Promozione
23 Aprile 2025
PROMOZIONE VIS NOVA-SEREGNO • Federico Berton e Pietro Valtorta
Se fosse la didascalia di un post Instagram di 433 sarebbe sicuramente: «It all led to this». Tradotto: «Tutto ha portato a questo». A 90 minuti che decideranno un campionato intero, uno dei più belli degli ultimi anni, e forse pure qualcosa di più. Una corsa verso l'Eccellenza che ai blocchi di partenza vedeva favorita la corazzata Seregno, nonostante una rifondazione che richiedeva necessariamente un po' di tempo, con tante altre big (ma un po' meno big per blasone) pronte a incendiare una lotta al vertice, alla fine, fin qui occupato sempre e solo da una squadra: la Vis Nova. Alla fine o quasi, perché a una giornata dalla fine il gigante blues è lì, a un solo punto di distanza dalla sorprendente Lucertola, impegnata nell'ultimo scontro diretto di una stagione pronta a consegnare il suo verdetto più pesante.
Se la Vis Nova tiene il destino nelle sue mani è merito del tris rifilato all'Ardita Cittadella, condannata alla retrocessione per la forbice di 15 punti dal Civate. Senza Morotti in attacco, impegnato al Torneo delle Regioni, a difendere il primo posto in classifica ci pensano Mantegazza (sesto gol in campionato, da difensore), Redaelli (a quota 8) e Zatti (a quota 4), autori delle tre reti che vogliono dire secondo successo consecutivo e la possibilità di festeggiare qualcosa di clamoroso tra le proprie mura.
Lì, però, dove domenica 27 aprile arriva un Lissone che, sicuro dei playoff, ha ancora una piccola speranza di sorpasso sull'Agrate (serve vincere e una sconfitta dei rossoverdi) per prendersi il fattore campo e doppio risultato nella sfida secca della post season proprio con la formazione di Natobuono. Un avversario decisamente complesso da affrontare come ultimo ostacolo per l'Eccellenza, lo dicono il quarto posto in classifica e una mentalità quasi agli antipodi della Vis Nova. Se la squadra di Raspelli (che recupera Morotti post semifinale al TDR) va per il possesso e vanta la miglior difesa del campionato (20 reti in 33 partite), la formazione di Iotti è un'inarrestabile macchina da gol (ben 75 fatti, solo la Baranzatese in tutta la Promo lombarda ne ha siglati di più), ma che qualcosa là dietro lo concede.
Aspettarsi una sfida tesa per la posta in palio potrebbe dunque essere lecito, ma le carte in regola per un altro spettacolo come quello dell'andata (2-2, doppia rimonta neroverde) ci sono tutte. Nel frattempo, Gabriele Raspelli, tecnico della Lucertola, commenta così l'ultimo successo e il finale di stagione: «Se mi chiedessero cosa vorrei adesso? Che arrivi presto il 27 aprile. Riguardo la gara, abbiamo fatto sicuramente una prestazione di altissimo livello per qualità e interpretazione. Siamo stati molto bravi ad indirizzarla nel verso giusto dopo un'occasione importante per loro, poi penso che abbiamo sbagliato poco e anzi siamo venuti fuori benissimo. I ragazzi stanno facendo un percorso eccezionale. Per domenica aspettiamo il pubblico delle grandi occasioni per sostenerci e starci vicino come hanno fatto fino ad ora».
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Tutti, invece, non saranno i playoff. Quello tra Speranza Agrate e Lissone sarà infatti l'unico, perché sì, l'assurdità di un campionato così incredibile è che fare 60 punti non basta per evitare la forbice dal secondo posto. Lo sa benissimo il Lesmo, che anche vincendo il derby con il Cavenago non potrà giocarli per il -14 dal Seregno. Quella corazzata lì, quella creata da zero in estate e che aveva naturale bisogno di tempo per trovare la quadra, ma che una volta stabiliti i suoi equilibri non si è più fermata, dando il via a una rimonta da 11 vittorie nelle ultime 12 giornate e tenendo così in bilico il campionato fino all'ultimo secondo.
