Serie D
17 Aprile 2025
SERIE D CASATESE MERATE • Alessandro Doria
La Casatese Merate non muore letteralmente mai. E la partita di oggi è l'emblema della travolgente stagione fin qui condotta dagli uomini di Giuseppe Commisso. Che, anche sul campo della Varesina, hanno dato prova della loro forza, della loro consapevolezza e del loro crederci sempre. Fino alla fine. I bianco-cremisi raccolgono la quinta vittoria consecutiva e consolidano il secondo posto con un 3-2 al cardiopalma rifilato alla truppa di Spilli, ora come ora fuori dalla graduatoria playoff. È stata una partita folle, in linea con l'equilibrio instabile dell'intero campionato: prima il doppio vantaggio ospite, poi la rimonta dei padroni di casa e infine il sigillo vincente di Isella e compagni firmato da Alessandro Doria. Il suo gol ci spiega perché la Casatese Merate è un realtà che funziona così bene: 60 secondi dopo aver subito il pari, il numero 19 si scaraventa sul lancio di Geddo, anticipa Cosentino e manda in visibilio panchina, staff tecnico e neutrali. Tutti uniti in un'esultanza corale, semplicemente la fotografia perfetta del percorso perseguito da un gruppo che, attraverso il lavoro e lo spirito di sacrificio, ha imparato ad essere squadra.
Nella giornata che può consegnare la Serie C all'Ospitaletto, Varesina e Casatese Merate scendono in pedana con l'obiettivo di consolidarsi nelle zone altissime della classifica. È un vero e proprio scontro al vertice: i ragazzi di Commisso occupano la seconda piazza a quota 65 punti (insieme alla Pro Palazzolo), non perdono da quattro partite (il roboante 6-0 rifilato al Breno è l'undicesimo successo delle ultime 17 sfide) e vogliono prolungare ulteriormente la bagarre per la vetta; sul fronte opposto, la truppa di Spilli è reduce dalla battaglia di Vigasio (vittoria esterna per 2-1) e insegue i bianco-cremisi dalla sesta posizione, a sole due lunghezze (63 punti, alla pari del Desenzano), cullando ancora (nonostante qualche fisiologico intoppo di percorso) residui desideri di podio. Nel mezzo, una situazione di classifica surreale che incendia gli equilibri del torneo: le prime sei squadre della graduatoria sono racchiuse in soli sette punti. Mai si era visto un girone così aperto a più epiloghi e combattuto su più fronti: è l'adrenalina della competizione, è il lato estremamente appassionante del gioco. Tutti sono in corsa, tutti sperano in qualcosa, tutti giocano a viso aperto e senza timore. Ma, alla fine, l'ultima parola spetta sempre al campo e ai suoi interpreti. La testa muove l'orgoglio, del resto: nascono lì, sogni e responsabilità. Il resto, poi, vien da sé: può succedere qualunque cosa. Ed è l'aspetto più bello ed imprevedibile. Quello che genera passione e bellezza.
Come all'andata, però, le due squadre sembrano tendere (quantomeno in avvio) verso un disinnesco reciproco piuttosto che verso una produzione offensiva continua. La posta in palio è altissima e la tensione è palpabile, tra occhi concentrati sul manto verde e pensieri rivolti ai risultati delle dirette concorrenti. Chi parte con il freno a mano tirato è sicuramente la Varesina, decisamente meno brillante e disinvolta di una Casatese Merate che, al contrario, sfoggia concetti, condizione e compattezza (oramai rinomato marchio di fabbrica). I ragazzi di Commisso, infatti, costringono i padroni di casa ad un primo parziale di sporadica distesa che, alla lunga, risulta stagnante e inconsistente. Certamente il terreno di gioco scivoloso non favorisce la ricerca estetica, ma i bianco-cremisi riescono dalla trequarti in su a combinare con fluidità, pur senza creare chances nitide. Si segnalano, infatti, una conclusione sbilenca di Bolis e una virata di Isella ben allontanata da Mapelli. I ragazzi di Spilli, dal canto loro, provano a muovere la sfera, esplorando nello specifico la catena di sinistra con le incursioni di Pirola e di Gasparri. Da un sussulto rasoterra di quest'ultimo nasce il tentativo avventato di Guidetti, seguito qualche giro d'orologio più in là dal tiro altissimo di Rosa e dalle inzuccate imprecise di Bertoli e Pirola. Troppo poco per disarticolare l'assetto meratese.
