Eccellenza
14 Marzo 2025
ECCELLENZA FUCINA • Alessandro Patacchini
Da un comune di Milano a vincere lo Scudetto, da casa propria a indossare la maglia della squadra del cuore, da un'azienda di vernici agli allenamenti con i campioni ammirati da sempre, poi il destino: gli infortuni, pesanti, nuove avventure, più o meno felici, la discesa di categoria, il ritiro a 21 anni all'ennesimo crack del ginocchio e una rinascita inattesa, quella sul mondo dei social. Il primo amore, però, non si scorda mai, e quel pallone inseguito sin dal campetto fino a un passo dalla Serie A deve aver continuato a rotolare nella mente e nel cuore di chi è pronto a rincorrerlo ancora una volta. Sì, perché Alessandro Patacchini, più noto sul web come JPata, ha deciso: l'anno prossimo giocherà nei dilettanti.
L'Oratorio Sant'Angelo, lo zio Dario e la Nuova Rozzano: inizia così la storia d'amore tra Alessandro e il calcio (come raccontato in un'intervista rilasciata a Milano Today). Una favola a tinte nerazzurre, quelle dell'Inter sempre tifata e ben presto raggiunta, realizzando passo dopo passo un vero e proprio sogno. È nel settore giovanile milanese che Patacchini si forma infatti sin dagli Esordienti, spiccando già nei Giovanissimi Regionali per le sue doti offensive, che lo portano a segnare 14 gol in 13 presenze nella stagione 12/13 e 11 reti in 19 gare in quella successiva, vincendo entrambi i campionati davanti all'Atalanta.
Primi passi in cui spiccano anche i primi derby, come quello chiuso l'11 maggio 2014 sul 2-0 dopo il vantaggio di Merola. Una delle tante gioie vissute vestendo spesso la maglia numero 10 della sua squadra del cuore, con cui raggiunge un secondo posto nel campionato Giovanissimi Nazionali 14/15 alle spalle della solita Dea e domina invece negli Allievi Nazionali Serie C venendo spostato più in mezzo al campo.
L'apice, però, viene raggiunto nella stagione successiva, quella da film. Con l'Under 17 dell'Inter, infatti, Patacchini chiude il Girone B al secondo posto, alle spalle dell'acerrima rivale di tutte le avventure nel settore giovanile nerazzurro: l'Atalanta, e non un'Atalanta qualunque. Tra i bergamaschi quell'anno spicca un certo Dejan Kulusevski, autore di 17 gol in 22 partite. La medaglia d'argento vale comunque la qualificazione alle fasi finali per lo Scudetto, dove il destino si compie sotto ogni punto di vista: cinquina alla Roma ai quarti di finale, 3-0 in casa del Palermo in semifinale e finale proprio contro l'Atalanta.
La stessa contro cui l'Inter perde entrambe le volte in campionato, ma non nella partita più importante di tutte. Adorante fa 1-0 per i milanesi, poi rimedia all'autogol di Lunghi e porta il risultato sul 2-1, prima del pareggio di Rinaldi a inizio ripresa, quanto basta per mandare tutti ai supplementari, dove Visconti al 113' conquista l'Italia: è il gol dello Scudetto per Patacchini (entrato poco dopo il 2-2 della Dea e vicino alla rete nel finale) e compagni.
Un traguardo impareggiabile, o quasi, perché dal 2016 Alessandro inizia ad allenarsi anche con la prima squadra di Spalletti e dei vari Icardi, De Vrij, Skriniar e Brozovic. Fatta un po' di spola con la Berretti, però, nell'inverno 2018 Patacchini lascia la maglia del cuore per vestire quella del Parma, allenandosi sempre con i più grandi in Serie B e scendendo in campo con la Primavera, con cui segna 2 gol in 9 presenze. Finita la stagione, che sancisce il ritorno dei gialloblù in Serie A, il classe 2000 fa tutto il pre-campionato sotto la guida di Roberto D'Aversa, assaporando il sogno dell'esordio più atteso da tutti, ma il destino torna a bussare alla porta, e questa volta la sfonda: cross di Gervinho in amichevole, salto, atterraggio e crociato rotto.
