Under 19 Élite
03 Maggio 2025
UNDER 19 ÉLITE CASTELLO CANTÙ • Riccardo Cappelletti, Martino Clerici e Mattia Bogani
La tensione di un playout che blocca le gambe, un terreno che non le fa andare proprio spedite e un avversario in grado di avere sia il peggior attacco che la quinta miglior difesa: un insieme di fattori che potevano far presagire il più classico 0-0 della paura, e invece no. No, perché ciò che succede è l'esatto opposto, ovvero una partita impressionante. Come la magia di Aufiero su punizione e il golazo di Giuliotti, loro che portano il Meda sul 2-0 prima del rigore di Campi a fine primo tempo, a metà di una sfida che le emozioni più grandi le tiene per il finale. Una ripresa in cui ancora Giuliotti, che in stagione non aveva mai segnato, fa pure doppietta, prima del doppio colpo di testa, e di scena: Cappelletti all'86', Clerici addirittura al 91', ed è rimonta Castello Cantù. Una di quelle pesantissime, una di quelle che vuol dire avere due risultati utili su tre al ritorno in casa per festeggiare definitivamente la salvezza.
Il primo round di un duello pesantissimo, la prima parte di una battaglia per non retrocedere, il primo incrocio tra Meda e Castello Cantù per decidere il proprio destino. È l'andata di un playout che vede i padroni di casa obbligati a vincere nel doppio confronto in virtù del peggior posizionamento in classifica, senza però avere a disposizione pedine importanti come Pastore, Petito, Pavan, Dotti (in panchina) e Pagliari. Una missione dunque complicatissima, anche perché i comaschi sono squadra vera, con la qualità di Genazzini, Cappelletti, Clemente e Campi da provare a far brillare su un terreno non semplice.
I ragazzi di Terzo, però, ci provano, approcciano bene la sfida e sfiorano il vantaggio dopo neanche sei minuti, quando Clemente sfonda a destra e mette dentro un pallone per Campi, anticipato in area piccola dall'intervento di un difensore, fondamentale per far finire la sfera sopra la traversa. Un grosso spavento per il Meda, che nel giro di 4 minuti risponde, e lo fa in maniera grandiosa. Come la punizione di Aufiero, che dai 20 metri incastona la palla sotto la traversa (14'), come il destro al volo all'incrocio dei pali di Giuliotti (18'), che in un lampo trasforma lo 0-0 in un 2-0 per i bianconeri.
Un momento positivo che i ragazzi di Pisano prova a cavalcare poco dopo, ma la girata di testa di Pozzoli su cross di Barile finisce centrale tra le mani di Ascione (20'). Passata la tempesta, il Castello prova a uscirne con il bel mancino dalla distanza di Bosini, incrociato di poco a lato (25'). La reazione ideale, ma, come per i padroni di casa, serve l'episodio per trovare la porta: controllo difettoso di Colombo, pressing di Clemente, fallo del portiere e rigore. Sul dischetto si presenta Campi, che spiazza il numero 1 e riapre la contesa (35'), poco prima di dipingere un cross che viene spizzato da un compagno restando tuttavia in area piccola (37'). La ricerca del 2-2, però, non si ferma, merito di un Ambrosio in grandissimo spolvero che imbuca alla perfezione per Clemente, chiuso solo da un provvidenziale Di Fini (38'). È il muro decisivo per chiudere in vantaggio la prima frazione.
Sulla scia di fine primo tempo, il Castello parte forte anche nella ripresa con la magia del solito Ambrosio, che salta un avversario con un sombrero volante e calcia alto dopo neanche un minuto. Un segnale importante per guadagnar fiducia, ma gli episodi non aiutano la squadra al ospite. Al 10', infatti, Aufiero imbuca alto per Giuliotti, che sfrutta un'incertezza in uscita di Ascione, lo anticipa e deposita in rete il 3-1.
Il colpo di scena che rovina i piani dei gialloblù, bravi tuttavia a trovare subito le forze per reagire. Ancora Ambrosio si accentra e calcia centrale (13'), poi Campi sfiora il colpo vincente su un cross da destra (14') e infine Bogani al volo dagli undici metri non trova la porta su un'altra palla proveniente da quel lato (21'). Mattone dopo mattone, i ragazzi di Terzo arrivano alla vera palla gol, quella che Bogani disegna perfettamente dalla bandierina per l'incornata di Clerici, tolta dalla porta da un miracoloso riflesso di Colombo (27').
Sembra l'ennesimo segnale del destino per i comaschi, rimbalzati nel finale da un Meda concentrato e pronto a sacrificarsi fino al midollo per tenere il doppio vantaggio. A un passo dal traguardo, però, le occasioni sciupate tornano a favore del Castello. Al 39', infatti, Cappelletti sfrutta una sponda aerea su punizione e di testa accorcia le distanze, mentre all'ingresso del recupero il cerchio si chiude sotto ogni punto di vista: altro corner al bacio di Bogani, zuccata di Clerici e 3-3 (46'). È il gol che legittima la maggior spinta dei comaschi nella ripresa, è il gol che punisce un Meda sul pezzo in termini di atteggiamento e cinismo, ma che paga le ultime due disattenzioni, quelle che ora obbligano i bianconeri alla vittoria nel ritorno di Cantù per mantenere la categoria.
MEDA
Colombo 6.5 Riprendersi da quell'errore sul calcio di rigore causato non era facile, ma lui ci riesce con personalità, e con un gran riflesso su calcio d'angolo con cui rimanda l'appuntamento al gol degli avversari. Fa vedere anche delle buone uscite alte.
