Under 19 Élite
29 Aprile 2025
UNDER 19 ÉLITE RHODENSE • Thomas Bentivegna e Simone Cazzalini
Torino, ATP Finals, 14 novembre 2023. Jannik Sinner sconfigge, per la prima volta in carriera, l'allora numero uno al mondo Novak Djokovic in tre set in una battaglia clamorosa, abbattendo il tabù del Round Robin per un tennista italiano. Rho, via Pirandello, 28 aprile 2025. La Rhodense di Davide Basilico supera in una sfida infinita il Rozzano di Giacinto Candito e si qualifica alla finale per conquistare il titolo di campione regionale. Qual è il legame tra i due eventi? La durata infinita, estenuante, logorante: tre ore e nove minuti di fatica, sacrificio, coraggio, tensione, destino che condensano l'essenza di questo sport. Non sono bastati né 90 né 120 minuti, né 5 rigori né 11 per decretare la vincitrice di questo pazzesco braccio di ferro. Dopo 19 rigori - a testa - la svolta: Bentivegna segna per la Rhodense, Barletta viene ipnotizzato da Cazzalini, il quale aveva trasformato entrambi i suoi tentativi dagli 11 metri. Il biglietto per la finale, dunque, si tinge di una tonalità arancione: uno strumento che si rivelerà fondamentale nell'ultima tappa del viaggio che si concluderà il prossimo 1° maggio, al cospetto del BSV Garda. Per tentare di realizzare una nuova impresa, per cercare di fare addirittura meglio della spedizione targata Brucoli 17 stagioni or sono, quando l'armata orange si fermò sul più bello.
Le preoccupazioni orange della vigilia riguardo le condizioni di Moro vengono fugate durante il riscaldamento: il colpo alla caviglia subito all'andata non desta preoccupazioni e il ragazzo è arruolabile in mezzo al campo. Al completo anche il Rozzano di Candito, che schiera un 4-3-1-2 con Ilias Attassi largo a destra e la coppia Ceraso-D'Agati in zona offensiva. Il primo squillo è neroarancio: sventagliata di Del Pesce per la corsa di Comelli, il suo traversone forte raggiunge il secondo palo, tagliando tutto lo specchio di porta. Claudi segue l'azione e scarica una conclusione potentissima sul palo di Pellegrini; il numero uno devia a mano aperta sulla base del palo ma la palla non varca la linea di porta e la difesa biancoverde libera (1'). Il Rozzano risponde con Aguiari che conquista una buona punizione dai 30 metri sull'out destro. Cross in zona Attassi che, al momento dello stacco, viene ostacolato da Bentivegna (8'). Torini si accende con uno scatto in profondità. Torri lo serve con il calibro, il numero 9 cerca il pallonetto su Pellegrini ma il suo tentativo termina a lato di poco (11'). Ancora Rhodense a spingere con il solito schema collaudato da rimessa laterale: Moro pesca la testa di Bentivegna, Pellegrini si fionda sulla sfera e, con la mano aperta, alza sopra la traversa. È il preludio del vantaggio della Rhodense: calcio d'angolo di Moro in zona primo palo, Torri stacca e incorna verso la porta: 1-0, è tripudio orange.
La Rhodense insiste: Del Pesce sventaglia sul lato destro per il solito Comelli, Guatto non è perfetto di testa ma tanto basta per portare l'azione sulla corsia opposta, permettendo a Salerno di recuperare il possesso (21'). Basilico urla "Nei piedi" a Zaina, l'8 però prova a rilanciare Comelli; la palla è troppo lunga e si spegne sul fondo (26'). Si scaldano gli animi alla mezzora quando Torini commette fallo su Scaramuzzo: il 9 orange si prende il giallo, pareggiando quello di D'Agati preso qualche minuto prima. Comelli chiama palla a Cazzalini, la sponda di Torini è perfetta ma Salerno si inserisce nuovamente sulla corsa e sventa la minaccia (33'). Una nuova gittata con le mani di Moro consegna Torri a pochi passi da Pellegrini, il numero 6 colpisce male (40'). Il Rozzano preme dannatamemte nel finale: la punizione di D'Agati viene allontanata dalla difesa orange in angolo. Dagli sviluppi del suddetto corner, Abbatantuoni carica la conclusione spizzata in angolo da Zaina (43'). Gli ospiti proseguono il forcing con Aguiari e D'Agati di nuovo minacciosi; la Rhodense sventa ogni pericolo e chiude la prima frazione di gioco avanti di una rete.
