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Under 19 Élite

È un traguardo storico! Il comune da 3mila abitanti si salva con 5 giornate d'anticipo

Marco Zoccarato e la juniores del Varzi fanno un'altra impresa e ora il tecnico parla del futuro

Marco Zoccarato, Varzi

UNDER 19 ÉLITE VARZI • Marco Zoccarato, allenatore della juniores

Due promozioni consecutive e un terzo anno coronato da una storica salvezza nell'élite delle juniores regionali. Per il comune da 3mila abitanti si tratta di una vera e propria impresa. Il traguardo raggiunto dal Varzi riscrive una piccola pagina del calcio lombardo e non ne fa mistero uno dei suoi artefici: «Stando al dato, sapevamo che sarebbe stato difficilissimo, è per questo mi sento di dire che sia stata la nostra stagione più bella». A prender la parola è il tecnico vogherese della formazione granata. Il classe 1995 Marco Zoccarato, che sorride per il magnifico percorso dei suoi ragazzi e della società, tuona di mantenere la concentrazione e nel finale si concede a un piccolo spaccato sul suo prossimo futuro.


La grafica con cui il Varzi ha celebrato la salvezza

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Quale sarebbe quindi il dato a cui fa riferimento l'allenatore della formazione granata? Semplice. Nelle ultime 5 stagioni il girone E delle juniores lombarde ha sempre riservato uno spiacevole trattamento alle formazioni pavesi. Infatti, almeno una di loro in questo mezzo decennio è sempre retrocessa. Fino a quest'anno, dove i riflettori per un'ipotetica perdita della categoria erano potenzialmente puntati sul neopromosso Varzi. Riflettori che si sono poi dovuti spegnere alla luce dei fatti. 

Con 38 punti in classifica il Varzi si salva infatti con 5 giornate d'anticipo e corona quindi un percorso con l'Under 19. Percorso di cui si potrebbe trovare un punto d'origine nella stagione 22/23, dove i granata vincono il campionato provinciale, approdando quindi nei regionali fascia B nella stagione 23/24. «Nella fascia B abbiamo fatto una stagione meravigliosa, condita dalla semifinale di Coppa giocata con la Mario Rigamonti, un vero e proprio top club delle juniores lombarde». La promozione arriva quindi tramite la formula dei playoff e Zoccarato conosce la montagna che avrà di fronte, ma le vertigini non finiscono con l'avere la meglio.

«Senza mancare di rispetto a nessuno, questo è un campionato vero, con mostri sacri dei settori giovanili della regione. Ecco perché, secondo me, questa è la nostra stagione più bella, perché nobilitata dall'importanza del campionato», spiega il tecnico. E ancora «Questa è un'età complessa. Quando non si compete per il vertice è difficile unire e compattare i ragazzi. Qua a Varzi, invece, siamo stati bravi a far questo: il gruppo è venuto prima di tutti». L'allenatore granata evidenzia infine un ultimo punto legato al traguardo raggiunto: «A differenza delle nostre competitor pavesi - Pavia e Accademia Pavese, anch'esse salve - noi non abbiamo una prima squadra da cui poter realmente attingere».

MERITO DEL GRUPPO

Sì, perché la prima squadra del Varzi milita nel campionato di Seconda Categoria, a differenza di società come Pavia e Accademia Pavese, con la prima che sta lottando per la Serie D e la seconda retrocessa in Promozione, ma con un settore giovanile riconosciuto nell'intero panorama lombardo. «Abbiamo addirittura dato una mano alla prima squadra. Giacomo Re è salito in più di un'occasione e nella semifinale di Coppa ha segnato l'agonica rete che al 94esimo ha permesso di strappare il ticket per la finale».

Con i grandi sono saliti anche alcuni nomi della juniores, come Lapo Piccinini e Matteo Vida, con una singola apparizione anche per un altro gioiellino del Varzi: Andrea Marlulaj«Vuoi o non vuoi Marlu è stato un po' il nostro giocatore simbolo - Marlulaj guida la classifica capocannonieri con 24 reti, a +7 sul secondo posto -, ma nessuno è mai stato più importante di altri, ed è merito di tutto il gruppo se siamo riusciti a mandare Andre così tante volte in gol. Adesso vogliamo aiutarlo a portarsi a casa questo premio individuale, ma non solo».

FUTURO

Non solo. Di fronte ci sono ancora 5 giornate e Zoccarato lo sa bene, perché la possibilità di chiudere a 53 punti è reale: «Il campionato non è concluso. Ci sono squadre che ancora non possono spegnere il motore, sia in vetta che sul fondo. Il mio staff lavora con me da 4 anni ed è credibile e preparato. Non permetteremo a nessuno di perdere la concentrazione. I risultati sono fondamentali per un allenatore, ma non sono l'unica cosa che conta»

Su a chi dedicare questa salvezza Zoccarato non ha dubbi: «Nell'agosto dell'anno scorso è venuto a mancare Carlo Poggi, padre dell'attuale presidente del Varzi Gianluigi Poggi. A suo tempo anche lui ha guidato la società e il suo addio è stato un pungo fortissimo per me e l'intera società. Ecco perché siamo qui, felici di potergli dedicare questo traguardo dei ragazzi. Lui era il primo a emozionarsi per la squadra. Parliamo di un uomo con i suoi anni, che di calcio ne aveva vissuto. Si adoperava sempre per ogni nostro bisogno».

Per il tecnico i ringraziamenti ovviamente si spingono anche oltre: «Voglio ringraziare anche tutta la gente di Varzi. Brave persone, che mi hanno fatto sempre sentire a casa anche se non sono di qua». Sì, perché è dalla stagione 19/20 che Zoccarato s'impegna con i granata pur essendo di Voghera. Il classe 1995 ha costruito con il Varzi una piccola legacy, anche se un concede un piccolo spaccato sul suo prossimo futuro: «Un'esperienza da allenatore nel milanese prima o poi vorrò farla. Per chi viene da realtà come la mia è una sorta di Premier - e sorride - quindi non mi pongo limiti. Amo Varzi e il Varzi e a fine stagione con calma faremo delle valutazioni».

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