Merlini 6 A destra spinge a fasi alterne, lavora bene nella fase di contenimento.
Alberti 6.5 No, Ambrosio non è affatto un cliente facile, però lo affronta con coraggio. Mette più grinta degli altri per non accusare il gap fisico, e si vede.
Aufiero 7.5 La tacca di qualità con lui si alza in mezzo al campo. Lo si capisce con quella punizione sotto la traversa e con l'imbucata per il tris bianconero, ma soprattutto quando riceve dalle retrovie e con il primo controllo se ne esce dalla pressione dell'avversario alle sue spalle. Differente.
Speziali S. 6.5 Se serve rompe la linea e va in chiusura qualche metro più avanti, altrimenti spazza in piena area di rigore corner pericolosi. Al posto giusto nel momento giusto.
Di Fini 6.5 Fa una grandissima chiusura su Clemente recuperandolo in corsa. Attento e sicuro.
Saibene 6.5 Lotta più di chiunque a centrocampo, lì a sinistra strappa e guadagna buoni possessi.
Barile 7 La certezza del centrocampo brianzolo. Amministra bene quasi tutti i palloni transitino nella sua zona, leader lì in mezzo.
Pozzoli 6 Partita in cui sgomita non poco, ma la vera palla gol non gli arriva mai. Sacrificio da apprezzare. (35' st Troncarelli sv).
Speziali M. 6 Cerca di accendere la luce negli ultimi metri, lo fa a intermittenza.
17' st Dotti 6 Ingresso solido, riaverlo dal primo minuti per il ritorno sarà importante.
Giuliotti 8 Vedere i due gol segnati e pensare che non ne avesse ancora fatto uno in stagione fa uno strano effetto. Sceglie il momento migliore per sbloccarsi, e lo fa da grande attaccante: prima uno stupendo tiro al volo, poi la zampata di chi ha una matta fame di gol, simbolo della lotta che fa per tutta la partita.
27' st Bizzozero 6 Il più giovane in campo. In campionato ha già fatto vedere di poter fare la differenza, in questa sfida non ha occasioni perché entra nel momento in cui il Castello preme per accorciare le distanze.
All. Pisano 6.5 Approccio ottimo, cinismo difficilmente visto in campionato, sofferenza quando preme l'avversario e alla fine due distrazioni che costano caro. Sì, perché vincere sarebbe stato importantissimo, ora invece diventa un obbligo per restare in categoria.
CASTELLO CANTÙ
Ascione 6 Timoroso nell'uscita del terzo gol del Meda, lo sa e la maglia sul volto ne è il simbolo. I compagni, però, tolgono peso all'errore, e lui ha ancora 90 minuti per il riscatto personale, già sfiorato in una buona partita.
Spolidoro 7 Pronti via si prende il pallone, ara la fascia destra e arriva fino all'area di rigore. Una grande discesa, sinonimo di quel carisma che mette in ogni contrasto in difesa.
Bosini 6 Spinge meno rispetto al compagno, ma sbaglia poco nelle retrovie.
26' st Corti 6 Aiuta la squadra a tenere alta l'asticella nel finale.
Clerici 7.5 Maschera protettiva al volto? No, maschera da supereroe. Il mantello lo mette quando vola sul corner di Bogani e di testa incorna un pallone pesantissimo, quello del 3-3. Un gol che vuol dire avere due risultati utili su tre nel match di ritorno, un gol che potrebbe voler dire salvezza.
Zeaiter 6.5 Chiude bene la discesa centrale di un avversario, sempre puntuale negli interventi.
Genazzini 6.5 A centrocampo è metronomo della squadra, nonostante il terreno scombussolato mette ordine quando serve.
Cappelletti 7 Recupera, lotta e imposta: centrocampista di alto e altro livello.
Laponi 6 Alterna buoni spunti a qualche sbavatura, ma non arretra mai di un centimetro.
11' st Bogani 7 Il cambio che decide la partita. Entra e cerca il gol al volo, però non lo trova, così veste i panni di Robin e diventa la spalla necessaria per firmare la rimonta. Colombo gli nega l'assist per Clerici su calcio d'angolo, lui però non si arrende e ne disegna un altro perfetto sempre per Batman: è l'assist del pareggio.
Clemente 7 Collega bene il gioco, si crea lo spazio sul fondo per mettere dentro un pallone pericolosissimo e lavora con spirito per la squadra. Gli manca l'occasione per lasciare il segno, ma ci riesce lo stesso guadagnandosi il rigore che riapre la partita.
Campi 7 Ormai fisso in prima squadra, e si vede. Il terreno non lo aiuta a esprimere tutta la sua qualità, tuttavia offre sprazzi importanti. Si prende la responsabilità di un rigore pesantissimo e lo realizza in maniera perfetta. (40' st Gianola sv).
Ambrosio 7 Il più pericoloso di tutti per quasi tutto il tempo. Ha un tasso tecnico superiore alla media, vedasi quel sombrero volante a inizio ripresa, è bravo nel dribbling e nel creare più di qualche grattacapo alla difesa avversaria. Mancano gol e assist, però balza comunque all'occhio. (47' st Marson sv)
All. Terzo 6.5 Tre gol subiti su poche occasioni concesse, i primi due delle vere e proprie perle, ma che arrivano per un approccio non dei migliori. Riassestato il timone, nella ripresa la spinta è quasi unilaterale e il pareggio arriva con il merito di non aver mai mollato la presa sul match.
ARBITRO
Faggioli di Milano 7 Tanto dialogo, tanta personalità e decisione nelle scelte. Di episodi dubbi non ce ne sono molti, solo su qualche fuorigioco, dove però si affida al lavoro degli assistenti.