Seconda Categoria
09 Marzo 2025
Resistenza Granata come la Fulvius. Accade nella Seconda Categoria piemontese, dove la squadra di Fancellu ha abbandonato il campo da gioco durante il secondo minuto di recupero della ripresa nella sfida contro la Sisport. Il motivo, stando a quanto riportato dalla società, si rifà ad un insulto discriminatorio rivolto nei confronti dell'attaccante Arouna Ya Aziz Diallo.
Luca Fancellu, tecnico della Resistenza Granata, racconta quanto successo: «È sempre stata una partita corretta, finché il nostro giocatore non si è fatto male all'occhio in un contrasto con un avversario. In seguito c'è stata qualche diatriba, ma il caos vero e proprio è scoppiato dopo un brutto fallo del nostro attaccante su uno di loro. A quel punto uno dei miei giocatori ha sentito l'espressione "Negro di merda" e il nostro capitano ha deciso di comune accordo con i compagni di ritirare la squadra dal campo. Loro hanno provato a convincerci a rimanere ma noi abbiamo voluto dare un segnale forte. L'arbitro non ha sentito assolutamente nulla e non ha potuto fare altro che prendere atto della nostra volontà di abbandonare la partita. Non giustifichiamo questi fatti, i dirigenti della Sisport si sono scusati di quanto accaduto in campo».
Visualizza questo post su Instagram
Marco Dell'Aera, capitano e tecnico della Sisport, smentisce invece la versione di Resistenza Granata: «Stavamo vincendo con un uomo meno e, ad un certo punto, loro si sono aggrappati su un'espressione mai pronunciata da noi. L'arbitro non ha sentito nulla, a dimostrazione del fatto che non c'è stato alcun insulto razzista nei confronti del giocatore. Noi non vedevamo alcun motivo di far casino visto che eravamo in vantaggio. Anzi, noi siamo stati minacciati più volte durante la partita».
Il dirigente Silvio Aleati aggiunge dettagli su quanto accaduto in campo: «Io non voglio attribuire alcuna responsabilità all'arbitro ma non è stato in grado di tenere la partita, non aveva il polso. Nel secondo dei cinque minuti di recupero c'è stato un loro brutto fallo, da lì è partito il casino in cui sono volate parole grosse. Io non ho sentito l'insulto razzista, così come l'arbitro. Uno dei nostri giocatori in panchina si è arrabbiato per l'espressione "figlio di puttana" nei suoi confronti. Il loro capitano ha poi deciso di ritirare la squadra e, a quel punto, l'arbitro l'ha sospesa a tre minuti dalla fine. In seguito io ho poi cercato di calmare i ragazzi di Resistenza Granata e ho chiesto scusa al ragazzo coinvolto dagli insulti razzisti, nel caso ci fossero stati. Lui le ha accettate. I ragazzi con me si sono comportati in modo corretto».
Ora non rimane che aspettare la decisione del Giudice Sportivo ma ci sarà, a meno di sorprese, lo stesso verdetto pronunciato per Fortitudo e Fulvius: la sconfitta a tavolino per Resistenza Granata, o quantomeno l'omologazione del risultato, ossia il 3-1 a favore della Sisport.