Si ritorna a giocare con gli stessi 22 che hanno iniziato e il Rozzano sembra subito guadagnare metri di campo, in particolare con Ilias Attassi. Nava e Cazzalini ingaggiano un duello cavalleresco: due colpi di testa dell'8 biancoverde vengono disinnescati da due super parate del portiere orange. I leoni del sud di Milano riescono a spostare l'inerzia della sfida dalla loro parte, ma al 14' la Rhodense si costruisce una palla gol gigantesca. Mercurio protegge palla sullo scarico di Torini e lancia sulla sinistra il neoentrato Scalzo. Cross sul dischetto per Renner che apre troppo il destro e spreca. La conoscete la regola non scritta del calcio "Gol sbagliato, gol subito"?. Il Rozzano buca la difesa di casa con la sua arma migliore: lancio lungo di Nava, taglio di Miccolis che sbuca tra Bentivegna e Torri piazzando la sfera tra le gambe di Cazzalini: è 1-1 per la gioia della torcida biancoverde (61'). La Rhodense cerca di piazzare la zampata vincente su cross di Porrati, il Rozzano risponde con una miglior tenuta del campo e la ripetizione allo sfinimento della sventagliata a scalvare la difesa. Basilico prova a spezzare il predominio scegliendo dalla panchina la carta Fabiano, Candito risponde con Ali Attassi come contromossa. Sono proprio loro ad aggiungere forze fisiche e muscoli, nonostante la partita rischi di incattivirsi.
Una punizione da oltre metà campo, che fa inizialmente infuriare Basilico, sposta gli equilibri: calcio di Scalzo, Fabiano stoppa e rimette a terra servendo Mercurio. Il numero 10 controlla e calcia verso Pellegrini. La conclusione sembra terminare tra le mani del portiere del Rozzano, ma una deviazione in punta di piede tradisce lo stesso Pellegrini: secondo vantaggio Rhodense della serata (77'). Il Rozzano non ci sta e torna nella metà campo offensiva: rimessa laterale di Guatto, Moroncini non calcola bene la traiettoria, facendo carambolare la palla sul proprio braccio: è calcio di rigore. Abbatantuoni sferra un destro potente e preciso sotto la traversa di Cazzalini che non può nulla: il numero 4 biancoverde firma la nuova parità a quota 2 (82'). La tensione diventa lampante, qualche sbavatura tecnica viene coperta da una grande dose di cuore ed energie nervose. Guatto si ripropone in avanti per cercare un bis, un monumentale Salerno polverizza lo slalom di Fabiano con un contrasto alla Franco Baresi. Poco dopo Mercurio vede lo scatto di Fabiano e lo serve in profondità; Pellegrini sollecita i suoi riflessi e, come un gatto, evita il 3-2 (89'). Sull'angolo successivo si sviluppa un'azione confusa in area biancoverde: la palla sembra avvicinarsi alla linea di porta, Guatto e Salerno si confermano glaciali e spazzano il pallone, costringendo gli orange a tornare nella propria metà campo. I cinque di recupero servono solo a decretare il prolungamento della battaglia.
Il secondo rientro dagli spogliatoi è favorevole ai padroni di casa. Mercurio e Comelli dialogano sulla destra, il 10 mette un traversone interessante sul primo palo. Torri fiuta il gol, facendo sibilare il palo alla sinistra di Pellegrini (3'). Renner lanciato in corsa da Bentivegna scarta Guatto e inserisce una palla deliziosa in area piccola. Fabiano sprinta sul secondo palo, ma non riesce a ribadire in porta per una manciata di millimetri (8'). Il Rozzano controbatte con un'azione personale di Aguiari che scippa Fabiano e guadagna campo con una percussione centrale. Tuttavia, il destro molto potente tentato dai 25 metri, si alza abbondantemente sopra la traversa (11'). Nel mini intervallo Candito predica calma e concentrazione ai suoi ragazzi, Basilico vuole che la Rhodense aumenti ancora di qualità.
