Under 19 Élite
05 Aprile 2025
UNDER 19 ÉLITE VIS NOVA • Andrea Pinciaroli
Essere campioni vuol dire superare ogni avversità, restare appigliati all’ultimo gancio di un’arrampicata impossibile, al timone della nave in tempesta, al cavo sfilacciato di una navicella mentre si è persi nello spazio, e trovare sempre il modo di raggiungere la vetta, il faro, la salvezza. Essere campioni è quella cosa lì: non arrendersi mai, lottare oltre l’ultimo respiro, attaccarsi a quel briciolo di speranza e trovare il modo di vincere, anche a un passo dalla fine. Quella di un campionato che la Vis Nova per il primo mese vive in compagnia in vetta, ma non la fa mai esclusivamente sua, fino al momento più importante di tutti. Sì, perché essere campioni vuol dire anche mettersi nelle condizioni per provare il sorpasso all’ultima giornata, quando il CG Bresso crolla 4-0 a Lazzate e i ragazzi di Massimo Rampinelli aggiornano la storia: vittoria in casa sulla Leon, balzo in testa, campionato vinto per un punto e secondo titolo consecutivo. Non solo, il secondo nella storia della Lucertola, che si conferma tra le 8 migliori squadre della Lombardia, e che adesso punta a un titolo di campione ancora più grande.
28 settembre 2024, l'ultima giornata chiusa in vetta alla classifica dai neroverdi. Erano 193 giorni fa, erano 7 mesi fa, era l'inizio di una stagione semplicemente folle, la più bella di sempre per quanto riguarda il Girone B e, a posteriori, per i ragazzi di Rampinelli. Loro che vincono le prime quattro partite proprio come la Lentatese, restando al primo posto in una battaglia che deve ancora prendere forma, ma che suggerisce la presenza di una Manara terza a -2. Alla quinta giornata il primo turning point del destino: la Vis Nova perde 3-1 in casa del CG Bresso, lascia la Lentatese da sola in cima e finisce sul gradino più basso del podio, superata proprio dai Bersaglieri.
Un punto di svolta non solo perché sancisce l'ultima volta della Lucertola sul tetto della classifica, ma anche perché sancisce l'inizio di una fase negativa per i campioni in carica, capaci di collezionare un solo punto nelle successive quattro giornate. Un passo di marcia che costa il posto sul podio, con i brianzoli che scivolano in quarta posizione e vedono la prima allontanarsi addirittura a 9 lunghezze. È il fondo toccato dalla Vis Nova, che più lontana di così dalla vetta non si ritrova, ma che per riavvicinarla ha bisogno di un mix di due fattori: qualche assist dai piani alti e l'aura dei campioni. Quella di chi chiude il girone d'andata vincendo 5 partite su 7 (un pareggio e una sconfitta gli altri risultati), agganciando il secondo posto (prima distante 8 punti) e portandosi a -6 dalla Lentatese capolista.
È il secondo paletto da mettere nella stagione dei neroverdi, che sembrano riaprire la corsa a tre per la vittoria del campionato, ma ben presto cambia tutto. Sì, perché persa la prima gara del 2025 (2-0 con la Speranza Agrate), la Vis Nova pareggia la seconda (0-0 in casa dell'Ardisci e Maslianico) e lascia nuovamente il podio, superata dal neopromosso CG Bresso, proprio quello che a settembre costò l'addio alla vetta. Il paradosso, però, è che quell'unico punto collezionato nelle prime due settimane del nuovo anno è anche guadagnato, perché là sopra la Lentatese crolla due volte su due.
Terzo momento chiave? Terzo momento chiave. O meglio, l'inizio di qualcosa di straordinario. È infatti quella la giornata in cui inizia ufficialmente il campionato più bello di sempre. Lo dice la classifica, quella che vede Lentatese e Manara prime a quota 35, il CG Bresso terzo a 31 e la Vis Nova quarta a quota 30. Un gap che diventa ancora più stretto nelle settimane successive, portando addirittura le quattro contendenti al trono a ritrovarsi racchiuse in appena 2 punti. Una fase della stagione completamente folle, fatta non solo di sorpassi e controsorpassi nel gruppo di testa, ma accesa dall'arrivo di un'altra grnade sorpresa: l'Ardisci e Maslianico, capace da new entry in categoria di toccare addirittura il podio della classifica.
Settimane che la Lucertola vive restando sempre nel cuore del gruppone, come il ciclista più esperto che sfrutta la scia per risparmiare energie. Quelle che alla lunga vengono a mancare un po' a tutti, ovvero alle varie Manara e Ardisci, sostituite nelle fasi finali da una Speranza Agrate in formissima nella seconda parte di stagione. Là davanti, poi, a patire le fatiche di un campionato mai visto è la capolista Lentatese, che a cinque giornate dalla fine cede lo scettro alla favola CG Bresso, prima da neopromossa. Sul podio, però, c'è sempre lei, ovvero quella Vis Nova che rimane a -3 dalla vetta e sogna l'aggancio, ma deve fare i conti con qualcosa fuori dal suo controllo.
