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Serie D

L'ex Como sta vivendo un sogno: segna un poker nello scontro salvezza e supera il suo record

Pierpaolo Longo non si pone limiti: «Ho raggiunto la doppia cifra ma non ho intenzione di fermarmi»

Pierpaolo Longo, Crema

SERIE D CREMA • Pierpaolo Longo, autentico trascinatore dei cremaschi nel girone di ritorno

Un giorno un certo José Mourinho disse«Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio». Molto spesso dietro ai numeri e alle statistiche si nascondono infatti aneddoti da raccontare, universi in cui scavare per riportarli alla luce e farli splendere come l'erba di un campo di calcio in primavera. Quella di Pierpaolo Longo è la storia di un ragazzo che dai calci al pallone in giardino si sarebbe ritrovato un giorno a entrare nella leggenda, a imprimere il suo indelebile marchio nel variopinto mondo del dilettantismo: con il poker rifilato al Breno la scorsa domenica, il centravanti sondriese è riuscito infatti a entrare nella ristretta cerchia di giocatori capaci di segnare quattro reti in una partita, il primo a riuscirci in un'annata in cui la Serie D mai era stata così appassionante. La sua esultanza a braccia spiegate, il sorriso di chi sta realizzando di aver compiuto qualcosa di unico, la corsa dei compagni per abbracciarlo, simbolo di un Crema che è una grande famiglia prima ancora di un grande club: Pierpaolo Longo è il calcio. E domenica scorsa lo ha ancora una volta gridato al mondo intero.

I PRIMI PASSI AL SONDRIO E I TRIONFI AL COMO

La storia d'amore tra Longo e il calcio parte da lontano e affonda le sue radici nell'infanzia del centravanti: sin da piccolo, Pierpaolo amava giocare a calcio in casa insieme al suo inseparabile pallone, manifestando subito quella passione che lo accompagna ancora oggi. Così, all'età di 6 anni, ecco per lui la prima avventura calcistica con la maglia del Sondrio, squadra della sua città: «Ho giocato qui fino al 2015, quando sono stato chiamato  dal Como. In due stagioni con loro ho avuto modo di fare i campionati nazionali e mi sono scontrato con una realtà molto più entusiasmante e totalmente differente rispetto a quella valtellinese». Tra i leader tecnici della squadra, Longo metterà a referto 6 reti in 27 apparizioni complessive, prima di ritrovarsi di punto in bianco costretto a lasciare la società lariana«Dopo il loro fallimento sono tornato a Sondrio, ma quando la società è riuscita a riconquistare il professionismo mi hanno richiamato per vestire la maglia della formazione Under 18». Per Pierpaolo è quasi un ritorno a casa, e la stagione di livello con l'Under 18 gli vale l'anno successivo una permanenza in pianta stabile tra le fila della Primavera 2, annata impreziosita da 5 reti in 20 partite.

LE PRIME AVVENTURE IN SERIE D

A 19 anni spalancano per Longo le porte del calcio dei grandi: Pierpaolo accetterà infatti la chiamata dell'ambizioso Ponte San Pietro, con il quale riesce a mettere a referto 6 reti in 23 apparizioni complessive, se si considera anche la sua presenza con gol nella formazione Under 19 dei bergamaschi. Una parentesi che al bomber oggi in forza al Crema è servita per farsi le ossa in un girone storicamente competitivo come il gruppo B della Serie D e che gli ha permesso di diventare il giocatore forte e completo che è oggi«Abbiamo fatto una bella stagione, hanno creduto in me sin da subito permettendomi di giocare con continuità e trovare la via del gol con una certa regolarità». 

Da qui il passaggio al Brusaporto, dove Longo troverà 5 reti in 28 presenze complessive, contribuendo al rendimento sopra le aspettative della squadra che, prima della crisi accusata sul finire di stagione, era in piena lotta per i play-off grazie anche al meraviglioso calcio espresso per tutta la stagione. Pierpaolo riuscirà dunque a ritagliarsi il suo spazio e, la scorsa estate, sono state diverse le società sulle tracce del nativo sondriese, che dopo una serie di riflessioni ha scelto di accasarsi a Crema: «Ho deciso di venire qui perché si tratta di una società che poteva garantirmi un certo tipo di continuità e che sin da subito ha manifestato un certo interesse nei miei confronti. Stiamo raggiungendo ottimi risultati, specchio anche dell'ottimo rapporto che ho con i compagni e l'allenatore».

TRA ICARDI E LAUTARO

«Il mio idolo è Icardi però mi ispiro soprattutto a Lautaro Martinez perché è un attaccante molto mobile e bravo a finalizzare». Vedendo le partite di Pierpaolo, tifosissimo interista sin da piccolo, i più attenti avranno certamente notato delle somiglianze con lo stile di gioco del bomber nerazzurro: Longo infatti è un attaccante molto rapido ed eccellente nel puntare la profondità, e che pur nascendo come prima punta può vantare una straordinaria duttilità che gli permette di svariare lungo tutto il fronte d'attacco e ricoprire più ruoli nello scacchiere tattico di Vullo«Nasco come centravanti e ho iniziato la mia carriera in questo ruolo ma nella prima parte della mia avventura qui a Crema ho giocato come seconda punta di sinistra nel 4-3-2-1 del mister. Ho trovato però più continuità quando sono stato spostato nel ruolo di prima punta vera e propria in un 4-3-1-2 o in un 3-5-2, ma in questo finale di stagione sono disponibile per giocare in qualsiasi posizione». Quest'anno è però capitato di vedere Longo all'opera anche in un 4-3-3, con Akammadu centravanti e lui e Pavesi a sfrecciare sulle corsie laterali: partendo da sinistra, l'ex Brusaporto ha avuto maggiore spazio per sfruttare al meglio le sue qualità fisiche e tecniche senza dunque dare punti di riferimento alla spaesata difesa di casa. Ed è stato proprio un suo sigillo a decidere una sfida fondamentale in chiave salvezza, una splendida serpentina in mezzo a quattro avversari conclusasi con un destro sotto la traversa, imparabile per Salvato.

Salvezza. Quella parola che fino a non molto tempo fa era sinonimo di miraggio, di obiettivo irraggiungibile, è ora invece diventata un qualcosa che oggi sta forse stretto al Crema: nel girone di ritorno i ragazzi di Vullo si sono infatti resi protagonisti di una straordinaria cavalcata fatta di 24 punti in 12 partite che li ha portati dalla zona retrocessione diretta a un tranquillo dodicesimo posto, a +4 sul primo posto play-out attualmente occupato dalla Nuova Sondrio. In altre parole, i bianconeri sono la squadra che ad oggi ha conquistato più punti nel girone di ritorno, e resta forse un po' di rammarico per una prima parte di stagione non all'altezza, che avrebbe altresì potuto permettere ai cremaschi di insidiare magari la zona play-off. L'obiettivo primario resta comunque sempre la salvezza, come dichiarato dallo stesso Longo: «Vogliamo mantenere la categoria, abbiamo sì ottenuto ottimi risultati ma laclassifica è ancora corta e basta poco per tornare dove eravamo qualche tempo fa: per questo cerchiamo di dare continuità agli ultimi risultati per concludere al meglio la stagione. A livello personale sono soddisfatto, perché mi ero prefissato di arrivare in doppia cifra e ce l'ho fatta - prima volta fra i grandi per Longo -, però mancano ancora 7 partite, altre sfide in cui voglio continuare a segnare e far segnare i compagni, aiutando la squadra senza mai accontentarsi. In futuro mi piacerebbe raggiungere il professionismo e continuare a maturare giorno dopo giorno per ottenere questo traguardo».:

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