Eccellenza
04 Maggio 2025
ECCELLENZA CASTEGGIO • Paolo Barbieri, tecnico dei gialloblù, assieme a Marco Murriero
«Mi hanno anche detto che l'ho messa all'incrocio». Esattamente, glielo hanno detto. Lui non ha neanche guardato dove finiva il pallone. Marco Murriero non dimenticherà mai le emozioni provate il 4 maggio del 2025 con la maglia del Casteggio. Da portiere si prende carico della battuta del calcio di rigore al 93esimo. Non solo. Lo realizza e trova il suo primo gol in carriera. C'è altro. Con quel gol i suoi vincono la partita all'ultimo e riescono a salvarsi per un punto.
D'accordo, probabilmente Murriero non ha esattamente mancato di guardare dove finisse il pallone, ma la scarica di adrenalina gli offusca inevitabilmente la vista, come conferma lui stesso: «Mi hanno anche detto che l'ho messa all'incrocio. Non sono riuscito a vedere dove finiva il pallone. È stato stupendo. Ho solo sentito il boato e sono subito corso sotto il settore occupato dai nostri grandissimi tifosi in festa». Come dar loro torto. Con quel gol il Casteggio vince la partita all'ultimo e si assicura la salvezza nel campionato d'Eccellenza. Ma, come si è arrivati a questo finale incredibile?
Fino al 92esimo il Casteggio è fermo sull'1-1 in casa del Mariano. Il risultato di Meda-Vergiatese (3-0) condannerebbe il Casteggio a doversi giocare il playout contro il Meda perché il Casteggio sarebbe 13° a 35 punti e il Meda 16° a 30 punti. Non andrà così. «Quando ci hanno fischiato il calcio di rigore ho visto un fuggi fuggi generale. Da 2 settimane a questa parte, cioè da quando si è fatto male Provasio - Murriero fa riferimento ad Ettore Provasio, rigorista ufficiale del Casteggio - continuo a scherzare sul fatto che il prossimo rigore lo avrei calciato io». Nessuno scherzo, il portiere gialloblù si presenta sul punto di battuta.
Murriero prende il pallone fra le mani, lo posizione sul dischetto e apre il piattone, trovando così anche il suo primo gol in carriera: «Tutte le volte che sono andato a saltare sui corner a favore non ho mai neanche strusciato con la punta il pallone», commenta scherzando Marco. E ancora: «Diciamo che da portiere ho giocato un po' d'esperienza, aspettando il movimento del collega fino all'ultimo. Inizialmente volevo calciare dall'altra parte, poi l'ho visto muoversi e ho cambiato». E quindi è così. La follia più totale prende forma. Il Casteggio vince all'ultimo respiro e rimane in Eccellenza a quota 37 punti, condannando il Meda alla retrocessione diretta per la forbice. Una giornata indimenticabile per Marco.