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Kings League Italia

Non ci sono parole! 8 gol, magie, rimonte e un finale irripetibile: è il derby più bello di sempre

Paura per l'infortunio di Stojkovic, ma il derby dell'aura è inconcepibile: ecco cos'è la Kings League

Bressan Stallions

KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT STALLINS • Gianluca Bressan

Una partita così non esisterà mai più. Un'affermazione forte, volontariamente, ma d'obbligo, perché quello che si chiude è uno dei derby più illogici della storia. Quella appena iniziata della Kings League, sì, quella di un torneo di calcio a 7, sì, ma quella che parla di una sfida che straborda di emozioni: un'amicizia profonda tra presidenti, lo stupore per le giocate sopraffine, la paura per quanto successo a Stojkovic, la carica per due rimonte pazzesche, la tensione per una serie infinita di shootout e la gioia per un cucchiaio decisivo che vuol dire primo posto in classifica. Di tutto e di più in quella che è già la partita più bella dell'anno.

CAPUTO-COLOMBO ILLEGALI, SOLDÀ TIENE SU GLI STALLONI

È la partita dell'anno, punto e basta. Se non lo è per tutti, lo è per tanti, tantissimi, in ogni angolo d'Italia, ma lo è soprattutto per due persone: Gianmarco Tocco e Francesco Marzano. Loro che sono cresciuti insieme dai tempi dei video su YouTube fino a diventare i due streamer più importanti di Twitch nel paese, loro che, cifre e numeri a parte, sono il simbolo di un'amicizia rara. Un legame speciale, talmente tanto da unirli anche nella rivalità, quella che, però, si percepisce in campo e nell'aria. Sì, perché Stallions-TRM vuol dire derby interno nella community più grande d'Italia, ma anche prima contro seconda in classifica.

Uno scontro diretto pesantissimo, che sancisce anche l'esordio del capocannoniere del torneo nella sua nuova squadra: perso Marcone per infortunio, i TRM consegnano infatti la maglia numero 10 a Colombo, e la spiegazione del perché è lampante. Sofferta una partenza forte degli Stallions, con il portiere Bressan che sblocca la partita nell'uno contro uno iniziale (una delle regole particolari della competizione) e Stojkovic respinto prima dal palo (2') e poi da Vagge (6'), la formazione di Bertoni si affaccia in avanti in contropiede con Caputo, bloccato dal ginocchio di uno statuario Bressan (9').

Il segnale che la squadra dell'ex Sassuolo sa come pungere e, superato anche un destro di Petracca a lato sulla bella costruzione con Stojkovic e Brusadelli (10'), ecco che la super sfida cambia totalmente: Colombo imbuca per Caputo, che scappa sul filo del fuorigioco e di mancino anticipa l'uscita del portiere. È la rete dell'1-1, è l'inizio del ribaltone TRM. Sì, perché dopo due minuti ancora la coppia ingiocabile Caputo-Colombo riparte, il primo trova il secondo in area e per l'ala della Fucina è un gioco da ragazzi segnare il 2-1 (13'). Il tris, invece, è qualcosa di fuori dal normale, anche se il numero 10 lo fa sembrare facile: due metri fuori dal vertice destro dell'area, destro a giro sul secondo palo, palla che parte verso le stelle e scende nell'incrocio opposto (14').

Una vera e propria magia che porta i TRM sul doppio vantaggio, quasi triplicato quando ancora Colombo di punta su assist con tunnel di Caputo (15') e Rossoni a rimorchio (17') chiamano Bressan alla risposta di piede e in tuffo all'angolino. Due interventi che risvegliano gli stalloni, di nuovo pericolosi nel finale con Stojkovic che calcia alto in contropiede (18') e Brusadelli di poco a lato (18'), ma finalizzatori solo nei due minuti di dado. È lì infatti che la squadra di Blur guadagna due calci di rigore nel due contro due, prima con Orteca e poi con Brusadelli, che portano però a risultati opposti: sul primo Soldà è glaciale ad aprire il piattone (20'), sul secondo Vagge intuisce lo stesso tiro e para (21'). 

PAURA STOJKOVIC, PANNUTI NELLA STORIA

Respinto dal palo il tacco di Adamo nell'ultimo corner del primo tempo, nella ripresa la caccia al pareggio degli Stallions continua, e si completa dopo un minuto: rimessa di Evangelisti, colpo di testa di Orteca sul secondo palo ed ecco il 3-3 (23'). Pareggiati i conti, il derby regala uno dei momenti più iconici della competizione: il doppio rigore presidenziale Blur-Marza. Un momento quasi a se stante rispetto a ciò che succede in campo, perché i due presidenti ricordano un aspetto fondamentale della Kings League: l'intrattenimento. È così che i due rigori si trasformano in una simulazione di un uno contro uno durante la rincorsa per arrivare a calciare, conclusa da Blur con un colpo di tacco di molto a lato e da Marza, passato sotto le gambe del suo avversario, con un destro sopra la traversa (26').