L'impressione è che, dato il meteo avverso e i fili d'erba gonfi di pozze, solo una sequenza episodica possa rompere indugi per larghi tratti solidi e inscalfibili. Detto, fatto: i rossoblù si distraggono e, allo scoccare della mezz'ora, vanno sotto nel punteggio. Chi, invece, ci mette la testa e non sbaglia è Fabrizio Ferrante. L'uomo che non ti aspetti sblocca il big match e aggiorna il tabellino precisamente al minuto 29, su sviluppi di corner battuto da Bolis. Chironi non respinge, la sfera si insacca, il duello per i playoff ha ancora qualcosa da dirci e da darci. Scorrere per credere.
La ripresa inizia sulla falsariga dei 45 minuti appena andati in archivio: le occasioni non fioccano in avvio e le squadre lottano ad armi pari. Ma la Varesina, nei primi scampoli di secondo tempo, mostra maggiore convinzione, lima le distanze e tenta di riaprire subito i conti con il rasoterra di Gasparri, bloccato efficacemente da Bragotto. Sembra uno squillo incoraggiante: la sinergia tra Bertoli e il neoentrato Guri offre, almeno idealmente, una soluzione in più per fare male. Nonostante ciò, la Casatese non cede il passo, difende con ordine e contiene con grande applicazione il pressing dei padroni di casa. Uno sforzo corale che il calcio decide di premiare al minuto 61. I bianco-cremisi si confermano cinici ed estremamente maturi: non perdonano. Ecco come nasce il raddoppio di El Hadji: da un segnale di forza. Goffi vince un rimpallo sulla sinistra (con tanto di polemica per un tocco di mano non ravvisato dal direttore di gara) e serve Pozzoli sulla destra. Il suo cross è perfetto per la testa del bomber meratese, che colpisce senza diritto di replica e mette una seria ipoteca sui tre punti. O almeno, questa è l'idea. Perché la Varesina, ferita ma non ancora tramortita, sembra avere altri piani.
I varesini sono al tappeto: è una giornata storta sotto ogni aspetto e l'incrocio dei pali colpito dalla frustata di Bertoli lo certifica. Nell'aria, però, matura un barlume di speranza. Arde il desiderio: la resa è lontana. Guida Miconi, che ha ancora energia e spinge sulla destra. Scocca un cross, sembra fatto su misura per Mapelli. Il 23 ha talmente tanta voglia di segnare che anticipa anche il compagno Cosentino. Bragotto non può nulla: al minuto 78 inizia una partita nella partita. Perché, per la prima volta nel corso dell'incontro, la Casatese pare a corto di energia. Gli ospiti spengono l'iniziativa e cercano di amministrare la lunghezza di vantaggio, con sostanza e un pizzico di furbizia. Ma la Varesina ha più cartucce da sparare. E spara. Minuto 85. Miconi, servito nuovamente sulla sua catena di competenza, fa partire un traversone ben raccolto da Bertoli. Il capocannoniere del girone lavora di sponda e imbecca Guri, che viene steso da Ferrante in piena area di rigore. Non ci sono dubbi per Aronne: è penalty. Sul dischetto, lo stesso Bertoli: chi se non lui in un momento così importante? Ne ha segnati 24, ma non è sazio: si prende la responsabilità e trasforma dagli undici metri, insaccando il pallone del clamoroso 2-2 a cinque minuti dal triplice fischio. Ma, lo sappiamo: 5 minuti, quando hai di fronte la Casatese Merate, possono essere terribilmente lunghi. Bastano 60 secondi per capire perché. No, non stiamo scherzando.
