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Under 19 Élite

A 19 anni è già leggenda! Para 8 rigori in un campionato e scrive un record mai visto

Da Handanovic a De Gea, inseguendo il mito Yashin: nessuno come Ouej Jasser nella storia del calcio

Jasser Calolziocorte

UNDER 19 ÉLITE CALOLZIOCORTE • Jasser Ouej

Quando bisogna scomodare David De Gea e Samir Handanovič non è mai una questione banale, ma se di mezzo c'è addirittura un certo Lev Yashin, allora, si va verso il mito. Ciò che ha rappresentato e rappresenta tuttora un portiere talmente forte da avere il proprio nome inciso sul premio destinato al miglior numero 1 della stagione. Il Ragno Nero, invece, è stato probabilmente il più forte di sempre, di sicuro l'unico a vincere un Pallone d'Oro indossando quei guantoni che hanno parato di tutto, secondo la leggenda, anche 151 rigori. Una cifra fuori dal normale, come lui, come chi tra i pali sogna sui campi di provincia, e nel frattempo scrive la storia nel suo piccolo, o meglio, nel suo grande, grandissimo. Sì, perché Ouej Jasser sta facendo qualcosa che non si è mai visto, qualcosa che, forse, solo il mitico Lev potrebbe aver fatto, ma in questo caso se ne ha la certezza: sì, «Jasso» ha parato 8 rigori in 19 partite.

NESSUNO COME LUI NELLA STORIA DEL CALCIO

Per davvero, o almeno, per quanto documentabile, perché il ruolo del portiere è avvolto da quell'aura strana, silente, a volte troppo. Già, se esistono mille statistiche e informazioni sui gol fatti, quando bisogna cercare un dato apparentemente banale come il record di rigori parati in un solo campionato ecco che diventa necessario improvvisarsi Giuseppe Pastore. Sì, perché risaputo dei 6 presi da Handanovič nella Serie A 2010/2011, allargando il focus ai Top 5 campionati europei la ricerca si complica, ma il risultato sembra lo stesso: nessuno come Ouej.

In Germania Wolfgang Kneib primeggia con i 6 rigori parati in maglia Borussia Mönchengladbach nella stagione '78/79, in Spagna il record appartiene a David Soria, Matías Dituro, Rui Silva e Diego Alves a quota 4, in Inghilterra il sopracitato De Gea condivide il trono con Łukasz Fabiański, Jordan Pickford, Neil Etheridge, Adrián e Mark Schwarzer a quota 3, mentre in Francia il confronto è ancora più ridicolo: «Jasso» sarebbe già il terzo portiere con più rigori parati in tutta la storia della Ligue 1.

Cifre che rendono ancor più leggendaria l'impresa del classe 2005, anche lui stupefatto dai risultati di una stagione che, tra l'altro, deve ancora finire: «È il primo anno che ne paro così tanti. In allenamento non me ne tirano, al massimo viene un compagno a fine partita che me ne fa un paio». I risultati, però, sono impressionanti, e il segreto, di fatto, non c'è: «Guardo come prende la rincorsa l'attaccante, lo osservo e dopo scelgo come buttarmi». Semplice, no?

LA RIVALIT-ARS, CISANO, NEUER E LA SALVEZZA

8 rigori parati in 19 partite, il quadruplo di chiunque altro in tutta l'Under 19 Élite, ma due in particolare hanno un posto speciale nei ricordi di Jasser: «I due contro il Rovagnate. Avevamo una rivalità dal campionato scorso, finito secondi per un punto dietro di loro. Ci avevano fatto uno striscione contro con scritto "Grazie Calolzio" perché alla fine avevamo lasciato qualche punto». Una rivincita personale presa negando due penalty, una rivincita di squadra presa vincendo il derby tutto lecchese (2-1). Sul più bello, invece, pochi dubbi: «L'ultimo contro la Colognese. Ho causato io il rigore, l'avversario l'ha tirato bene, forte in basso a destra, ma l'ho presa ed è uscita di poco. Mi è piaciuto più che l'altro perché ho fatto fallo io, quindi lo sentivo».

Una sensazione di responsabilità percepita anche per una carta d'identità che lo vede nei panni di uno dei tre fuoriquota a disposizione degli amaranto: «La sento addosso perché sono uno dei più grandi, ma non sono uno di quelli che parla tanto in generale, se ho qualcosa da dire sono più da chiacchierata con il singolo compagno». Quelli con cui ormai il tema rigori è quasi un gioco: «Hanno iniziato a scherzare un po' tutti su questa cosa, anche il mister. Ormai mi dicono che quando sono in panchina e vedono che c'è il rigore sono sereni. È un'emozione strana, però mi ha messo molta più sicurezza».

Fondamentale per un ruolo delicato come quello del portiere, sempre rivestito da Jasser. «Non so come ci sono capitato, da piccolo si fa a giro e hanno notato che i riflessi c'erano e che ero piuttosto bravo, così ci sono rimasto. - racconta il numero 1 formatosi a Cisano, dove resta fino ai 12/13 anni sognando un idolo preciso - Neuer, ha rivoluzionato il ruolo e il gioco. Esce dai pali, sta molto alto e gioca tanto con i piedi: il suo stile mi ha impressionato». A rigori, però, la sfida sulla singola stagione è tutta dalla parte dell'asso nato a Ponte San Pietro, originario della Tunisia e adesso impegnato nella missione salvezza con il suo Calolziocorte, aiutato non solo dal dischetto, ma in generale con le sue parate

«Da neopromossi per noi il livello si è alzato molto rispetto all'anno scorso. - riconosce Ouej, estremo difensore di una squadra penultima in classifica, ancora in corsa però per provare a restare nella forbice di punti (6) necessaria per disputare i playout - Siamo un po' risicati tra qualcuno che è andato via e infortunati vari, però noi che siamo rimasti ci stiamo provando in tutti i modi». Una sfida non semplice, ma con un recordman tra i pali tutto è possibile, anche l'impossibile. Vedere per credere.

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