Un duro colpo prima a livello fisico e poi mentale, perché da lì Alessandro viene ceduto in prestito al Foggia di Mancini in Serie D, ma la scintilla non scatta e il centrocampista decide di ripartire dal Brusaporto, sempre nella massima categoria dilettantistica. Una nuova sfida sotto la guida di Ivan Del Prato che vede Patacchini collezionare 19 presenze con la prima squadra nella stagione 19/20 e che sembra riaprirgli le porte del professionismo con la chiamata del Ravenna dalla C, ma il destino colpisce ancora: Covid e la trattativa salta.
Questa volta, però, la botta è importante, perché l'ex Inter decide di dividersi tra lavoro e calcio scendendo fino alla Promozione, dove con la Viscontea Pavese trova il suo primo gol tra i grandi nel 2-2 di Coppa Lombardia in casa della Virtus Binasco. Una parentesi chiusa ben presto, ancora per colpa del destino: il solito ginocchio si rompe e Patacchini dice addio al calcio.
Sembra la fine di tutto, ma dal nulla ecco la svolta. L'ex compagno nelle giovanili nerazzurre, Federico Pelle, lo propone per un video su YouTube con Sergej Piccirillo, portiere proprio di quella famosa Atalanta, nonché titolare nella sfida Scudetto. È un segno del destino, sempre lui, perché proprio quel video viene visto da centinaia di migliaia di persone, ma, soprattutto, Alessandro conosce uno dei futuri content creator più importanti nel settore calcistico: ZW Jackson.

Il tabellino della finale Scudetto vinta da JPata contro Sergej
Grazie a lui inizia così un percorso sui social che lo rende noto come JPata, sia nelle inedite vesti di cantante sia tornando a indossare gli scarpini e il numero 10 in alcune competizioni web come la Goa7 League e la YouTuber League, dove indossa i colori dell'Hellas Verona, di cui è brand ambassador, oltre a quelli della Play2Give (charity sportiva) in Terza Categoria. Una serie di eventi in cui Patacchini fa rivedere tutta quella magia che l'ha sempre accompagnato, deliziando il pubblico con le sue giocate nel calcio a 7. Quello a 11, però, deve essere sempre rimasto lì, un po' tra il cuore, un po' tra la mente, fino al 14 marzo 2025.
È il giorno in cui cambia tutto ancora una volta, ma il destino, per ora, non c'entra. Sì, perché la decisione viene direttamente da lui, che nell'ultima intervista sul canale di OCW Sport annuncia: «Ci ho pensato tanto, sono arrivato alla conclusione di riprendere a giocare e riprendo dalla Fucina». E la scelta di ricominciare da Muggiò è forse la più naturale. Il club è stato infatti il primo a unire calcio e social in una categoria del calibro dell'Eccellenza, da cui dovrebbe riprendere a 25 anni la carriera di Patacchini.
Un condizionale d'obbligo vista la situazione in classifica dei brianzoli, a rischio playout, però con tutte le carte in regola per raggiungere una salvezza diretta al momento lontana zero punti. La Fucina è infatti a pari merito con la Tritium, per ora alle sue spalle visto lo scontro diretto perso nel girone d'andata, ma con quello di ritorno ancora da giocare e con altre 7 partite a disposizione per restare in categoria.
Un'Eccellenza mai affrontata da Alessandro, che sulla lunga assenza dal calcio a 11 aggiunge: «Farò un percorso riabilitativo per provare a tornare il giocatore di prima, ma ho deciso di accettare questa offerta, dobbiamo solo fare tutti i contratti». La parte burocratica insomma, intanto l'annuncio su quei social che hanno cambiato tutto è arrivato: «Sono stato troppo tempo lontano dal mio vero ufficio. Finalmente ci rivediamo...From the bottom to the top». D'altronde, è sempre stato così: da Rozzano al tetto d'Italia, da casa alla squadra del cuore, dai social all'ennesima sfida al destino.