Under 19 Élite
12 Marzo 2025
UNDER 19 ÉLITE CG BRESSO • Matteo Spina
Come un bambino nella sua cameretta che ascolta la storia della buonanotte e si addormenta prima del lieto fine perché il mondo dei sogni lo sta chiamando. Lo si può immaginare così il CG Bresso di Luca Viola, immerso in una favola mai così bella, senza sapere ancora quale sia il suo finale. Intanto, però, la coperta è stretta tra le mani e il sorriso è stampato sul volto. Sì, perché i neroverdi sono primi in classifica da neopromossi, per la prima volta in tutta la stagione. Un anno che, a prescindere dall'ultima pagina del suo libro, non potrà essere dimenticato, ma che nel frattempo assume le sembianze di un'impresa leggendaria. Come quella dei rivali coinquilini, un Bresso capace da ultimo in classifica di battere la capolista segnando addirittura 6 gol. Roba da raccontare? Per forza.
No, Matteo Spina non poteva scegliere giorno migliore per segnare il suo primo gol in stagione: punizione di Lanzone, conclusione in caduta sul secondo palo e vittoria in casa della Leon. È l'8 marzo 2025, è il giorno in cui il Circolo Giovanile Bresso è primo in classifica, l'apice fin qui di una stagione indimenticabile per i neroverdi, che con la prima vittoria per 1-0 del loro campionato registrano il terzo successo consecutivo e superano la Lentatese in vetta, sfruttando al massimo l'assist arrivato dai rivali del Bresso.
Loro che nella casa condivisa con i neroverdi vincono una delle partite più incredibili della stagione. Se infatti il primo tempo si chiude con il solo timbro di Mazzeo, nella ripresa succede qualsiasi cosa. Cotugno la riprende subito, Signorelli al 10' fa 2-1, Vianello entra della panchina e serve il tris intorno alla mezzora, poi è caos con 5 gol segnati in 11 minuti: Montoncelli rimette la Lentatese in carreggiata, Mazzeo fa doppietta e 4-2, Cotugno lo imita, ma il bomber del Bresso non ci sta, firma la tripletta e spiana la strada per il 6-3 di Vianello.
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Riassumendo? L'ultima in classifica batte la prima 6-3 e torna a vincere dopo tre mesi. Un risultato senza spiegazione logica, talmente paradossale da cambiare tutto in vetta e niente lì in fondo. Sì, perché se la Lentatese perde la vetta, il Bresso resta comunque a -7 dai playout a causa del contemporaneo successo del Real Milano, anche se questo non toglie nulla all'incredibile successo dei milanesi, che evitando un pesante -10 e si confermano pronti a dare l'anima per provare il miracolo salvezza. Lassù, invece, Vittorio Londei è chiaro dopo la partita, che sarebbe iniziata in ritardo per mancanza delle divise dei padroni di casa: «Sono molto arrabbiato e deluso. Settimana scorsa abbiamo avuto una grande reazione con l'Ardisci, ma oggi abbiamo fatto una figura pessima. Dobbiamo farci un bel bagno di umiltà e tornare a pedalare. Non è così che si vince un campionato, bisogna fare qualcosa in più e io stesso mi prendo le mie responsabilità su alcune scelte. Loro, per quello che ho visto, mi fa strano siano ultimi, noi se non riusciamo a indirizzare le partite andiamo in difficoltà. Siamo tutti sotto tono, c'è chi sta tirando la carretta da tanto e non abbiamo molte alternative, ma non possiamo far fare queste figure alla società, non se lo merita».
Anche in una giornata così storta, però, in casa Lentatese arriva una buona notizia: il pareggio della Vis Nova, che resta così terza a -1 dai rossoblù. Merito, o colpa, a seconda dei punti di vista, del Castello Cantù, che a dieci minuti dalla fine recupera con Clemente il rigore di Radice sbagliando il proprio (parato da Scano), ma sistemandolo sul tap in. Un punto in rimonta che certifica lo straordinario periodo di forma dei comaschi di Stefano Terzo (scesi in campo con big del calibro di Campi, Cappelletti e l'ex Bernocchi), al nono risultato utile consecutivo. Un filotto importante per togliersi dai bassifondi della classifica e consolidarsi al centro dei playout, mirando una salvezza a +5.