Sì, lo hanno fatto davvero. Un giro d'orologio. Uno solo. E i ragazzi di Commisso rimettono le cose in chiaro: al Varesina Stadium comandano loro. Nessuna via di fuga. Quella che invece trova Doria, fresco nelle gambe e nello spirito, per circumnavigare Argint, anticipare Cosentino e beffare Chironi. Una carambola pazzesca generata da un disimpegno dell'ottimo Geddo, che innesca quasi involontariamente il compagno con la 19. Lesto, più di tutti, nel bruciare il campo in verticale e sigillare un'impresa stoica. L'ennesima conquista della stagione meratese. Pesantissima, perché tiene aperto il discorso primato e rimanda la festa promozione dell'Ospitaletto: chi lo avrebbe mai potuto solamente immaginare qualche mese fa?
VARESINA-CASATESE MERATE 2-3
RETI: 29' Ferrante (C), 16' st Gningue (C), 33' st Mapelli (V), 40' st rig. Bertoli M. (V), 41' st Doria (C).
VARESINA (4-2-3-1): Chironi 6, Miconi 7, Argint 6.5, Cosentino 7, Rosa 5 (24' st Ghioldi sv), Gasparri 5.5 (24' st Mauri sv), Guidetti 5.5 (10' st Gianola 7), Bertoli M. 7, Pirola 6 (10' st Guri 7), Mapelli 6.5, Sassi 5.5 (14' st Giorgi 7). A disp. Sorrentino, Coghetto, Sacco, Tonella. All. Spilli 6.5.
CASATESE MERATE (4-3-3): Bragotto 6, Pozzoli 7 (14' st Carminati 7), Geddo 7.5, Carannante 7, Ferrante 7.5, Corno 7, Mendola 7, Bolis 7 (20' st Losa 6.5), Gningue 7.5 (29' st Ghibellini 7), Isella 7, Goffi 6.5 (33' st Doria 8). A disp. Taliento, Tirapelle, Grillo, Zatta, Diana. All. Commisso 8.
ARBITRO: Aronne di Roma 6
COLLABORATORI: Corbelli di Rimini e Angelini di Rimini.
AMMONITI: Cosentino (V), Pirola (V), Mapelli (V), Geddo (C), Carannante (C), Doria (C).
VARESINA
Chironi 6 Non riesce a respingere le inzuccate meratesi e non si capisce con Cosentino in occasione del 3-2 finale di Doria. Incolpevole, ma non è sembrato sul pezzo.
Miconi 7 Dalle sue incursioni nascono entrambi i gol varesini. Tanta corsa e traversoni.
Argint 6.5 Si propone spesso sulla destra e dietro fa il suo.
Cosentino 7 A tratti arranca, ogni tanto sbava, ma la grinta non gli manca.
Rosa 5 Qualche conclusione avventata, una distribuzione del gioco troppo lenta e prevedibile. Il suo pomeriggio termina anzitempo.
Gasparri 5.5 Si fa notare in avvio con una serie di strappi interessanti. Poi, si spegne e non crea pericoli.
Guidetti 5.5 Combina sulla sinistra e converge per vie centrali. Tenta una conclusione, che si spegne a lato.
10' st Guri 7 Energia al servizio del gruppo proprio nel momento topico. Guadagna il rigore e confeziona ottime giocate.
Bertoli 7 Compie un buon lavoro di sponda, ma fatica ad innescare gli esterni. Lotta, sportella e il rigore ne premia gli sforzi.
Pirola 6 Bene in avvio, con una serie di recuperi alti importanti. Corre e si sacrifica, ma gli manca lucidità.
10' st Gianola 7 Entra bene, con il giusto piglio. Si propone in avanti e cerca di portare scompiglio nella retroguardia meratese.
Mapelli 7 Compie interventi efficaci e segna il gol della speranza. Solido.
Sassi 5.5 Partita povera di sussulti per il classe 2007, ottimamente contenuto da Geddo.
11' st Giorgi 7 Più dinamico e propositivo del giovane compagno, cerca di non dare punti di riferimento ma è complessivamente limitato.
