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Kings League Italia

Più forti della paura! Da 3-0 a 3-4 in 6 minuti, poi il lampo: un rigore spaziale cambia tutto

Impresa sfiorata Black Lotus, il Franito e Manuuxo cancellano la rimonta: i Gear 7 sono in vetta alla Kings League

Gelsi Gear 7

KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT GEAR 7 • Alessandro Gelsi

Un lampo rosso su sfondo nero che attraversa lo schermo e un viso sconvolto, poi il resto è storia. Quella classica di un protagonista che sembra avere in controllo un duello da cui dipendono le sorti del pianeta, ma sul più bello il villain si trasforma e ribalta le sorti della battaglia tenendo sulle spine lo spettatore, o il lettore. Fino a quel momento lì. Quello in cui il tempo si ferma e iniziano i flashback, oppure basta anche un semplice fringuello che vola via verso il nulla, poco prima del lampo: Gohan supera il suo limite, diventa Super Sayan 2 e dà vita a uno dei momenti più iconici di tutto DragonBall. Un brivido lungo tutto il campo, lo stesso provato dai Gear 7, loro che chiudono il primo tempo sopra 3-0 con i Black Lotus, vengono incredibilmente ribaltati subendo 4 gol in 6 minuti, pareggiano su un errore avversario e poi trovano il loro Gohan: Emanuele Nocera, il «Presi» Manuuxo, che scende in campo, spara il rigore della vittoria scheggiando la traversa e porta il vascello dei «Pirati» in cima alla classifica.

CORRENTE VICINI, FRANITO DI UN'ALTRA CATEGORIA

Tre vittorie di fila e una missione: prendersi un posto nei playoff. I «Ninja» di Sergio Cruz e Off Samuel arrivano così alla baia dei «Pirati», quei Gear 7 che dopo aver vinto lo scontro diretto con i TRM puntano più in alto, ovvero alla vetta della classifica. Un primo posto messo nel mirino in appena tre minuti, sufficienti per andare sul 2-0. Prima il portiere Vicini sblocca la partita nel tre contro tre iniziale (una delle regole particolari del torneo), poi il Franito fa la solita giocata extraterrestre: appoggio intercettato, scavetto sul portiere (in attacco sempre nel 3vs3), giocata di suola all'indietro sul ritorno dell'avversario e destro vincente a porta vuota dalla sua metacampo (3'). 

La reazione dei Black Lotus è affidata al destro incrociato da Suma e parato bene da Vicini (6'), l'unico tentativo però di una fase iniziale in cui il possesso è più nelle mani dei «Pirati», pericolosi in altre tre occasioni: Folla di destro calcia alto su un cross dalla sinistra (9') e da fuori area (11'), mentre Peqini alza in tuffo in corner il tentativo di cucchiaio da centrocampo di Fran (12'). Estremo difensore quello dei Black Lotus che mette anche le ginocchia sulla bomba di Cosenza (14') e si distende sull'inserimento di Ciceri (15'), lui che poco dopo riceve in area da Folla, controlla il pallone e appoggia il piattone destro, salvato però sulla linea da un super Citterio (17'). 

In spiaggia tira quella brezza di 3-0, quello che arriva nei due minuti di dado, quando Gelsi e il Franito scambiano per la doppietta del numero 10 (19'). Fatto il tris, però, serve un gran Vicini per bloccare Peqini nel due contro due, lo stesso che poi dalla sua metacampo colpisce il palo a porta vuota andando a centimetri dal 4-0.

TEMPESTA BLACK LOTUS, MA MANUUXO RIACCENDE IL FARO

Un tempo praticamente a senso unico, poi la tempesta si abbatte sul vascello. Quella evocata dai «Ninja», che in 6 minuti ribaltano tutto. I Black Lotus di inizio secondo tempo sono più tenaci, più rapidi e decisamente padroni di un campo che vede inspiegabilmente scomparire i Gear. Sì, perché al 21' Filipi sfrutta una lettura sbagliata su un pallone lungo, lo mette giù deliziosamente e lo spedisce in rete, riaccendendo una sfida subito infiammata da Off Samuel: il presidente dei nerazzurrri prova infatti a sfruttare l'onda emotiva, scivola dal dischetto, ma trova un palo-gol fondamentale.

È 2-3, ma per pochissimo. Se infatti Leka si distende bene sul destro di Citterio da fuori (23'), un minuto dopo proprio il numero 4 fa un tunnel clamoroso in difesa e dà il via all'azione del pareggio, ispirata da Filipi e chiusa da Danza col piattone destro (24'). Sulla baia tira un'altra aria, la stessa che i Lotus provano ad alimentare giocandosi presto la carta della sospensione su Gelsi e raccogliondone i frutti al 26': rimessa laterale, fallo di Leka in uscita su Filipi, rigore di Danza, doppietta e 4-3. Un colpo di scena impronosticabile nel primo tempo (non per qualcuno in tribuna), che pochi secondi dopo rischia di trasformarsi in un incredibile 5-3, ma la traversa nega il golazo a Suma (28'). È l'ancora a cui i Gear si appigliano per risalire a bordo, trainati da un Gelsi bravo a cercare Folla (colpo di testa alto al 30') e a impegnare Peqini da fuori (31'). Per riprendere la partita, però, serve un dettaglio, quello da non sbagliare con una grande squadra, e i Gear lo sono: controllo errato in fase di impostazione Lotus, palla tra i piedi di Franito e destro all'angolino (32').

L'errore fatale, perché se Peqini respinge un tiro del diez e Leka ne ingloba uno di Suma (37'), c'è ancora l'asso nella manica dei «Pirati», il tipico da tirar fuori giocando a carte in una locanda logorata dal tempo e dalla salsenide: il rigore presidenziale. Al 38' è infatti il turno del capitano della nave, Manuuxo, che scende in campo e sgancia una bomba scheggiata dalla traversa per poi finire in rete. È il gol del 5-4, il definitivo 5-4, perché Peqini negli ultimi due minuti di dado vola sul destro a giro di Fran (39') e Leka blocca il mancino centrale di Suma (40'), consegnando tre punti che vogliono dire momentaneo primo posto in classifica per i Gear 7.

Un successo sofferto, più che altro per il primo tempo ben giocato dagli uomini di Pol Font, rei di aver perso la bussola nella ripresa, ma altrettanto bravi a ritrovare la rotta contro un ottimo avversario. Sì, perché i Black Lotus confermano quanto di buono fatto nelle ultime uscite, imparano rapidamente da una prima fase di partita non ottimale, ma contro una delle big, e la spaventano nel secondo tempo. Per entrare nel gruppo dei grandi, però, c'è ancora quel dettaglio da limare, quel lampo da trovare.

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