Sponda giussanese, invece, la strada verso il titolo resta apertissima, se la situazione rosa torna a essere un punto interrogativo. «Devo ringraziare Raspelli perché eravamo conciati e avrei dovuto togliere Vian e Radice in ottica prima squadra, invece è venuto negli spogliatoi e mi ha detto di lasciarli giocare. - svela Massimo Rampinelli, che sulla partita aggiunge - Siamo andati subito sopra, poi abbiamo sbagliato due ripartenze per egoismo e il caldo ci ha steso. In attacco ci manca sempre qualcosa, ma andiamo avanti». Senza, però, il già citato Vian, nonché il giocatore più impiegato dal tecnico (l'unico sopra i 2000 minuti giocati nella squadra), e Servietti, settimo nella speciale classifica del minutaggio e schierato titolare all'ultimo al posto di un Dodero non al top contro il Castello. Due classe 2007, l'uno centrocampista e l'altro difensore, fin qui tra i perni dell'Under 19 e in orbita prima squadra che saranno assenti nelle prossime due settimane vista la partecipazione al Torneo di Viareggio in prestito alla squadra americana del UYSS New York Stars.
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Chi invece torna finalmente ad avere a disposizione una panchina più folta e il proprio bomber titolare a due mesi di distanza dall'ultima volta è la Luciano Manara. Il rientro di Gouba, tuttavia, non basta per scalfire la Fucina, contro cui arriva uno 0-0 che rimanda l'aggancio al trio di testa, distante dai 4 ai 7 punti. «Abbiamo sciupato 3/4 palle gol, il loro portiere ha fatto un paio di buone parate e loro hanno preso una traversa, ma alla fine abbiamo giocato una buona gara, compatta. - commenta Cesare Marangi - Peccato per i risultati delle altre squadre, ci è mancato solo l'uno per fare 31».
Lato muggiorese, Domenico Anania analizza: «Partita vera contro un avversario intenso e di ottima qualità, su un campo difficile e pericoloso per via delle dimensioni. Il match si è sviluppato principalmente sul piano dell’agonismo e sul piano tattico, chiudendo il primo tempo in totale equilibrio con poche occasioni da entrambe le parti. La squadra è viva e concentrata, ha giocato un ottimo match sul piano dell’intensità e della lotta, rischiando in rare occasioni nel secondo tempo e creando anche quattro palle gol per trovare il vantaggio, tra cui una traversa. A livello di gioco offensivo abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, dove la squadra si è resa più pericolosa. Andiamo via con un ottimo punto su un campo difficile, trovando una buona solidità difensiva grazie alle due reti inviolate nelle ultime due partite, ma soprattutto con la consapevolezza che la squadra è viva e che continua a lottare per portare a casa l’obiettivo».
Quella salvezza che l'Ardisci e Maslianico ha messo in bacheca ormai da tempo, certificando una bellissima stagione a cui sta mancando solo la ciliegina sulla torta. Perso lo scontro al vertice con la Lentatese, i rossoblù crollano di nuovo 5-2, questa volta in casa contro la Speranza Agrate. Alla rete di Caminada rispondono infatti i centrali Morti e Irrera a fine primo tempo, mentre nella ripresa il 14esimo timbro di Bernardi viene annullato dalla rete di Palazzari e dalla doppietta da subentrato di Sirtoli.