Gli orange stuzzicano i meccanismi difensivi del Rozzano con un triangolo ripetuto Picozzi-Renner (17'), gli ospiti insistono con un siluro di Aguiari che termina oltre le reti di fondo campo. Si comprende che ormai è una questione di nervi e cuore, più che di tattica e tecnica. La palla scotta in fase di costruzione e diventa un peso di piombo a ogni scarico. Con le residue energie Ali Attassi insegue la sfera che scavalca per l'ennesima volta la difesa di casa. Tuttavia il cross del 18 non è preciso e termina sul fondo (22'). Nei minuti finali regna la confusione: un rinvio frettoloso di Pellegrini spacca il Rozzano che regala una punizione dal limite. Torri non sfrutta la ghiotta chance a due passi dall'area (26'). Miccolis sfiora il colpo del ko a un passo dal traguardo: lancio lungo di Pellegrini, colpo di testa di Ciummei che spizza proprio in direzione del 20; il missile fa però solo tremare la metà orange di Rho (29'). Il 2-2 dei regolamentari resiste, si va ai rigori.
Comelli e Aguiari aprono positivamente quella che si rivelerà essere un'eterna lotteria per decidere la finalista che fronteggerà il BSV Garda. Sì, perché dopo gli errori di Moroncini e Ciummei sbaglia anche Picozzi. Il quinto rigorista del Rozzano, Vittorio, spara altissimo: si rimane 3-3. La sequenza di sei rigori consecutivi viene spezzata da Bentivegna (calciato fuori) e Barletta (che colpisce la traversa). Porrati e Pellegrini non segnano, ma tutti e 22 i ragazzi in campo hanno calciato. Si va al secondo giro, aperto da quattro errori consecutivi. Zaina e Abbatantuoni spezzano la maledizione che sembra non allontanare Vittorio. Scalzo dà un bacio alla traversa, Scaramuzzo demolisce la porta. Cazzalini e Guatto fanno doppietta. Bentivegna calcia forte e trova il nuovo vantaggio. Alle 23.09 Barletta decide di tirare alla destra di Cazzalini; il numero uno orange si tuffa su quel lato, respingendo di piede la conclusione. Il pallone si allontana dall'area e Bardaglio di Como fischia tre volte dopo oltre tre ore di battaglia. La Rhodense si aggiudica una semifinale epica ai tiri di rigore: il computo finale recita 13-12 in favore dei ragazzi di Davide Basilico, che rimangono sulla strada verso il titolo regionale. Il Rozzano di Giacinto Candito esce a testa altissima dopo oltre cinque ore - tra andata e ritorno - di devozione totale alla causa biancoverde.
RHODENSE-ROZZANO 2-2 d.c.r. 13-12
RETI (1-0, 1-1, 2-1, 2-2): 18' Torri (Rh), 16' st Miccolis (Ro), 32' st Mercurio (Rh), 37' st rig. Abbatantuoni (Ro).
RHODENSE (3-5-2): Cazzalini 10, Comelli 8.5, Porrati 8, Del Pesce 8.5 (36' st Moroncini 6.5), Bentivegna 9, Torri 9, Moro 8.5 (11' st Renner 8), Zaina 8.5, Torini 7.5 (26' st Fabiano 8), Mercurio 8.5 (1' sts Picozzi 8), Claudi 7.5 (8' st Scalzo 8.5). A disp. De Stefanis, Marchisio, Intini, Scuteri. All. Basilico 9.
ROZZANO (4-3-1-2): Pellegrini 9, Attassi I. 7.5 (8' st Miccolis 9), Guatto 8.5, Abbatantuoni 9, Scaramuzzo 8.5, Salerno 9, Destro 7 (5' st Barletta 6.5), Nava 8 (39' st Ciummei 6.5), Ceraso 7 (22' st Vittorio 6.5), D'Agati 7.5 (29' st Attassi A. 8.5), Aguiari 8. A disp. Scarselli, Cusati, Bussi, Merja. All. Candito 8.
