Prima Categoria
27 Marzo 2025
PRIMA CATEGORIA PIEMONTE - La festa di tutti i giocatori dell'Orbassano con il tecnico Ivano Sorrentino dopo la vittoria con il Venaus per 3-0 che ha sancito la vittoria dell titolo (foto Cassarà)
Una stagione da record che entra di diritto nella storia della Prima Categoria. L’Orbassano, al termine di un’annata straordinaria sotto il profilo sportivo, trionfa nel girone D e conquista l'accesso alla Promozione. Si tratta di un ritorno in categoria atteso da anni: l’ultima apparizione risaliva alla stagione 2011/12, quando il club portava il nome di Orbassano Gabetto. I rossoblù, guidati dal Presidente Michele Marano, possono finalmente festeggiare un traguardo annunciato già da mesi, grazie a una prima metà di stagione perfetta, culminata in 17 vittorie consecutive. Record su record raggiunti grazie a una rosa competitiva e all’abilità del tecnico Ivano Sorrentino, artefice di un equilibrio tattico impeccabile.
Nessuno avrebbe mai immaginato un Orbassano così dominante, soprattutto considerando i numerosi cambiamenti rispetto alla scorsa stagione: dal passaggio dal girone E al D torinese, al cambio in panchina, fino alla rivoluzione dell’organico. L’inizio non è stato tra i più positivi, con un pareggio per 1-1 in casa del Barracuda. Tuttavia, dopo il primo passo falso, l’Orbassano ha dato vita a una striscia di vittorie consecutive senza precedenti, imponendosi sia contro squadre di media-bassa classifica che negli scontri diretti.
Il cammino storico si è interrotto a Susa con uno 0-0, ma ormai la storia era già stata riscritta. Dalla stagione 2015/16, l’Orbassano è la squadra con il maggior numero di vittorie consecutive (17), superando il precedente record del Venaria stabilito nella stagione 2018/19, fermo a 13. Ben 4 di queste vittorie sono arrivate in rimonta da situazioni di svantaggio: due contro il Giaveno Coazze e altre due negli scontri al vertice, entrambi in trasferta, contro il Pianezza e il Mirafiori. Il titolo di Campioni d’Inverno, conquistato con largo anticipo, ha permesso all’Orbassano di gestire il ritmo nel mese di febbraio, in cui sono arrivati due pareggi e la prima sconfitta stagionale, senza però compromettere nulla. A marzo, con quattro giornate ancora da giocare, i rossoblù avevano bisogno di un solo punto per il matematico trionfo, grazie al pareggio del Beppe Viola. Ma l’Orbassano dei record non tradisce mai davanti al proprio pubblico: un netto 3-0 al Venaus ha certificato la Promozione, consegnando ai tifosi un finale da incorniciare.
Una stagione da record, certificata anche dai numeri. Già menzionate le 17 vittorie consecutive che consegneranno l’Orbassano agli annali per chissà quante stagioni, la squadra guidata da Ivano Sorrentino ha mostrato un dominio assoluto nel girone. Con 43 punti su 45 disponibili nel girone di andata e 22 punti nel girone di ritorno, nonostante un leggero rallentamento, i rossoblù si sono confermati come la squadra più in forma. L’equilibrio della rosa si riflette anche nei numeri della differenza reti: la migliore del girone, grazie alle 45 reti segnate e alle sole 9 subite. Inoltre, l’Orbassano può vantare la miglior difesa del Piemonte a livello di Prima Squadra (a pari merito con lo Spazio Talent Soccer del girone C), grazie alle 18 partite senza subire gol, un traguardo reso possibile dalle prestazioni di Roberto Marinaro, il miglior portiere della regione. Con un’età media di 26,29 anni, aumentata di quasi 2 anni rispetto alla prima metà della stagione, i Galacticos rossoblù hanno saputo coniugare l’esperienza dei veterani con l’energia e il talento delle nuove leve, creando un mix perfetto che ha spinto la squadra verso la storia.
La difesa a quattro disegnata dal tecnico Ivano Sorrentino è stata una colonna portante del successo rossoblù. Dai terzini Caporillo, Oddenino e Di Benedetto, sempre affidabili e precisi, al trio centrale che ha garantito solidità per tutta la stagione. Il capitano Luca Sperandio, con la fascia al braccio, ha organizzato magistralmente il reparto arretrato, affiancato dall’esperienza di Ronaldo Vanin e dalla grinta di Pasquale Ienopoli, autore anche di due reti stagionali. Il centrocampo ha brillato per varietà e qualità, con interpreti capaci di adattarsi a ogni situazione. Matteo Girardi, al suo debutto in maglia rossoblù, si è distinto come regista con due gol personali, mentre Marco Balistreri e Davide Nicolò hanno dato equilibrio e dinamismo. Spicca la classe del 2005 Cristian Finocchiaro, giovane talento capace di garantire qualità, affiancato dal duo collaudato Baracco-Corbella. Il reparto offensivo, però, è quello che ha regalato le maggiori soddisfazioni, sia in termini di gol che di spettacolo. Il bomber eterno Andrea Casagrande ha superato quota 200 reti in carriera, confermandosi un attaccante implacabile. Sotto la guida di Sorrentino, un vero specialista nel valorizzare gli attaccanti (come dimostrato nella sua ultima esperienza al Carrara nella stagione 2021/22, quando portò Daniele Monteleone a quota 22 gol), Casagrande è arrivato a 20 reti, in piena corsa per il titolo di capocannoniere. L’attacco è stato completato dal contributo prezioso di Luigi Mastrapasqua e dalla coppia De Santi-Tonda, a cui si è aggiunto nel corso della stagione l’arrivo di Martin Romano, un rinforzo che ha ulteriormente impreziosito un reparto già ricco di talento.
Una squadra imbattibile, quella del Presidente Michele Marano, che in estate ha affidato il gruppo a Ivano Sorrentino. Il tecnico, dopo un anno sabbatico, è tornato in panchina dopo le esperienze al Chieri e la salvezza in Promozione col Carrara. Sorrentino ha saputo creare unità in un gruppo rinnovato, ottenendo il meglio da tutti:
«Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Volevamo chiudere il campionato il prima possibile, e devo fare i complimenti al gruppo: sono uomini veri, prima ancora che giocatori. Sono cresciuto come giocatore nella Juventus, con la mentalità di dover vincere, e ho cercato di trasmettere quella mentalità e professionalità a tutti.
Ho capito che stavamo facendo qualcosa di importante quando abbiamo vinto 9-10 partite di fila, vedendo il giusto atteggiamento negli allenamenti, che poi si rifletteva nelle partite della domenica. Sono un allenatore meticoloso: siamo la miglior difesa del Piemonte perché curo molto l’aspetto difensivo, lavorando sempre per reparti.
Durante l’anno non abbiamo mai avuto vere difficoltà. Il problema principale è stato mantenere l’equilibrio, ma abbiamo sempre mostrato una grande forza mentale, rimanendo uniti come gruppo. Ora vogliamo onorare il campionato fino alla fine, superare altri record e rispettare il lavoro dei nostri avversari. Prima, però, devo pagare la cena ai ragazzi: glielo avevo promesso se avessimo vinto il campionato».