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Promozione

Segna un gol in prima squadra con la maglia di sempre: il classe 2008 è nel mirino delle big

La rete con i grandi e la tripletta dopo 3 giorni nella sua categoria: Duranti è inarrestabile

Michelangelo Duranti-Villa

PROMOZIONE VILLA • Michelangelo Duranti, classe 2008 del Villa

15 novembre 2008. Questa è la data di nascita di uno dei protagonisti più giovani del Villa. Non un semplice titolare, ma uno di quelli che ha indossato la maglia a strisce bianconere fin dai primi calci: stiamo parlando di Michelangelo Duranti, uno dei bomber più promettenti dell'Under 17 del Villa. Ma c'è molto di più: Michelangelo è ormai una presenza fissa anche in prima squadra, e anche qui il suo talento non passa certo inosservato. Infatti, proprio domenica scorsa arriva il primo gol in Promozione. Nato nel 2008, si trova a fronteggiare avversari anche del 1987: oltre 20 anni di differenza che non impediscono a Michelangelo di fare quello che gli riesce meglio – stupire, emozionare e gonfiare la rete. Poi, tre giorni dopo, scende in campo con l'Under 17 élite e incanta tutti: apre il match dopo appena 3 minuti e, in poco più di mezz'ora, segna una tripletta che trascina i suoi alla vittoria. Insomma, passare inosservato non è proprio nelle sue corde. E infatti, il classe 2008 è già stato notato da varie big e da poco ha sostenuto dei provini con club importanti come il Monza e il Como.

LA SUA STORIA INFINITA CON IL VILLA

Non si può spiegare. Il legame di Duranti con il Villa è qualcosa che va oltre ogni concezione di appartenenza. Duranti, nel Villa, è nato come calciatore giocando le sue prime partite, quando ancora sapeva leggere a malapena, sempre in maglia bianconera. Poi si cresce e le strade cambiano: per tutti, ma non per lui. Lui, nonostante le numerose offerte, decide sempre di rimanere dove è cresciuto e, dai primi passi dietro a un pallone, arriva a vestire la maglia della Prima squadra del Villa a 16 anni appena compiuti. Il legame con il Villa non è cambiato: «È cambiata solo la mia visione di calcio. Prima lo facevo per passare tempo, adesso per me è molto di più», racconta Duranti, che ha fatto del Villa la sua casa calcistica. Nonostante le difficoltà e le tentazioni, lui ha sempre scelto di restare dove ha iniziato, lì dove ha imparato a correre dietro a un pallone e a lottare per ogni singolo obiettivo. Nel Villa, Duranti ha trovato il suo posto, ma anche la sua crescita personale: «Da piccolo ero molto timido e il calcio mi ha aiutato parecchio a fare amicizia. Adesso è il mio obiettivo primario fare bene e arrivare nei professionisti o fare la differenza in prima squadra», confida Duranti. Da centrocampista a punta, il suo passaggio è stato decisivo: «Da piccolo ad ora ho giocato in tutti i ruoli. In Under 15 ero a centrocampo. Dall'anno dopo mi hanno spostato avanti, come punta ho fatto più di venti gol in un anno», racconta con orgoglio. Un cambiamento che ha segnato la sua crescita e lo ha portato all'esordio in prima squadra e poi alla rete tanto attesa. 

IL GOL TRA I GRANDI

Entri in spogliatoio, ti siedi e trovi alla tua destra quello che fino a due giorni prima reputavi il tuo allenatore - in seconda -: adesso, quello stesso ragazzo, è tuo compagno di squadra. Così inizia l'avventura di Duranti in prima squadra dove trova Vincenzo Pacifico, allenatore in seconda in Under 17 - la categoria di Duranti. Qualcosa è cambiato, lo avverti. E da lì arriva la "spinta" per fare di più, per dare il 100% di te stesso. A Duranti basta poco, bastano tre partite e mezzo per siglare il primo gol con i grandi: «Palla a centrocampo a Maggini, taglio in mezzo ai due difensori, controllo e tiro sul primo palo. Era il gol dell'1-1 quindi è stato anche bello, poi la partita è andata com'è andata», racconta con emozione Michelangelo. Segnare con la maglia del Villa è sempre motivo di orgoglio per lui e il suo pensiero va subito alla sua famiglia, che lo ha sempre sostenuto: «Nel momento in cui ho segnato ho pensato ai miei genitori che mi portano sempre alle partite e sostenuto ma anche a me stesso per l'impegno che ci metto e per i sacrifici che faccio». Il calcio, per lui, non è solo una passione, è anche una dedizione totale, che lo spinge a dare il massimo in ogni partita.

Giocare in prima è un’esperienza che lo stimola: «Giocare con i grandi è un’altra cosa. Mi sprona perché sono più motivato a far meglio, perché è un calcio diverso». Questo spirito lo ha aiutato a integrarsi rapidamente in squadra e nonostante le difficoltà di una stagione difficile, Duranti è fiducioso: «Siamo una buona squadra, molto giovane: possiamo giocarcela e salvare la categoria». Il suo cammino, però, non è solo fatto di partite e allenamenti, ma anche di un continuo lavoro su se stesso. «Sto lavorando molto sulla posizione dell'attaccante perché facendolo da due anni mi sto impegnando molto per conoscerlo e capirlo al 100%», racconta, consapevole che la strada da percorrere è lunga, ma è pronto a percorrerla con impegno.

IL FUTURO

Una chiamata all'ultimo minuto che lo ha visto subito protagonista: quella della Rappresentativa Under 16 è stata la svolta per Duranti. «Mi avevano chiamato all'ultimo, non ero tra i primi 11. Alla prima partita sono entrato e dopo 10 secondi ho segnato». Quella settimana con la Rappresentativa lo ha motivato ancor di più, dandogli la consapevolezza che il suo sogno non è così lontano.

E sebbene la sua attuale casa sia il Villa, le porte per il futuro sono sempre aperte. «L'anno scorso mi avevano chiamato in molte squadre dei dilettanti e anche tra i professionisti - come la Giana Erminio - ma preferivo rimanere al Villa perché sono sempre stato qui e mi sono creato un'identità ben definita», racconta, dimostrando la sua fedeltà al club che lo ha cresciuto. L'obiettivo è chiaro: crescere nel calcio. E la sua ambizione non è da meno: «Vedremo, se si dovesse presentare l'occasione di fare il grande passo non rifiuterei. Fino ad allora preferisco rimanere qui con la squadra con cui sono cresciuto e continuare a lavorare per migliorarmi». Nel frattempo già grandi squadre lo hanno notato e ha anche fatto diversi provini con il Como e il Monza.

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