ARBITRO: Bardaglio di Como 8.
COLLABORATORI: Miduri di Legnano e Fregola di Gallarate.
AMMONITI: Comelli (Rh), Moro (Rh), Abbatantuoni (Ro), D'Agati (Ro), Barletta (Ro), Vittorio (Ro).
SEQUENZA RIGORI: Comelli gol (Rh), Aguiari gol (Ro), Moroncini parato (Rh), Ciummei parato (Ro), Zaina gol (Rh), Abbatantuoni gol (Ro), Picozzi parato (Rh), Miccolis gol (Ro), Renner gol (Rh), Vittorio sbagliato (Ro), Fabiano gol (Rh), Attassi A. gol (Ro), Scalzo gol (Rh), Scaramuzzo gol (Ro), Cazzalini gol (Rh), Guatto gol (Ro), Bentivegna sbagliato (Rh), Barletta traversa (Ro), Torri gol (Rh), Salerno gol (Ro), Porrati parato (Rh), Pellegrini sbagliato (Ro), Comelli palo (Rh), Aguiari parato (Ro), Moroncini traversa (Rh), Ciummei parato (Ro), Zaina gol (Rh), Abbatantuoni gol (Ro), Picozzi gol (Rh), Miccolis gol (Ro), Renner parato (Rh), Vittorio palo (Ro), Fabiano gol (Rh), Attassi A. gol (Ro), Scalzo gol (Rh), Scaramuzzo gol (Ro), Cazzalini gol (Rh), Guatto gol (Ro), Bentivegna gol (Rh), Barletta parato (Ro).
RHODENSE
Cazzalini 10 Apre la serata con due parate stratosferiche su Nava. Il meglio di sé lo fa vedere durante i calci di rigori, quando interpreta ora Gianluigi Donnarumma ora Rogerio Ceni. Quattro rigori presi e due segnati fanno di lui un portiere totale.
Comelli 8.5 Impiega solamente una manciata di secondi a mettere in moto i potenti propulsori, degni di superare perfino una qualificazione alle prossime Olimpiadi. Consuma ogni centimetro delle linee bianche laterali.
Porrati 8 Adoperato da quinto di centrocampo a sinistra, il numero 3 perfeziona le skill in fase difensiva con ottime diagonali. Paradossalmente, spinge maggiormente nel momento di massima sofferenza orange.
Del Pesce 8.5 Esprime al meglio le caratteristiche perfette del prototipo di numero 4: interdizione, recupero palla, impostazione dal basso. Molto bene anche sui lanci lunghi.
35' st Moroncini 6.5 Calcola male il rimbalzo del pallone che costa il rigore dei supplementari, sbagliandone due nella maratona finale. Non è la sua serata.
Bentivegna 9 Ostacola costantemente gli avversari che si infiltrano in area di rigore, sventando più volte i pericoli creati dagli avversari. Vive dieci minuti in apnea: Cazzalini gli cancella i brutti pensieri, il difensore non cede e, al giro successivo, realizza il tiro decisivo.
Torri 9 Sfrutta tutti i suoi centimetri per schiacciare di testa il pallone di testa. Attentissimo sia in fase di marcatura sia nel tenere compatta la linea difensiva a tre, copre qualsiasi zona del campo. Siete convinti che il 29% delle terre emerse sia costituito dai continenti?
Moro 8.5 Non ha due braccia ma degli attrezzi che, messi assieme, costituiscono una fionda: ogni sua rimessa laterale stuzzica i ragazzi in maglia arancione in area avversaria. Dosa con il contagiri il pallone del vantaggio.
11' st Renner 8 L’ampiezza della rosa a disposizione di Basilico si conferma con questo particolare. Titolare in Eccellenza e subentrato sempre all’ultimo Torneo delle Regioni, il centrocampista sale in cattedra nei supplementari, dimostrando di non soffrire la pressione.
