Under 19 Élite
09 Aprile 2025
UNDER 19 ÉLITE ROZZANO • Giacinto Candito, detto Giacio
«Giacio». L'epiteto affettuoso con cui i ragazzi di Rozzano fanno riferimento a Giacinto Candito. Un suono avvolgente e capace di estendersi lungo l'intero perimetro del luogo ove venga pronunciato. Ricorda leggermente il «Gaucho» con cui si fa riferimento in Brasile, e non, a Ronaldinho. Quasi una paranomasia visto il differente ruolo all'interno dell'universo calcio, ma un collegamento fra i due lo si può comunque trovare. Sì, perché anche Candito si è reso protagonista di un vero e proprio elastico (fra le skills più iconiche di Ronaldinho): palla spostata fuori con l'esterno - soprasso in campionato alla penultima giornata - e richiamo immediato a sé della sfera con l'interno - vittoria del campionato all'ultima giornata. Giacio Gaucho sale così sul tetto dell'Élite e al suo primo anno sulla panchina della juniores biancoverde vince anche il suo primo titolo come tecnico.
Alessio Vittorio va in pressione sul portiere del Varzi, che allontana. Sul rinvio dello stesso arriva il triplice fischio dell'arbitro ed è tutto vero: il Rozzano vince il campionato all'ultima giornata. Nel post-partita Candito si concentra sul momento in cui ha accesso la fiamma della speranza nei suoi: «Guarda, io dopo la sconfitta di Calvairate sono andato negli spogliatoi e ho detto ai ragazzi: "Io lo sapevo che oggi avremmo perso. Se voi però ci credete questo campionato lo vincerete. Però dovete crederci fino all'ultima partita perché si deciderà tutto all'ultimo". E i ragazzi devo dire mi hanno ascoltato e ci hanno creduto fino alla fine. Questo campionato è tutto merito loro. Perché hanno lavorato e ci hanno creduto». Continua quindi in altri elogi per la propria rosa: «Abbiamo creato veramente un gruppo e una squadra vera in tutti i sensi. Quindi è tutto merito loro. I complimenti van fatti ai ragazzi, perché i protagonisti sono loro. Io gli ho solamente inculcato la determinazione di crederci fino alla fine, perché da giocatore ho vinto un campionato all'ultima giornata e quindi so cosa vuol dire crederci fino alla fine. Bisogna sempre crederci».
«La prima volta non si scorda mai dicono». Chi vi parla incontrava questo brano di Salmo sulla propria strada nell'ormai lontano 2014. Oltre dieci anni fa. Per i tempi che corrono un'eternità, ma probabilmente è ancora così: la prima volta non si scorda mai. Candito vince il suo primo campionato da allenatore e lo fa scrivendo una pagina spettacolarmente funambolica del calcio dilettantistico. Finale di stagione 23/24, Candito siede sulla panchina della Frog e nello stesso girone il verdetto è glaciale: retrocessione diretta. Si chiude il capitolo in gialloverde e arriva la chiamata del Rozzano. Davanti c'è un compito dantesco, guidare la corazzata che con l'Under 18 si è coronata come campionessa della Lombardia. L'epilogo della regular season è dei più dolci: vittoria del campionato all'ultima giornata. Funambolico a dir poco.
«Da allenatore è il primo campionato che vinco. - spiega Candito - Vincere la prima volta è un'emozione enorme, che non ti so descrivere. Però io questa squadra ho cominciato a seguirla a metà aprile. Sono andato a vedermi tutte le partite dell'Under 18 e dell'Under 17. L'ho cominciata a seguire da lì. È un lavoro che arriva da un anno intero, dove abbiamo seguito e dove abbiamo cercato di creare. All'inizio non è stato facile. Ero una persona nuova all'interno della società, i ragazzi non mi conoscevano e devo dire che siamo riusciti in fretta a creare questo grande gruppo e questa grande squadra». La voce sfuma, sul fondo delle colline di Varzi i suoi ragazzi intonano il coro «Uno di noi, e Giacio uno di noi. Uno di noi, e Giacio uno di noi». E ora? E ora ci sono le fasi finali, dove il Rozzano affronterà ai quarti la Vis Nova già questo giovedì 9 aprile alle 20:30, fra le mura domestiche del centro di viale Monte Amiata.