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29 Aprile 2025
SECONDA CATEGORIA PIEMONTE • Il Valfenera va ai playout, ma c'è una sentenza del CONI che può ribaltare tutto
Domenica 27 aprile è stata l'ultima giornata di campionato per molti, quella che di fatto è stata una delle stagioni più polemica degli ultimi anni. Non si parla più che altro di polemiche arbitrali o fatti di campo, ma di nuda e cruda Giustizia Sportiva, con sentenze al limite dell'assurdo, ricorsi e controricorsi. I casi più spinosi sono stati due, entrambi portati avanti fino al Collegio di Garanzia del CONI, ma una sentenza potrebbe sconvolgere completamente il destino di due società.
I casi in questione, successi a breve distanza l'uno dall'altro, sono quelli di Pinerolo-Giovanile Centallo di Eccellenza e quello di Valfenera-Pecetto di Seconda Categoria. Il primo, successo domenica 16 febbraio, ha visto i cuneesi giocare per 3' senza un fuoriquota, provando a rimediare con un cambio effettuato il prima possibile.
Nonostante ciò il Giudice Sportivo Chiara Laudi non ha dato la vittoria 3-0 a tavolino al Pinerolo, giudicando la svista regolamentare del Centallo come «Ininfluente ai fini della gara», visto che il cambio è arrivato a fine partita sul risultato già acquisito di 2-1 per i rossoblù.
Il Pinerolo ha fatto ricorso e contro ricorso, ma la richiesta della vittoria a tavolino è stata sempre bocciata, fino all'arrivo al Collegio di Garanzia del CONI, che ancora non si è espresso in merito. Va detto che il Pinerolo, nei mesi precedenti, era ancora in corsa per il primo posto del girone B di Eccellenza piemontese, vinto matematicamente dalla Valenzana Mado domenica 27 aprile. L'esito della sentenza cambierebbe la classifica solo in ottica playoff, con il Pinerolo già qualificato matematicamente al post season di Eccellenza, ma che con l'aggiunta di 3 punti potrebbe tagliare fuori l'Ovadese quinta e anche le altre squadre in corsa.
Decisamente diversa, invece, la situazione di Valfenera - Pecetto. Siamo nel girone F di Seconda Categoria Piemonte, prima gara del girone di ritorno giocata domenica 26 gennaio, vinta sul campo dal Pecetto con un gol di Enrico Staccione. Dopo il preannuncio di reclamo da parte del Valfenera, arriva la sentenza del Giudice Sportivo Chiara Laudi, in data 6 febbraio 2025: il Valfenera vince 3-0 a tavolino, dopo che il Valfenera lamenta l'inserimento in distinta e lo schieramento in campo di Luca Polimeni, non regolarmente tesserato dal Pecetto.
La difesa del Pecetto ha presentato le proprie delucidazioni, ammettendo il mancato tesseramento di Polimeni ma dando come motivazione una semplice svista, considerando che il calciatore milita in società da anni e risultava svincolato nel 2023, tesseramento poi rinnovato ad inizio stagione 2023/24. Il Pecetto credeva nella valenza pluriennale del contratto, provando a giustificarsi come «Non fosse possibile sul contratto utilizzato il tesseramento annuale».
Tesi comunque bocciata dal Giudice, che si appella correttamente all'articolo 32 delle NOIF: il tesseramento dei non professionisti scade al termine della stagione sportiva, a meno che non si tratti di un contratto di lavoro sportivo o di apprendistato. Ricorso del Valfenera quindi accettato e 3-0 a tavolino per gli astigiani.
La storia però non è terminata. Il 13 marzo 2025 arriva un'altra sentenza, quella Corte Sportiva di Appello territoriale. Il Pecetto ripresenta le stesse motivazioni di prima in un contro ricorso, ribadendo il mancato tesseramento del calciatore come una mera disattenzione e non una cosa premeditata. La spiegazione della ricorrente (il Pecetto) parla di nuovo del modulo di tesseramento, del mancato spazio per tesserare per più anni e del rinnovo del tesseramento dei 2004 presenti in rosa al Pecetto, processo fatto in modo meccanico senza analizzare la situazione diversa e più complicata di Polimeni.
La Corte Sportiva di Appello composta dall'Avvocato Alfredo Repett, dall'Avvocato Flavio Campagna e dall'Avvocato Antonio Vallone hanno ribaltato clamorosamente tutto. «La Corte non può che convenirsi con la ricorrente sul fatto che si sia trattato di un mero errore e non di una consapevole violazione della regola»: di fatto, l'errore è stato ammesso ed è anche stato perdonato.
Il punto in questione è la consapevolezza, definita dagli Avvocati come «cognizione, coscienza, esserne perfettamente al corrente», fattore mancante in questo caso nel Pecetto, che non tessera correttamente Polimeni in modo totalmente inconsapevole. Per questo, l'esito viene ribaltato: ristabilito l'1-0 al Pecetto.
Il Valfenera, sbalordito da tale sentenza, non si è fermato al secondo appello, proseguendo il proprio ulteriore contro ricorso sulla seconda sentenza. Esattamente come fatto dal Pinerolo, gli astigiani si sono rivolti al Collegio di Garanzia del CONI, l'ente competente di maggior livello che può prendere una decisione in merito di Giustizia Sportiva. Il problema però è che il CONI ha ricevuto la notifica del ricorso il 10 aprile e l'esito sembrerebbe destinato ad arrivare per maggio-giugno, bel oltre la fine dei campionati.
Se l'esito del ricorso al CONI per Pinerolo-Centallo è influente solo per un discorso playoff interno al girone (in caso di 3 punti al Pinerolo, rischiano di saltare tutti i playoff nel girone B di Eccellenza), non lo è per Pecetto-Valfenera. Gli astigiani infatti sono arrivati dodicesimi in classifica e devono disputare i playout contro la Sommarivese penultima. Tuttavia, con i 3 punti del 3-0 a tavolino sul Pecetto, il Valfenera staccherebbe di 8 punti la Sommarivese e per il regolamento vigente in Seconda Categoria il Valfenera non giocherebbe i playout e la Sommarivese sarebbe retrocessa in Terza Categoria.
La partita, in programma domenica 11 maggio, è stata posticipata a domenica 26 maggio, per dare il tempo al Collegio di Garanzia di pronunciarsi in merito. In qualsiasi caso, la situazione in classifica è decisamente influenzata dalla sentenza della gara con il Pecetto, che di fatto non ha perso a tavolino nonostante abbia giocato parte di una gara con un calciatore non tesserato. Negligenza o meno, consapevolezza o meno, questo caso rischia di diventare un precedente pericolosissimo per tutto il movimento.