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Under 19 Élite

Oltre l'assurdo! Battono i vice-campioni in una sfida insana e vanno in finale per la prima volta

Cinque gol, due nei minuti finali, due rossi e i rigori nel destino: è la rivincita illogica del BSV Garda

Vathaj Vezzola BSV Garda

UNDER 19 ÉLITE BSV GARDA • Simon Vathaj e Brando Vezzola

Può cambiare tutto in un giorno, figurarsi in 380. Poco più di un anno, il tempo per far nascere qualcosa di nuovo e cambiare qualcosa di vecchio, il tempo per riscrivere la propria storia. Anche quella di chi esiste solo da 9 mesi, ma che in realtà ha delle radici più profonde e un ricordo da cancellare. È l'impresa del BSV Garda, di chi elimina i vice-campioni regionali in carica per due anni consecutivi e vendica l'eliminazione della scorsa stagione, quando il club si chiamava Vighenzi e doveva ancora fondersi con Bedizzolese e Sirmione per prendere forma. La natura, però, è sempre rimasta quella dei biancocelesti, vincitori di una semifinale semplicemente insana: da 1-0 alla rimonta subita con l'uomo in più da fine primo tempo, poi 2-2 all'88', 2-3 al 91', un'altra espulsione e rigori. Sì, proprio quelli che un anno fa costavano l'uscita ai quarti, ma che ora vogliono dire storia: il BSV è in finale regionale per la prima volta.

MERAVIGLIA VEZZOLA, LUCA SAVOGIN RIAPRE LA SEMIFINALE

Una rimonta da fare, una rivincita da completare, un sogno vicinissimo: la finale regionale. Quella che la Solbiatese vuole andare a prendersi per il terzo anno consecutivo, ma che dista un 2-1 di svantaggio nella tana del BSV Garda, nato a luglio 2024 dalla fusione di Bedizzolese, Sirmione e Vighenzi, lei che un anno fa usciva ai quarti di finale proprio per mano dei varesotti. Vinto il primo round, però, i bresciani sono solo a metà di un'opera complicata da finire. Sì, perché i vice-campioni regionali prendono subito il pallino del gioco, spinti dai tagli sfera al piede di Casabianca da sinistra verso il centro.

Davanti, però, mancano le stesse situazioni dell'andata, con una sola mischia su punizione a spaventare i padroni di casa (7'), prima di una clamorosa palla gol. Quella che Giamberini crea in ripartenza facendo sedere l'avversario all'ingresso in area, ma che non concretizza tardando la conclusione e accentrandosi ulteriormente (15'). La classica chance sprecata che la dea bendata non perdona mai, e neanche il BSV Garda: palla a Vezzola, destro da una ventina di metri all'incrocio dei pali opposto e 1-0 (24'). Una meraviglia che infonde fiducia nel BSV, di poco lontano dal raddoppio quando Yao sfonda a sinistra e Baccolo di testa conclude sopra la traversa (29'), ma che non stende la Solbiatese

Sotto di due reti nel totale, i nerazzurri rispondono prima con un mancino di Luca Savogin ben parato sul suo palo da Crapisto (36'), poi con un colpo di testa di Diana da calcio d'angolo respinto in area piccola (36') e infine con un tiro di Giamberini murato in scivolata da un eroico Saetti (39'). Segnali di maggior pressione ospite, potenzialmente smorzati però dall'espulsione di Casabianca per un presunto colpo dato a un avversario su calcio d'angolo. Potenzialmente, perché proprio in dieci la Solbiatese riprende la partita: saetta di Luca Savogin, traversa e palla dell'1-1 in porta (46'). 

VATHAJ SUONA LA SVEGLIA, BIANCHI TIENE VIVO IL SOGNO

Una rete fatta poco prima di rientrare negli spogliatoi, la classica spinta emotiva per iniziare la ripresa a cannone, ma l'uomo in meno resta un fattore importante per la Solbiatese, che pronti via ringrazia Mattia Savogin per il muro in area piccola sul tiro a botta sicura di Vezzola (2'). Una partenza importante per il BSV, che cerca di richiudere la pratica con il mancino a lato di Reggiani (3') e il colpo di testa a lato di Ligasacchi (5'). In mezzo, però, ci vuole la scivolata miracolosa di Marchesini per chiudere un Luca Savogin forse troppo lento nel concludere in area piccola (4'), lì dove cambia tutto poco dopo.