All. Spilli 6.5 Non si può dire che la squadra non abbia dato tutto, però lo ha fatto con un'ora abbondante di ritardo. In queste ultime due partite è necessario l'approccio, ora più che mai. Altrimenti i playoff resteranno un miraggio.
CASATESE MERATE
Bragotto 6 La Varesina, nel concreto, non lo impegna mai. Sui gol, invece, non può nulla.
Pozzoli 7 Gioca la solita partita di sacrificio e di spinta. Dà tutto, ma deve uscire anzitempo a causa di un problema fisico
11' st Carminati 7 Entra e porta solidità, prontezza ed esperienza. Non sbaglia nulla, promosso.
Geddo 7.5 Tra i migliori in campo. Sicuro, aggressivo, disinvolto. Commette davvero poche sbavature, concede poco dal suo lato e mostra carattere in ogni scelta, dalle discese alle riconquiste.
Carannante 7 Recupera palloni, taglia la legna, si muove in avanti e aiuta in ripiego. Grande prova.
Ferrante 7.5 La sua testata sblocca il match, un suo fallo lo riapre del tutto. Ma nel complesso è solido e concreto.
Corno 7 Talvolta si sposta sulla destra e taglia centralmente, come i centrali moderni aiuta in costruzione e lancia. Non è sempre preciso, ma il suo lavoro lo fa bene.
Mendola 7 Si allarga sulla linea dei centrali e garantisce una soluzione in ampiezza.
Bolis 7 Gestisce consapevolmente la sfera e si adopera in raddoppio sulla sinistra.
19' st Losa 6.5 Oramai è un giocatore di Commisso, a tutti gli effetti. Entra e lotta, come richiesto dal suo allenatore.
El Hadji 7.5 Tanti inserimenti, corsa e sacrificio premiati con il sedicesimo sigillo del suo campionato. Giocatore completo.
28' st Ghibellini 7 Entra benissimo, permettendo alla squadra di tenere lontano il pallone dalla propria porta.
Isella 7 Solito grande lavoro ''aereo'', lega il gioco, dialoga con i compagni e tenta un paio di conclusioni. Leader anche in ripiego.
Goffi 6.5 Ha il guizzo, ma non l'ultima giocata. Gli manca qualcosa in zona di rifinitura dell'azione, perché la tecnica c'è e la propensione al sacrificio pure.
32' st Doria 8 Beh...cos'altro aggiungere? Entra dalla panchina, si scaraventa sul pallone della vita e segna il gol che potrebbe valere un'intera stagione. Se l'Ospitaletto oggi non festeggia è per ''colpa'' sua.
All. Commisso 8 Guardare la Casatese Merate dovrebbe essere imposto, per legge, a tutti gli appassionati del calcio bello ed organizzato. E pensate che l'aspetto puramente tecnico, a fronte di un gruppo così solido e unito, rischia addirittura di passare in secondo piano. Lavoro che merita tanta attenzione e tanti complimenti.
ARBITRO
Aronne di Roma 6 Non adotta un metro di giudizio univoco: tanti piccoli falli sparsi qua e là meriterebbero meno superficialità e più fischietto. Dalla mano di Goffi nasce il raddoppio meratese: episodio molto dubbio, ma il tocco è palese.
Queste le parole di Giuseppe Commisso, tecnico della Casatese Merate, al termine dell'incontro: «In tutte le partite abbiamo sempre provato a metterci del nostro. Abbiamo vinto in maniera rocambolesca, ma fino al 75' non c'è stato confronto. Non perché sia di parte, ma perché l'ho vista. Loro poi si possono attaccare agli episodi. Siamo stati un po' polli sui gol presi: sul primo abbiamo perso le marcature, Carannante può non concedere facile il cross e anche Bragotto avrebbe potuto fare meglio. Sul secondo siamo stati morbidi in uscita. Ma alla fine il Dio del calcio ha premiato chi ha fatto benissimo per 75 minuti. Questo è il coronamento del percorso fatto: ora chiuderemo con Desenzano e Sant'Angelo».