Il mese di marzo rappresenta infatti un momento delicato per i neroverdi, che perdono alcune importanti pedine vuoi per le necessità della prima squadra, impegnata a giocare 8 partite in 30 giorni, tra cui due semifinali di Coppa Promozione e alcuni pesantissimi scontri diretti per difendere la vetta in campionato. Assenze a cui si aggiungono le partenze di Vian e Servietti per la Viareggio Cup, e che portano Rampinelli a dover far affidamento sui classe 2008, alcuni dei quali schierati titolari nel rush finale. Persi alcuni punti, però, anche tutte le altre contendenti faticano a dare lo strappo decisivo, testimonianza di un girone mai così infernale, e la Vis Nova non perdona.
La Lucertola sfodera infatti i suoi artigli, vince di misura con il Real Milano, pareggia in casa dell'ottimo Villa e ringrazia la Fucina, che, dopo aver battuto proprio i brianzoli 2-1, blocca sul 2-2 il CG Bresso e permette ai ragazzi di Rampinelli di arrivare a -2 dalla regina a due giornate dalla fine. Un primo posto messo nel mirino anche dalla Lentatese, ma alla penultima curva arriva il penultimo turning point della stagione: il CG Bresso stravince il derby con il Bresso, i rossoblù pareggiano con la solita Fucina e salutano la lotta al titolo, mentre la Vis Nova a 10 minuti dalla fine ribalta il Mariano e resta in corsa per il campionato, da assegnare all'ultima giornata.
La stessa in cui il campionato più bello di sempre non può che regalare un finale fuori di testa. Sotto negli scontri diretti con il CG Bresso, la squadra di Giussano è obbligata a battere la Leon e incrociare le dita per una sconfitta dei milanesi in casa di un'Ardor Lazzate salva da tempo. Incassato il gol di Brambilla al 15', i brianzoli prima pareggiano con il rigore di Radice, poi ribaltano la seconda partita consecutiva grazie alla doppietta di Vian nella ripresa e fanno uno squillo: a Lazzate il CG Bresso perde 4-0. È la fine di tutto, di un girone capace di consumare ogni fibra della mente e del corpo, di una rimonta leggendaria e di un campionato destinato a entrare nella storia, quella della Vis Nova.
Lei che dal -9 di 5 mesi fa si ritrova per la prima volta da sola davanti a tutti nel momento decisivo, conquistando il suo secondo titolo consecutivo, il secondo di sempre, e raggiungendo di nuovo i quarti di finale per il titolo regionale. Destino vuole, vincendo 3-1 e togliendo dalla vetta il CG Bresso, a parti invertite 182 giorni dopo quella quinta giornata di campionato.
«È stata una stagione interminabile. - il termine forse più giusto per descrivere un campionato illogico, vinto di nuovo dal tecnico Massimo Rampinelli, che ripercorre - Siamo partiti bene, con dei buoni propositi, poi abbiamo avuto un periodo di grossa difficoltà, chiudendo quasi a -10 dalla vetta. Tuttavia, ci abbiamo sempre creduto, anche in un mese di marzo tra squalifiche e impegni della prima squadra, e alla fine siamo riusciti a portare a casa il campionato con tutto il gruppo perché quando non c'erano i titolarissimi pure chi ha giocato meno ha dato tutto. È veramente merito di tutti i ragazzi, dal primo al 20esimo, e anche dei 2008, che ci hanno dato una mano nelle ultime partite e ci sono sempre stati».
Perché essere campioni vuol dire essere pronti a ogni evenienza in ogni momento, riscrivendo la storia al termine di una stagione decisamente diversa dall'ultima: «L'anno scorso è stata più una questione dominante, a un certo punto si aspettava solo la festa. Questo invece è stato una rincorsa fino all'ultimo, ed è una gioia pazzesca pensando a tutto quello che abbiamo passato ed è successo. I ragazzi hanno fatto qualcosa di veramente incredibile, devo dire che alla fine mi sono sciolto». Un finale vissuto giocando mezzora prima del CG Bresso, sapendo che un successo non avrebbe garantito la conquista del titolo, ma occhi e orecchie non sono mai andate sul campo avversario fino al triplice fischio del proprio impegno. «Non ci siamo lasciati dire niente perché volevamo lasciare che i ragazzi giocassero sereni e tranquilli. - spiega Rampinelli, che sui rivali per il titolo aggiunge - Non mi aspettavo una loro debacle, però in queste partite la gamba diventa corta se non sei abituato. Faccio però loro i complimenti perché hanno fatto qualcosa di incredibile. Anche quando abbiamo giocato contro di loro, nonostante fossero sotto 2-0, non hanno mollato un centimetro, e nel secondo tempo forse meritavano anche di vincere. Sinceramente mi aspettavo passi falsi di tante altre squadre, invece tutti hanno giocato fino alla fine e questa è la cosa bella del nostro campionato».
Quello tenuto nella propria bacheca e che permette di tornare ai quarti di finale per il titolo regionale, cercando di migliorare la semifinale raggiunta nella passata stagione. Sì, perché Rampinelli predica calma, ma dopo un campionato del genere non nasconde un piccolo sogno: «È un campionato a parte, però se facessimo come il Morazzone dell'anno scorso? Quelle cose che nascono alla fine non sai mai come vanno, però vediamo chi ci capita, poi ce la giocheremo». D'altronde, se si parla di rimonte leggendarie i varesotti l'anno scorso hanno mostrato la via, e la Vis Nova ne sa qualcosa. Era il 24 aprile 2024, era la sconfitta nel match di ritorno in casa dei futuri campioni regionali, è un ricordo che adesso va ribaltato.