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Kings League Italia

È tutto vero! Luca Toni torna in campo, segna su rigore e guida una rimonta Mondiale

FC Zeta da non credere: prima il gol del campione del mondo, poi vittoria agli shootout per prendersi il podio

Toni Zeta

KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT FC ZETA • Luca Toni

8 maggio 2016: l'ultima partita di uno degli attaccanti italiani più forti della sua generazione, l'ultima partita di un campione del Mondo e, inevitabilmente, l'ultimo gol di chi in carriera ne ha fatti più di 300. 301 per l'esattezza, dove quell'uno è proprio lui: un cucchiaio su rigore nell'ultima partita da giocatore. Non uno qualunque, ma uno che in Germania è ancora ricordato proprio come il «Numero 1»: Luca Toni. Lui che dopo aver segnato, vinto e fatto sognare ovunque, quasi 9 anni dopo si ritrova ancora lì, sul dischetto, e l'esito non cambia: destro a incrociare e gol. È la magia della Kings League, quella competizione in cui l'ex Bayern Monaco da presidente dell'FC Zeta di Cristian Brocchi segna il gol del 4-4 mandando la squadra agli shootout, dove il resto è storia: seconda vittoria di fila, secondo posto in classifica e Mondiale per Club messo nel mirino. D'altronde, in presidenza c'è chi è abituato a conquistare il pianeta.

COLOMBO INARRESTABILE, GUARDIA PUNCHERS

Continuità, l'ingrediente fondamentale per puntare in alto. Lo sanno gli Zeta, reduci dalla più grande vittoria fin qui di tutta la Kings League Italia dopo la sconfitta con i TRM, lo sanno i Punchers, che proprio dopo aver battuto Caputo e compagni agli shootout cercano il primo successo nei tempi regolamentari per agganciare i rossoneri di Perrotti in classifica. Una graduatoria che offre agli Zeta di Brocchi l'opportunità di prendersi il secondo posto, però la scalata si fa impervia.

Sì, perché nel bellissimo duello iniziale tra numeri 10 (una delle regole particolari della competizione) il solito Colombo anticipa Perrotti e calcia fuori una volta, ma non la seconda e neanche la terza: prima l'ala della Fucina scatta da sinistra verso il centro per scaricare un siluro di destro all'incrocio (1'), poi in contropiede sul muro di Nava salta Buono e fa 2-0 (2'). Subito sotto di due reti, però, la squadra di ZW Jackson reagisce alla grande. Perrotti al 3' insiste sulla sinistra e sfonda il primo palo riaprendo i giochi (3'), poi colpisce una clamorosa traversa a giro dal vertice opposto (4').

È l'inizio di un'ottima fase targata Zeta, pericolosi soprattutto sulla catena di sinistra. Lì, dove Bernardi viene chiuso solo dall'uscita di Fumagalli (4'), Maddalena si vede respingere un destro in area dal numero 30 e ancora Bernardi colpisce il palo di testa (8'). Il brivido principale di un primo tempo in cui Fumagalli deve risponde alle botta da fuori di Perrotti (10') e Maddalena (12'), mentre Bernardi calcia a lato con il mancino sul recupero alto di Sansone (11'). I Punchers, da bravi pugili, incassano nel proprio angolo, aspettano il momento giusto e appena vedono il pertugio piazzano il colpo, e a scatenarlo è sempre lui: Alessandro Colombo.

Nel due contro due deciso dal dado, infatti, il numero 10 punta Perrotti, va sul mancino con un doppio passo e incrocia il 3-1 (19'). Preso il tris, gli Zeta nell'ultimo minuto cercano di accorciare il gap affidandosi al loro MVP, che di mancino chiama a due interventi un attento Fumagalli (20'), bravo a difendere il risultato fino alla fine.

LUCA TONI È ANCORA IL NUMERO 1

Sulla scia di un buon primo tempo, i rossoneri di Brocchi trovano finalmente l'elemento mancante: il gol. Quello che Montagna trova con la deviazione di Nava su un tiro da fuori (22'), lo stesso, però, a cui i Punchers rispondono giocandosi subito il rigore presidenziale, eseguito in cucchiaio da Gnabri indossando la maglia di Mastour (stella degli Zeta fin qui assente in Kings). Un doppio colpo basso che non distrae i rossoneri, bravissimi ad accorciare subito il gap: Gulin fa una magia in mezzo a due, Montagna viene murato, Bernardi invece spedisce la palla sotto l'incrocio e fa 3-4.

È la rete che permette agli Zeta di rimettersi presto alla ricerca del pareggio, affidata proprio a un ispirato Bernardi, che di mancino calcia di poco a lato (25') e di testa riesce solo a spizzare un cross dalla sinistra (28'). In totale controllo del possesso, ai rossoneri continua però a mancare il tocco vincente, anche nei due minuti di superiorità numerica per il giallo di Kalaja. 120 secondi in cui la squadra di ZW Jackson si gioca la carta del gol doppio per provare addirittura a ribaltarla, mentre i Punchers sfruttano il joker per calciare un rigore, che però Buono para a Colombo (29').

Il turning point emotivo della partita? No, perché l'assalto Zeta continua, ma la dea bendata sembra voltare le spalle ai rossoneri. Se il mancino di Montagna finisce a lato (31'), il tiro del solito Bernardi viene incredibilmente salvato sulla linea da Shabableh (32'). È il segnale che a Perrotti e compagni serve veramente qualcosa di più, il colpo del campione, quello che arriva direttamente dalla dirigenza. Sì, perché al fianco di ZW Jackson alla presidenza della squadra c'è un certo Luca Toni, lui che al 35' torna in campo, calcia il suo primo rigore presidenziale, spiazza il portiere, pareggia la partita e festeggia con la sua celebre esultanza.

Un momento storico, che vuol dire 4-4 e ultimi due minuti della ripresa da giocare con la regola del golden gol. Una rete cercata più dagli Zeta, in possesso del match dall'inizio alla fine, ma a cui manca il guizzo per scardinare l'ottima guardia dei Punchers. Al termine dei 40 minuti regolamentari si va così agli shootout, dove il calcio premia chi ha condotto tutto il match: Colombo e Mihaylov sbagliano, Perrotti e Kanis no, poi Buono para di piede su Stemmi, spianando la strada al gol vittoria di Gulin. Un successo che consegna due punti e non tre essendo arrivato agli shootout, ma che permette lo stesso di tenere un passo da podio. Sponda Punchers, invece, arriva comunque un punto dalla sconfitta che evita di perdere troppo terreno dal centro classifica.

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