I ragazzi di Tomasoni, infatti, non fanno sentire l'inferiorità numerica, anzi, controllano ancora la sfida e aumentano i giri del motore in zona gol, conquistando al 10' l'occasione per girare l'inerzia del match: calcio di rigore, mancino perfetto di Finoli e 2-1. Una rete che ristabilisce la parità e a cui il BSV prova a rispondere con due tentativi di Reggiani sul primo palo, il primo a lato (12') e il secondo parato da un attento Brusa (14'). È l'inizio di una fase in cui può succedere di tutto, con Caru che prima incrocia a lato di destro (16') e poi recrimina per un fallo di mano su un tentativo in rovesciata (23'), e Brusa che una decina di minuti più tardi fa il miracolo in uscita su Yao, murato anche sul tap in dal fondo (32').

Lo spavento più grandi per la Solbiatese, che si riaffaccia in avanti con un destro a lato di Caru (36') e uno murato di Bianchi rientrando da sinistra (40'), prima di un finale semplicemente indescrivibile. Allo scoccare del 43', infatti, Yao butta in mezzo un pallone gestito malissimo dalla difesa ospite e lasciato a disposizione di Vathaj, che lo spedisce sotto la traversa e sembra mandare il BSV in finale. Sembra, di nuovo, però, perché all'inizio del recupero un altro subentrato, Bianchi, spara il colpo del 3-2 sugli sviluppi di una palla inattiva e tiene in vita la Solbiatese. La stessa che poco dopo trattiene il fiato sul tiro di Vathaj murato in area piccola (47') e sul colpo di testa di Dragoti alto (49'), ultimi tentativi prima dell'inizio dei tempi supplementari.

LIMANOVI UOMO DEL DESTINO

Quelli in cui tra stanchezza, voglia di vincere e fretta di andare contro il cronometro che scorre a ridursi è l'attenzione, che porta a 15 minuti vivacissimi. Un primo tempo in cui a mangiarsi le mani è più la Solbiatese, con De Luca che conclude a lato su sponda di Merziario (2') e Caru che prima si accentra dal fondo con una Ronaldo-chop, ma trova solo un corner calciando di mancino (5'), poi di punta conclude a lato da ottima posizione in area di rigore (15'). Tre tentativi a cui il BSV risponde con un sinistro a lato di Limanovi (10') e una buona parata di Brusa su un altro mancino da posizione defilata (13'), spunti principali che non trovano però seguito nel secondo tempo.

Negli ultimi 15 minuti, infatti, la spinta è praticamente equilibrata, anche dal punto di vista numerico, perché nel finale pure il Garda registra un rosso diretto per un altro presunto colpo a palla lontana, quello di Siarou. Lui che salta dunque l'unica conclusione possibile a una sfida del genere: i rigori. Quelli che un anno fa ai quarti di finale costarono l'eliminazione al Vighenzi proprio con la Solbiatese, quelli che 380 giorni dopo cambiano tutto. Sì, perché dal dischetto sbaglia solo Finoli, proprio lui che dagli 11 metri non aveva sbagliato durante i tempi regolamentari, mentre lato BSV è storia: il gol di Limanovi vuol dire prima finale regionale di sempre.