«Abbiamo fatto una grande prestazione. Loro sono una squadra fisica, decisamente superiore a noi sul piano del temperamento, ma era fondamentale vincere per avere ancora qualche stimolo in vista delle ultime partite», dice Marco Motta, guida di una Speranza che blinda la salvezza e mira un quarto posto a -3. Aria di alta quota sentita invece dai ragazzi di Simone Varotto, che commenta: «Abbiamo perso meritatamente. Quando mentalmente non ci sei, non metti l'attenzione giusta, è giusto perdere le partite: speriamo che ci serva. Dobbiamo ricompattarci un attimo, sistemare due/tre cose, anche se il problema secondo me è l'approccio alla gara, la fame di vittoria. È una questione di stanchezza mentale, una volta arrivati ai 40 punti abbiamo un po' mollato. Probabilmente, poi, se giochi contro la Lentatese trovi qualche stimolo, quando giochi con quelle dietro fai fatica. Loro hanno strameritato, hanno avuto più fame e voglia, quindi onore a loro».
Tre gol e tre punti per cercare di togliersi più soddisfazioni possibile nel rush finale. È ciò che fa l'Ardor Lazzate, che tra le sue mura ribalta il Mariano (avanti con Bruno) grazie alla rete di Monti e alla doppietta dalla panchina di Tripodi, sempre più leader offensivo della squadra toccando quota 10 gol, portandosi così a due lunghezze dal quarto posto. Un successo che sa di riscatto dopo la sconfitta con la Fucina, uno di quei passi falsi che hanno tenuto i gialloblù sempre nella scia dei primissimi posti, ma senza mai riuscire ad agganciarli.
Qualche rammarico che si percepisce anche in casa Villa, recuperato nel finale dall'Arcellasco e congelato al centro della classifica. Ai milanesi, privi del capocannoniere del girone (Villa) per un problema al ginocchio, non bastano infatti il rigore di Scornavacca e la magia su punizione di Venturini a una decina di minuti dalla fine. «Non abbiamo giocato come nostro solito, ma peccato perché siamo stati compatti con mezza squadra fuori. - afferma Mattia Bosco, con riferimento agli indisponibili Maffa, Spinelli e Tranchellini - Sottolineo ancora una volta il carattere e la tenacia di gente che ha giocato incerottata e che fino a giovedì neanche sapevamo se ci sarebbe stata, come Venturini. C'è da fare un monumento a questi ragazzi».
Uno, di sicuro, servirebbe per il «Cacciatore» Barachetti, che dopo l'ultima decisiva tripletta piazza altri due gol, entrambi per annullare il vantaggio avversario (di cui il secondo dal dischetto), salendo a 14 in campionato e consegnando un punto pesantissimo alle Poiane. I biancorossi, sconfitti solo una volta nelle ultime 7 giornate, allungano infatti a +7 sulla zona playout.
Una fuga verso la salvezza quella dell'Arcellasco che continua nella sfida tutta comasca con l'Ardisci e Maslianico, per provare a sfruttare lo scontro diretto alle proprie spalle, ovvero il delicatissimo Castello Cantù-Real Milano in piena zona playout. Lì, dove il Mariano e Meda si preparano invece a sfide sulla carta più toste, ovvero quelle contro Leon e Manara.
Una zona rosa che il Bresso non vuole smettere di sognare, anche se per farlo bisognerà espugnare il difficile campo di Agrate, la stessa che vuole invece togliersi di dosso la Fucina, impegnata nell'ancor più tosto match con la Vis Nova. La terza potenza di un girone che lassù potrebbe aprirsi come ogni settimana a qualsiasi scenario, anche perché Lentatese e CG Bresso non hanno partite semplici. La prima sfida l'Ardor Lazzate in un derby di fuoco, la seconda ospita un Villa che concede, sì, ma che vanta pure il secondo miglior attacco del girone.
Allenatori squalificati: Alfredo Ottolina (Arcellasco, fino al 9 aprile).
Giocatori squalificati per una giornata: Emanuele Moro (Real Milano).
Giocatori con diffida: Gabriel D'Aquino (Ardor Lazzate), Samuele Giannuzzi, Youssef El Issi, Laurence Cotugno, Gabriele Marla (Lentatese), Christian Testa (Bresso).