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Kings League Italia

Sul treno dei sogni! A 19 anni ferma una promessa della Serie A, sorprende l'Italia e punta il Mondiale

Ogni settimana fa 1000 chilometri per pura passione: Andrea Filippi fa doppietta da difensore in Kings League

Filippi TRM

KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT TRM • Andrea Filippi

Due ore di treno o tre e mezzo di macchina, da moltiplicare per due perché ci sono andata e ritorno da fare. Anzi, da moltiplicare per quattro perché tocca farlo due volte a settimana. Totale? 1332 chilometri in 4 giorni. No, decisamente non pochi, basti pensare che in un mese vuol dire fare più di due volte su e giù da cima a fondo l'Italia intera. Quando di mezzo c'è il cuore, però, la lancetta del contagiri resta sullo zero metri percepiti perché il motore è alimentato da una passione incalcolabile, quella che il destino ripaga sempre, quella che sale dai tendini di Andrea Filippi. Lui che a 19 anni fa continuamente avanti e indietro da casa a Milano per inseguire i suoi sogni e vivere uno di quelli inspiegabili: giocare al fianco di un ex bomber di Serie A, competere con alcune vecchie promesse o professionisti del calcio italiano, segnare una doppietta da difensore sotto gli occhi di tutto il paese e lottare per giocare un Mondiale.

DA RIMINI A MILANO

Con una tappa da aggiungere, breve, ma importante: Torino. È lì che giovedì 5 dicembre prende forma di qualcosa di inimmaginabile per Andrea, ovvero partecipare al torneo che sta rivoluzionando il mondo dell'intrattenimento sportivo: la Kings League. Una competizione di calcio a 7 con varie regole particolari (clicca qui per saperne di più) inventata da Gerard Piqué e palcoscenico di ricordi impensabili, come sfidare o giocare assieme a stelle del calibro di Pirlo, Totti, Hazard, Agüero e Ronaldinho. Qualcosa di inarrivabile per chi è cresciuto tra i dilettanti, ma la creazione di un campionato in Italia apre le porte del mondo dei sogni a un centinaio di ragazzi in tutta la penisola, Filippi compreso. 

Lui che supera i provini iniziali, viene scelto dai TRM di Marza e Just Rohn - due dei creatori di contenuti sul web più noti in Italia - durante la serata dei draft (proprio quel 5 dicembre) e si ritrova così sotto i riflettori di una competizione seguita da centinaia di migliaia di persone, ma, soprattutto, in campo con giocatori fuori dalla sfera del comprensibile ripensando alla propria realtà. «Ho fatto dal settore giovanile alla prima squadra con il Rimini United, che ora si chiama Victoria e con cui ho esordito a 16 anni in Seconda Categoria, poi sono sempre stato in quel giro. - quello dei dilettanti, di chi con ogni probabilità mai si sarebbe immaginato di segnare una doppietta davanti a 20mila spettatoriPer me è un'emozione incredibile venire qui da draft, da calciatore normale, e trovarmi con giocatori che sono anche più forti di me. Fare gol in una partita importante come questa è tanta emozione, ne vado molto fiero».

Quale sfida? Quella con i Boomers di Fedez, uno dei tanti nomi apparentemente lontani anni luce dalla sfera dilettantistica, ma in quel rettangolo di gioco può succedere qualsiasi cosa, anche fermare una promessa del calibro di Simone Lo Faso, lanciato in Serie A da Roberto De Zerbi ai tempi di un Palermo-Milan del 2016, partire in contropiede e segnare i primi due gol in Kings League: «Il preferito tra i due? Il secondo, perché Lo Faso è fortissimo, ma secondo me l'ho difeso bene e sono stato lucido davanti alla porta»

SOGNANDO UN MONDIALE CON CAPUTO

Da Rimini a Milano, sognando un Mondiale con Caputo: una frase talmente senza senso da provare a dividerla in due per comprenderla meglio. Sì perché se Torino rappresenta uno snodo fondamentale nella storia di Filippi, tutto parte da casa sua, e senza preavviso: «Io non sapevo niente di tutto ciò. Ho avuto la fortuna che un mio amico era informato, mi ha detto di provare a fare il provino e sono venuto qua». A Milano, raggiunta e lasciata ogni lunedì e ogni giovedì prendendo 4 treni a settimana e senza mai rinunciare al primo amore, ovvero quel sopracitato Rimini United: «Faccio sempre su e giù, per fortuna ho un amico che mi ospita e riesco a fare entrambe le cose, sia il calcio là che il calcio qua».

Indicando la Fonzies Arena, lì dove la magia prende vita. Quella di una doppietta indimenticabile, ma anche quella di poter condividere campo e spogliatoio con l'uomo di punta della competizione: Ciccio Caputo. «Passare dai dilettanti ad avere in squadra un giocatore così grande è un'emozione di quelle che trovi poco in giro. - lo sa benissimo Filippi, che sull'inatteso compagno di squadra aggiunge - È gentilissimo. Ci tiene sempre sul pezzo, ci ha dato consigli, ma è davvero una grande persona, ha un grande spirito umano».

Lo stesso messo in campo durante la propria carriera, culminata negli anni di Sassuolo, destino vuole in quell'Emilia-Romagna che rappresenta la casa di Andrea, lasciata periodicamente per illuminare l'Italia in una Kings League così vissuta dal classe 2005: «Ovviamente ci sono molti riflettori ed è una grande occasione per mettersi alla prova, però è proprio divertente il giocare in sè. È davvero una bella esperienza». Una di quelle indimenticabili, imprevedibili, inimmaginabili, e qualsiasi altro aggettivo che sfidi le leggi della realtà. Soprattutto perché in palio non ci sono solo emozioni e ricordi, ma anche un altro sogno fuori di testa: giocare il Mondiale per Club in Francia. Per raggiungerlo serve il primo posto in classifica o un posto nelle semifinali playoff della Kings Italia e, solo allora, un viaggio in treno un po' più lungo, ma cuore e passione per affrontarlo di certo non mancano.

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