Un momento a parte, sì, ma «poi c'è il campo», e lì la sfida si infiamma. Colombo con il mancino incrocia a lato (27'), mentre Rossoni spara alto (28'), sancendo un buon momento per i TRM, che provano ad alimentarlo giocando la carta della sospesione su Stojkovic. Per tutta risposta, però, gli Stallions fanno la mossa giusta: spezzare il ritmo e crearsi un'occasione. Come? Con la carta del rigore, quello che ripropone per la terza volta il duello Vagge-Soldà. Una sfida in parità che ha bisogno di una svolta, come quella tra le due squadre, e a darla è il «Toro», che calcia forte centrale sotto la traversa e fa 4-3 (31').

Un gol che richiama alle armi i TRM, trainati dal solito Colombo e dal tiro alto di Rossoni, prima dell'episodio che congela tutta la Fonzies Arena: Stojkovic, finito con la testa contro uno dei sostegni a bordocampo dopo una spallata del portiere, viene medicato e rientra in gioco, ma passati una decina di secondi si accascia al terreno. Il gioco si interrompe, entrano i soccorsi, e il giocatore dopo un minuto alza il braccio per fare segno che è tutto ok. Trasportato fuori dal terreno di gioco in lacrime sulla barella, Stojkovic si è poi ripreso al termine della gara.

Attimi concitati, come quelli del finale di una partita a entrare per sempre nella storia. Ancora sotto di una rete, infatti, gli uomini di Marza pareggiano allo scoccare del 38': tiro di Colombo, mano di un avversario e palla che finisce in porta, con il direttore di gara che assegna la rete dopo aver indicato il dischetto. Confusione generale, 4-4 sul tabellone e ultimi 120 secondi da giocare con la regola del golden gol, quello che Brusa cerca con un tiro a incrociare a lato dopo aver fatto un geniale primo controllo in girata (41') e che i TRM si vedono respingere più di una volta nell'assalto finale (42').

La parità resiste dunque fino al triplice fischio, ma in Kings League non c'è spazio per il pareggio: o si vince o si perde. Ergo, si va gli shootout, dove succede nuovamente qualsiasi cosa. Colombo e Orteca segnano al primo giro, Bressan ipnotizza Caputo, ma Frosio calcia fuori e tiene l'equilibrio. A romperlo ci pensano allora i due protagonisti assoluti della serie: Bressan erge il muro pure su Andrei, mentre Pannuti prima guadagna un rigore per fallo di Vagge, lo fa ammonire e quindi uscire dai giochi, poi batte dal dischetto il sostituto Grimaldi. È vantaggio Stallions, ma è solo l'inizio. Sì, perché se Bressan si dimostra insuperabile pure su Rossoni, proprio Grimaldi blocca Proietti e tiene in vita i TRM, ribaltando l'inerzia degli shootout. Subito dopo, infatti, Scanferlato segna e ancora Grimaldi nega a Curcio il gol vittoria.

Dalla panchina a potenziale eroe del derby più importante dell'anno: è la favola del numero 98, quella che Grimaldi prova a scrivere segnando pure il suo shootout, ma dall'altra parte c'è un mostro sacro di nome Bressan. Lui che in caso di errore condannerebbe gli Stallions alla sconfitta e che li tiene con il fiato sospeso: destro, traversa, palla che rimbalza oltre la riga e poi esce. È il gol che vuol dire andare a oltranza, l'ultima cosa possibile in una partita impossibile. Come il destro incastrato all'incrocio da Colombo nei 40 minuti regolamentari, lui, però, che calcia fuori il suo shootout e offre il match point agli Stallions. La palla della vita passa tra varie mani, ma poi viene ceduta all'eroe della sfida più folle di tutta la Kings League Italia: Ferdinando Pannuti. Lui che dopo aver tolto dalla porta Vagge con quel rigore conquistato si presenta davanti a Grimaldi, va sul mancino e con un cucchiaio all'ultimo secondo disponibile vince la partita. La fine più epocale di un match epocale, quello che sancisce la prima posizione in classifica degli Stallions e li porta a un punto dalla certezza matematica dei playoff

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