Zaina 8.5 L’arma in più a disposizione di Basilico in queste fasi finali. Mezzala moderna, il suo lavoro è prezioso in entrambe le fasi. Impeccabile anche sul dischetto.
Torini 7.5 La gabbia preparata da Candito funziona e il numero 9 è obbligato a giocare spalle alla porta. Corre come un forsennato, si danna l’anima per inseguire la palla aprendo la pressione altissima telecomandata dall’allenatore.
26' st Fabiano 8 La sua fisicità è fondamentale per far salire la squadra. Chiama palla e non tira mai indietro la gamba, confermandosi perfetto anche dal dischetto.
Mercurio 8.5 Svaria su tutto il fronte d’attacco, muovendosi spesso tra le linee. Crea diversi presupposti per trovare la via del gol e ci riesce, complice anche una leggera deviazione.
1’ sts Picozzi 8 Chiamato in causa per dare respiro a Mercurio, aiuta Renner a imbastire le ultime sortite offensive. Chiude la partita con un rigore segnato su due.
Claudi 7.5 Nella prima mezzora di partita fa vivere brutti istanti ad Attassi. È lui a far sussultare per primo i tifosi orange, trovando però una risposta micidiale di Pellegrini.
8' st Scalzo 8.5 Chiamato a giocare da esterno sinistro, il numero 15 aziona la contraerea in maniera strepitosa. Dà il via all’azione del 2-1, vedendo qualcosa che nemmeno il suo allenatore aveva avvistato; due su due anche per lui dagli 11 metri.
All. Basilico 9 Il 3-5-2 è il modulo che dà più certezza all’ex Garbagnate e lo ripropone in una partita che potrebbe far saltare le coronarie a lui e al suo vice, Roberto Comin. Con coraggio e qualità, la Rhodense scappa due volte; la sfida ai rigori più pazza di sempre gli consegna un altro scalpo prestigioso, dopo quello della Cisanese.
ROZZANO
Pellegrini 9.5 Tre parate a mano aperta sono già di per sé uno sbalorditivo biglietto da visita. Aggiungiamoci le quattro parate nella lotteria dei rigori. Cosa manca? Ottimo posizionamento tra i pali e fiato illimitato per aiutare la retroguardia.
Attassi I. 7.5 Dopo una fase di rullaggio durata circa una ventina di minuti, in cui soffre Claudi, il terzino destro spicca il volo e martella la fascia destra. Voleva prendersi il palcoscenico, ma l’ingresso di Miccolis cambia i piani.
8' st Miccolis 9 Ci mette otto giri di lancette a perforare la rete della Rhodense con un inserimento alla Frattesi. Porta entusiasmo sia in campo sia sugli spalti e si prende ogni responsabilità, come dimostrano i due rigori messi a segno.
Guatto 8.5 La corsia sinistra lo esalta, soprattutto nella metà difensiva. Il 25 aprile è appena passato, ma lui potrebbe rappresentare la figura ideale del partigiano: porta prima la squadra ai supplementari, con una deviazione salvifica, poi prolunga la serie ai rigori con due chicche speciali.
Abbatantuoni 9 Fornisce un contributo enorme in fase di ripiegamento difensivo; si lancia in cerca di palloni per trasformare l’azione da difensiva in offensiva. Il dischetto del rigore è la sua confort zone, unico a segnarne 3 in una sera sola.
Scaramuzzo 8.5 Con Salerno al suo fianco gioca da leader, costituendo una delle coppie difensive più invidiate della categoria. Tiene i nervi saldi anche dopo il 120’, siglando due tra i rigori più belli della serie.
Salerno 9 Prestazione gigantesca in fase di copertura: il numero 6 recupera una quantità di palloni inquantificabile ed evita il peggio, accompagnando per mano il Rozzano ai supplementari. Si fa valere anche sul piano della fisicità.
Destro 7 Si sacrifica muovendosi in ripiegamento difensivo per tutta la durata del primo tempo, spingendosi in area avversaria solo nel restante quarto d’ora finale.
5' st Barletta 6.5 Durante il tempo regolamentare dà il giusto apporto alla squadra, dimostrando personalità e incisività in qualche strappo. Suo malgrado diventa l’antieroe al rigore numero 40, quello che consegna la finale alla Rhodense.