IL TABELLINO

BSV GARDA-SOLBIATESE 2-3
RETI (1-0, 1-2, 2-3): 24' Vezzola (B), 46' Savogin L. (S), 11' st rig. Finoli (S), 43' st Vathaj (B), 46' st Bianchi (S).
BSV GARDA (3-5-2): Crapisto 7, Monfredini 7.5, Merico 6.5 (35' Saetti 7), Stan Costantin 6.5 (19' st Limanovi 7.5), Marchesini 8, Dragoti 7.5, Baccolo 7, Vezzola 8.5, Yao 7 (5' Siarou 5.5), Norato 6.5 (1' st Ligasacchi 6.5), Reggiani 6.5 (39' st Vathaj 8.5). A disp. Alberti, Bernardelli, Albertini, Nikolli. All. Berardi 7.5.
SOLBIATESE (4-3-3): Brusa 7.5, Savogin M. 6.5 (37' st Bosisio M. 6), Stoilkov 6.5 (45' st De Luca 7), Grillo 7, Finoli 7, Merzario 7.5, Brazzelli 6.5 (7' st Carù 7), Diana 7, Savogin L. 7 (31' st Bianchi 7.5), Giamberini 6.5 (45' st Mali 6.5), Casabianca 5.5. A disp. Aleci , Toriello, Zanetti, Toschi. All. Tomasoni 7.
ARBITRO: Annunziata di Mantova  6.5.
ASSISTENTI: Marini di Brescia e Hassan di Mantova.
ESPULSI: 42' Casabianca (S), 12' Siarou (B).
AMMONITI: Norato (B), Vathaj (B), Saetti (B), Limanovi (B), Grillo (S), Brazzelli (S).
SEQUENZA RIGORI: Grillo gol (S), Monfredini gol (B), Mali gol (S), Vezzola gol (B), Finoli alto (S), Vathaj gol (B), De Luca gol (S), Dragoti gol (B), Caru gol (S), Limanovi gol (B).

LE INTERVISTE

BSV GARDA

«Sapevo sarebbe stata dura perché la prima partita è stata difficilissima per noi. Loro hanno un ritmo molto alto, noi abbiamo preparato una sfida in cui andare a prenderli alti per non farli giocare. Nei primi 20 minuti ci siamo riusciti, siamo andati in vantaggio e ci siamo difesi bene, ordinati, tutta la partita. - analizza Gianandrea Berardi - Loro sono rimasti anche in 10, lì abbiamo fatto qualcosina di meno, potevamo osare qualcosina in più, invece ci siamo un po' arenati dietro, però la squadra ha giocato benissimo».

SOLBIATESE

«Ripeto quello che ho detto ai ragazzi: hanno fatto una partita commovente, su un campo difficile contro una buonissima squadra, eppure devo dire che in in parità numerica non c'è stata partita. - dichiara Andrea Tomasoni - Al primo tiro in porta come all'andata ci hanno punito e ci hanno fatto gol, rimaniamo in 10, partita che sembra idealmente chiusa invece forse c'è solo una squadra in campo, che siamo noi. Abbiamo costruito, abbiamo creato, abbiamo sbagliato, abbiamo fatto gol. Il secondo gol loro è una leggerezza nostra ancora, ma rifacciamo gol ancora, la portiamo ai supplementari dove abbiamo ancora delle situazioni per fare gol e poi dopo i calci di rigore sono una monetina: a volte si vince, a volte si perde, però rimane assolutamente la prestazione della squadra che è stata commovente».

Rigori che chiudono il cerchio con la vittoria di un anno ai quarti di finale con il Vighenzi, una delle tre società poi unitesi per dar vita al BSV: «Siamo 1-1 diciamo. Anche l'anno scorso avevamo da recriminare sul fatto che siamo andati ai rigori, però il calcio è così, accettiamo serenamente il verdetto del campo. Come ho detto ai ragazzi, peccato non andare in finale perché sicuramente era strameritata, ma rimane il percorso che hanno fatto, importante dall'inizio dell'anno ad oggi, con in campo titolare un 2008, che penso che nessuna squadra schiera, e con uno che subentra e ci fa anche gol. La crescita che hanno avuto dall'inizio dell'anno ad oggi li ha portati a fare questa prestazione incredibile, poi merito agli avversari che hanno vinto perché non hanno di certo rubato niente. Guardiamo avanti perché dobbiamo uscire non a testa alta, ma altissima»

Avanti insieme? «Non ho ancora parlato con la società perché spero di non rigiocare più questo campionato, vorrebbe dire che vinciamo con la prima squadra, però ancora non si sa, quindi non ci siamo fermati a parlare al tavolo. Vediamo quello che succede in prima squadra».

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