Kings League Italia
07 Aprile 2025
KINGS LEAGUE LOTTOMATICA.SPORT UNDERDOGS • Christian «Il Marziano» Ronchi
È la loro natura, quella di chi letteralmente sarebbe un «perdente», ma che, forse, proprio per questo trova spesso delle energie che nessun altro ha. Una forza che si sprigiona nelle situazioni più disperate, quando ormai sembra tutto perso, a volte già in partenza, perché sì, gli Underdogs per definizione sono sfavoriti a prescindere. Sfavoriti, non sconfitti, perché poi c'è sempre quell'energia lì, quella di chi sotto 5-1 rimonta una partita impossibile con un rigore all'ultimo secondo e la vince negli shootout. Sì, è la natura degli Underdogs.
Aggiungere altri tre mattoni alla diga per blindare un posto nei playoff, ritrovarli dopo cinque sconfitte consecutive per non perdere ufficialmente le speranze di rimonta: sì, Zebras e Underdogs si incrontrano a metà di una strada percorsa in sensi opposti. Quella che conduce verso la vetta in direzione bianconera, con la squadra di Campolunghi pronta a ripetere il successo nel big match con gli Zeta sfruttando un'arma in più: Akammadu, bomber del Crema in Serie D. L'ultimo innesto di una squadra che, però, il suo capocannoniere lo ha già, anche se indossa il numero 9 e non il tradizionale 9. Se infatti dietro Iuliano fa subito una bella parata a una mano in uscita nell'uno contro uno iniziale (una delle regole speciali del torneo), là davanti Berra fa girare la testa a un avversario e con il destro porta avanti le «Zebre» (2').
Stappato il match, gli Underdogs escono dalla cuccia con i mancini di Ronchi (2') e Vives (3'), il primo fuori e il secondo centrale. Segnali che i biancoverdi ci sono, ma dall'altra parte c'è un 10 fuori categoria: Berra riceve palla, sguscia in mezzo a due avversari e col mancino appoggia il raddoppio (5'). Il 3-0, invece, lo evita Corti in uscita proprio sull'ex Sedriano (8'), permettendo alla formazione di Cisco di riorganizzarsi e preparare l'assalto. Sì, perché anche i biancoverdi vantano un giocatore differente, ovvero il «Marziano» Ronchi. Il numero 11 prima offre a Castelluccio la palla del 2-1, respinta con un bel riflesso da Iuliano (11'), poi trova lo spazio a sinistra per servire Pesca, che conclude a lato sul primo palo (12'), e infine si accentra per un destro forte ma centrale (13').
I tentativi di Ruggieri dalla distanza finiscono invece tra le braccia del portiere (14') o di poco fuori (16'), come la punizione di Akammadu (15'), mentre chi la porta la vede, e la vede benissimo, è il secondo migliore in campo del primo tempo: il «Biondo» Bonzi. Il numero 4, pedina fondamentale nel centrocampo bianconero, aggiunge al suo repertorio di intercetti, recuperi e passaggi un bellissimo destro rasoterra che parte dal vertice sinistro dell'area e finisce nell'angolino opposto (18'). 3-0 e partita chiusa? In Kings League mai, anche perché le due traverse di Ronchi in due minuti, intervallate dal gol di Ruggieri nel due contro due del dado (19') lasciano un chiaro messaggio: gli Underdogs ci sono.
Una notifica che arriva sul telefono di Campolunghi, che per smorzare subito qualsiasi tentativo di rimonta scende in campo dopo due minuti e trasforma un bellissimo rigore presidenziale: destro aperto, sfera incastrata nell'angolino e 4-1 (22'). Messo il colpo, gli Zebras cercano di chiudere definitivamente i giochi con la carta sospensione su Ronchi per poi spingere con i suoi due migliori in campo. Prima Bonzi stoppa di petto un lancio dalle retrovie e cerca una rovesciata alta (24'), poi Berra incrocia un mancino a lato, infine i due uniscono le forze: ripartenza di Bonzi, filtrante con tunnel, dribbling di Berra sul portiere e manita servita (28').
Gol partita? La risposta è di nuovo no, perché in due minuti gli Underdogs accorciano le distanze. Merito del presidente Cisco, letale dal dischetto (30'), e dell'ormai solito Ruggieri, che si propone in corsa al limite dell'area e con un destro forte rasoterra fa 3-5 (32'). È la rete che sposta definitivamente l'ago della bilancia emotiva, quella che porta i biancoverdi a trovare anche il poker con Pesca sul tiro di Ronchi respinto, ma che viene annullato per un presunto tocco di mano del numero 9 (37'). Poco male, perché se il tiro di Vives (arrivato in prestito dalla Kings Spagna) finisce a lato (38'), negli ultimi due minuti, quando ogni gol vale doppio, la ruota gira. Dopo essersi visto annullare un gol pesantissimo nel match precedente con i Caesar per questione di un secondo, Ronchi fa la sua solita serpentina extraterrestre in mezzo a tre in area al 40', cade su un contatto con Tarasco e guadagna un calcio di rigore che il miglior acquisto della Kings League Italia non può sbagliare. Sì, Ruggieri spiazza Iuliano, fa tripletta e manda tutti agli shootout.
Lì, dove i «Pitbull» di Cisco sono ormai padroni dell'anima del match, anche dopo il gol di Berra e quello annullato proprio a Ruggieri per essere andato oltre i 5 secondi prima di tirare. Proprio come in partita, infatti, gli Underdogs ribaltano il risultato pure nella sequenza finale, con Ronchi e Tempera che non perdonano gli errori di Bonzi e Akammadu, e Corti che mura l'ultimo tentativo di Serra dopo la parata di Iuliano su Vives. È l'intervento decisivo, quello che fa partire la festa dei biancoverdi, anche se parziale, perché il successo agli shootout vale 2 punti e complica la rincorsa ai playoff, ma permette quantomeno di restare attaccati al carro dei play-in superando un avversario ben più quotato. Quella Zebras che limita i danni portandosi a casa un punticino, ma che paga un secondo tempo spento e rischia di perdere un po' il passo nella Top 6.