'incontro, perché il Lissone cerca spesso questa soluzione e la sfrutta a proprio vantaggio.
Eguelfi sv La sua partita finisce dopo soli tre minuti a causa di uno scontro di gioco.
3' Gorla 6 Conduce un primo tempo solido, fatto di sporadiche iniziative offensive. Fatica dietro, ma anche lui è sfortunato. Iotti è costretto a cambiarlo a inizio ripresa.
1' st Pozzoli 7 Secondo tempo di relativa tranquillità, dove non è mai impegnato dalle sortite avversarie.
Urso 7 Inizialmente fatica a tenere il passo, poi cresce insieme a tutta la linea di difesa. Partita di attenzione.
Loew 7.5 Mette ordine in mezzo al campo, commettendo davvero poche sbavature. Corre, assiste e fa girare la sfera: promosso a pieni voti.
Nova 7 Una volta prese le misure sbaglia poco o nulla. Avrebbe anche l'occasione di segnare, ma non centra la porta su pennellata di Cavalcante.
Cesana 8 Si dice che i difensori del Lesmo abbiano dovuto fare scorte di Maalox dopo averlo affrontato. Spazia sul fronte offensivo, è imprevedibile, a tratti inarrestabile. Sa sempre cosa fare e come farlo. Pulitissimo tecnicamente, veloce nello stretto, rapido nel pensiero. Il migliore insieme a Catta.
Cavalcante 7.5 Da una sua iniziativa nasce il gol del vantaggio lissonese. Applicato, sul pezzo, propositivo: il Lissone, oggi, ha vinto soprattutto in mezzo al campo.
Catta 8.5 Cosa dire quando 19 gol in campionato dicono già tutto? Niente: non resta che godersi le prestazioni di un giocatore affamato.
Prato 7.5 Sempre prezioso nelle due fasi, duttile e puntuale. Cerca anche fortuna, ma non la trova. Corsa e sostanza, due regole che fanno un vademecum di garanzie.
Fossati 8 Soprattutto nel primo tempo si fa apprezzare per le movenze e per l'iniziativa. Lavora bene spalle alla porta ed è bravo a sfruttare una delle poche occasioni che gli capitano. Nella ripresa, invece, spreca parecchio, ma la prova rimane di altissimo livello.
All. Iotti 8 Il Lissone si conferma forte nelle individualità, ma oggi più che mai è stata squadra. Reagisce subito alla sconfitta contro l'Agrate e lo fa alla sua maniera: con l'offesa continua, con i gol, con l'idea. E anche con i rispettivi limiti: approccio, tenuta difensiva e lucidità in copertina.
LESMO
Ruta 6.5 Compie due buoni interventi. Per il resto, può fare poco sui gol.
Cattaneo 6 Qualche discesa a inizio match, poi un complessivo calo di prestazione. Mastrolonardo lo rimpiazza a fine primo tempo.
1' st Mercatanti 6 Non si fa mai notare. C'è da dire che entra nel momento sbagliato.
Cereda 7 Rognoso, è fin da subito aggressivo. Soffre Fossati ma per lunghi tratti riesce a contenerlo.
19' st Valtulina 6 Cerca di limitare i danni, ma non lascia tracce.
Tremolada 6 Tocca pochi palloni ed è ben contenuto dal centrocampo lissonese.
Caggia 7 Soffre nel primo tempo, cresce nella ripresa per cattiveria e puntualità nei contrasti.
Maino 6 Non commette particolari sbavature ma soffre tremendamente le incursioni del Lissone. Il passivo parla chiaro.
Fumagalli 7 Il migliore dei suoi per iniziativa. Ha un'ottima tecnica che non riesce ad emergere in tutta la sua pienezza. Viene ben contenuto negli ultimi metri.
Galbiati 7 Fino all'espulsione è tra i più coinvolti dei suoi nella costruzione del gioco. Tocca palloni, esplora la verticale, si muove e si sbatte. Il rosso non gli rende giustizia.
Lolli 6 Sbaglia un gol già fatto, soprattutto se si considerano le medie a cui viaggia. Non si discute l'impegno, ma è mancato dove di solito non manca mai. Bene l'assist.
Codianni 7 Così come Galbiati, è cercato spesso dai compagni. Si muove bene, con i tempi giusti e non dà punti di riferimento. Difatti sfugge alla difesa lissonese in occasione del momentaneo 1-1 da lui stesso siglato.
Irali 6 Impalpabile davanti, si fa apprezzare in fase di ripiego. La fine è però ingloriosa, con il cartellino rosso estratto dal direttore di gara.
All. Mastrolonardo 6.5 Fino all'espulsione di Galbiati il suo Lesmo soffre ma tiene botta ad un Lissone nel complesso più forte e attrezzato. C'è da andare fieri, perché la squadra lotta con onore contro tutto e tutti. Anche contro la sorte avversa.
ARBITRO
Bozzoni di Cinisello 5.5 Fischia poco o nulla nei primi 45 minuti, scatena le proteste della sponda lesmese con le espulsioni di Galbiati e Irali. Una partita a due facce che ne risalta la compostezza prima e la frettolosità poi.
«Con la Speranza Agrate abbiamo dominato, e non ci hanno dato tre rigori e ci ha annullato due gol in fuorigioco. Oggi il Lesmo parlerà degli episodi, ma quando si prendono quattro gol non c'è tanto da dire. Sono contento della fase difensiva, mi complimento con Nova e Urso. Schiavina è una certezza, peccato per Eguelfi. Veniamo da una settimana in cui sette giocatori non si sono allenati per l'influenza, martedì non ci siamo allenati. Abbiamo creato tantissime occasioni, ma anche senza averle concretizzate non ho nulla da rimproverare: è il mio calcio», dice Iotti.
«Abbiamo affrontato un'ottima squadra, ma soprattutto nel primo tempo abbiamo retto benissimo il confronto. Poi mi permetto di dire che è la seconda volta che ci mandano una terna discutibile. Assisto per l'ennesima volta a scelte imbarazzanti, come contro il Rovagnate. Probabilmente non contiamo molto in federazione, poi tanto rispetto per il Lissone perché quando perdi 4-1 non è che puoi discutere. La partita era apertissima, ho cambiato modulo nella ripresa per essere più offensivi. L'arbitro ha detto di aver visto un calcio di Galbiati nei confronti di Cavalcante. Anche l'ultima espulsione, con doppia ammonizione, parlando di fallo da ultimo uomo, è fuori da ogni logica. Premio l'orgoglio dei miei ragazzi: stiamo facendo un miracolo sportivo, non ci daremo per vinti. Abbiamo da regalare qualcosa di positivo a un nostro giocatore che sta vivendo una situazione particolare, e quindi onestamente continueremo, cercando di essere più propositivi possibile. Speriamo nelle scelte di qualche arbitro capace, non voglio che sia per il Lesmo, solo che sia capace», dice Mastrolonardo.