«Sono orgoglioso, i ragazzi mi hanno sempre seguito e con le grandi abbiamo sempre fatto risultato. Probabilmente abbiamo peccato con squadre di medio-bassa classifica, ma non dimentichiamo che partivamo da zero e da zero abbiamo creato la rosa. - commenta Gabriele Avella, che sul cambio di passo chiosa - La partita che ci ha fatto fare click? A Cantù. Avevamo vinto 1-0 su un campo impraticabile, in nove uomini e senza mai perdere il pallino del gioco. Quella partita ci ha dato consapevolezza: i grandi nomi vanno assemblati, ora siamo squadra vera e non abbiamo paura di nessuno».
Nemmeno di un Cavenago retrocesso in Prima Categoria per la sconfitta patita proprio nel derby con il Lesmo, perso però mettendoci ancora una volta il cuore in una stagione maledetta. Sotto 4-0 dopo mezz'ora, Ferrigno con una doppietta e Carbone cercano di fare l'impossibile, ma la rete di Negri sancisce il definitivo 5-3 e l'addio a una categoria da onorare fino in fondo: c'è ancora la possibilità di decidere il campionato davanti ai propri tifosi.
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Oltre al Seregno, chi punterà gli occhi su Giussano sarà dunque anche la Speranza Agrate, a cui basterà non perdere in casa del Biassono per certificare il terzo posto in classifica. Un pareggio ed eventuale arrivo a pari punti con il Lissone, infatti, premierebbero i rossoverdi per gli scontri diretti a favore con i biancoblù. Vedere la squadra di Natobuono giù dal podio diventa dunque uno scenario improbabile, anche perché il Biassono è già sicuro di giocare il playout con la Pontelambrese e con lo svantaggio del fattore campo. I tre punti con la Speranza e una sconfitta dei comaschi, impegnati in casa con l'Ardita penultima, vorrebbero dire parità a quota 29, ma i rossoblù resterebbero dietro in classifica sempre per gli scontri diretti sfavorevoli.
Tra il quinto e il 14esimo posto sarà infine semplice giornata di chiusura di stagioni più o meno positive. Procedendo dal basso, il Civate neopromosso e salvo da un paio di gare ospita il Lesmo per concludere col botto un gran campionato, mentre il Calolziocorte cerca di riconquistare qualche posizione nel faccia a faccia con il Castello Cantù, sperando in qualche buona notizia da Olimpic Trezzanese-ColicoDerviese e Cantù-Concorezzese, insieme a GrentArcadia-Ars Rovagnate sfide che decideranno l'ordine al centro della classifica.
A livello individuale, infine, nessun dubbio su chi sarà il capocannoniere del campionato, e di tutta la Promozione: Mirco Drago. Il 10 del Cantù è l'unico giocatore in categoria ad aver raggiunto e sfondato il muro dei 30 gol arrivando a quota 31, otto in più del vice-bomber Salvatore Catta (23). Lui che a Giussano potrebbe stravolgere la lotta al vertice con la maglia del suo Lissone, e che dovrà difendere la medaglia d'argento da Nicolò Lolli, autore di 21 reti con il Lesmo e terzo miglior marcatore non solo del Girone B, ma della Promo intera. Occhio, però, perché Mirko Cavaliere (Baranzatese) e Mattia Arienti (Cob 91) inseguono a quota 20, con Mattia Ghizzi (Morazzone), Giulio Sorrenti (Assago) e Alessandro Cellari (Vistarino) in scia a 19.
Come le porte inviolate del portiere con più clean sheet di tutto il campionato e, di nuovo, della Promo lombarda: Luca Brambilla. Il numero 1 della Vis Nova, seguito, guarda caso, o forse il caso non c'entra nulla, dal collega di Seregno, ovvero Mirko Bizzi, sicuro della seconda posizione con 16 partite senza subire gol. Solo uno dei dualismi di una lotta al vertice arrivata al suo momento cruciale: domenica 27 aprile 2025 ci si gioca tutto, con alla finestra pure un possibile spareggio in caso di sconfitta della Lucertola e pareggio del Dragone.