Nava 8 Quantità e qualità nel centrocampo biancoverde rispondono alle sue generalità; a inizio secondo tempo indossa i panni di gladiatore per scardinare un attento Cazzalini.
39' st Ciummei 6.5 A differenza di Miccolis e Ali Attassi, il suo contributo alla causa biancoverde risulta impalpabile, sia nel prolungamento fino al 120’ sia ai calci di rigori.
Ceraso 7 Del trio offensivo dei campioni del girone E, il numero 9 è quello che fatica maggiormente ad andare sotto i riflettori. La squadra lo cerca poco e lui viene sempre raddoppiato da Del Pesce.
22’ st Vittorio 6.5 Combatte su ogni palla e su ogni contrasto, ma non sembra essere la sua serata. La sentenza dal dischetto è amarissima.
D'Agati 7.5 Il cartellino giallo non lo aiuta a sprigionare tutto il suo potenziale, ma quando controlla il pallone fornisce un sentimento di sicurezza ai compagni di sicurezza.
29' st Attassi A. 8.5 Una delle mosse vincenti di Candito: il numero 18 segue i solchi incisi da Comelli nel tempo precedente, arrivando diverse volte sul fondo. Dagli 11 metri è una certezza.
Aguiari 8 Se il Rozzano conclude svariate volte in porta lui ha il merito maggiore. Dimostra di avere un senso della rete non indifferente ed è complicatissimo marcarlo.
All. Candito 8 Dispensa grinta ed energie a un gruppo di ragazzi cresciuto insieme, passato per la vittoria del campionato Under 18. Dopo l’intervallo lungo il Rozzano mette in mostra tutto il meglio del suo repertorio, garantendo una costanza nello schema palla lunga fuori da ogni logica. È giusto sottolineare che esce dal campo con un pareggio, ma i rigori sono così.
ARBITRO
Bardaglio di Como 8 Rhodense e Rozzano si giocano tantissimo in una sfida che vive di pochi momenti di tensioni. Il merito va lui e agli assistenti, tempestivi nel richiamarlo in caso di sbavature. Valutano in modo corretto i principali episodi di contestazione.
Davide Basilico, allenatore Rhodense: «Entrambe le squadre hanno riproposto la stessa partita dell'andata, aggiungendo ulteriore qualità. Sono contentissimo del risultato finale perché sapevo che loro sul piano del contatto, del duello e della fisicità ci avrebbero dato filo da torcere. Quando loro aggrediscono sulla seconda palla e beccano l'uomo spalle alla porta alzando il ritmo sono micidiali. Sono molto felice di come abbiamo giocato palla a terra, su un campo che conosciamo molto bene e che ci permette di sviluppare le nostre migliori qualità. Abbiamo fatto un gran primo tempo e siamo stati super nei supplementari. Abbiamo gestito bene i cambi e dobbiamo essere consapevoli che durante i rigori ci è girata bene. Avevamo subito diverse beffe oltre il novantesimo, questa è la ricompensa più bella per questo gruppo. Nelle scorse due partite avevamo trovato un'ottima solidità difensiva, oggi abbiamo concesso qualcosa. Però la reazione è stata super positiva».
Giacinto Candito, tecnico Rozzano: «Nel complesso c'è stato equilibrio, entrambe le squadre meritavano di raggiungere la finale. Ai rigori abbiamo avuto 6/7 match point per chiudere la qualificazione ma non ci siamo riusciti. In allenamento i rigoristi sono stati perfetti, ma il calcio non è una scienza esatta e sa regalare anche emozioni negative, come questa. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla: sono stati monumentali per tutta la stagione. Non era per niente facile tenere testa a squadre di gran blasone che potevano contare su innesti dalla Prima Squadra e vincere il campionato all'ultima giornata. Il rendimento casalingo è stata la forza trainante di questo campionato, oltre che la forza di un gruppo compatto e coeso. La tensione e la paura di sbagliare sono stati due fattori da tenere conto; c'è amarezza per l'esito finale».