Eccellenza
04 Maggio 2025
ECCELLENZA SOLBIATESE • Dennis Scapinello
Fin dai tempi delle civiltà mesopotamiche, il concetto di fiume inteso come "limes", frontiera, indica il confine tra guerra e pace, tra lingue, culture e comportamenti sociali. Ma anche la sottile linea di demarcazione tra vittoria e sconfitta. Così come il Reno, la Marna e la Drina erano stati importanti luoghi di scontro durante la Seconda guerra mondiale, le sponde del Seveso accolgono l'atto finale del duello - a distanza - tra Pavia e Solbiatese. A pochi chilometri di distanza le formazioni di Bellinzaghi e Grieco giocano alla morte i novanta minuti conclusivi di una stagione vissuta al cardiopalma in vetta al girone, con sorpassi e controsorpassi. Quello che non avviene oggi. La Solbiatese espugna Seveso 2-0 con la doppietta di Dennis Scapinello, ma il Pavia vince a Lentate sul Seveso 2-1 e, avendo un punto di vantaggio sui nerazzurri, congela la classifica e festeggia il ritorno in Serie D. L'unica buona notizia per la Solbiatese, che sarà coinvolta nei playoff di fine stagione, è l'accesso diretto al secondo turno, in quanto la forbice con il Mariano è di 15 punti.
La Solbiatese ha bisogno di una vittoria a tutti i costi per sperare di agguantare la Serie D all'ultima curva, il Base 96 vuole salutare al meglio i propri tifosi dopo una stagione travagliata. Scapinello calcia il primo angolo della partita, il colpo di testa di Monti finisce a lato (2'). Due minuti dopo la Solbia ci riprova: il tiro di Gabrielli viene murato ma la palla finisce a disposizione di Silla; il tentativo del 7 termina alto. Il Base, però, non vuole recitare un ruolo passivo sul proprio campo: La Grutta batte un angolo dal lato sinistro che si rivela insidioso; Cavalleri smanaccia e la difesa conquista un fallo prezioso in area di rigore (5'). La Solbia mette in moto Silla sulla destra che si accentra e prova a servire Martinez. Capelli lo anticipa in scivolata ma la palla schizza in zona Manfrè cha tira di prima intenzione. Ragone controlla in due tempi (12'). Scapinello aziona il sinistro al termine di un giro palla prolungato dei nerazzurri; il suo traversone tagliato in area è ottimo, ma a Martinez manca lo spunto ideale per fare male alla difesa sevesina (18'). L'11 di Vito Grieco prende campo: Minuzzi carica la conclusione sugli sviluppi di un calcio d'angolo ma non riesce a tenere basso il pallone (22').
I nerazzurri alzano il baricentro, portando più calciatori possibili nella metà campo offensiva e la linea d'attacco comincia a proporre scambi interessanti, come quello tra Riceputi e Silla che apparecchia per il terzo tentativo di Scapinello: questa volta la conclusione rimane incollata all'erba e Ragone blocca senza problemi (26'). Il Base inizia a soffrire e si rintana nella propria metà campo, la Solbia accelera senza riuscire a sfondare. La rimessa laterale di Riceputi battuta in fretta e furia pesca in mezzo al campo Silla, il quale cambia fascia per Lonardi. Il terzino destro chiude il triangolo mandando Silla a tu per tu con Ragone. Il portiere del Base chiude lo specchio della porta mettendoci tutto il corpo (38'). Ancora Lonardi per Manfrè che mette sul dischetto un "cioccolatino", come lo definisce Grieco a bordo campo; purtroppo, nessuno degli uomini in maglia nerazzurra ci crede. Riceputi punta Ramos, sterza al centro e scarica palla a Minuzzi. Il centrocampista scarica una botta violenta che Ragone allontana con i pugni (42'). La Solbia chiude il primo tempo in attacco: tiro di Riceputi, Ragone non respinge perfettamente ma Capelli anticipa Silla con la punta del piede e mette in angolo (44'); infine il toro Martinez stampa il pallone sul palo di sostegno della porta di Ragone dopo un'azione prolungata. Si chiude a reti bianche un primo tempo a totale conduzione nerazzurra.
La Solbiatese inizia a martellare anche nella ripresa con una punizione di Cocuz morbida sul lato corto sinistro dell'area. Riceputi fa sponda per Minuzzi che colpisce con la parte alta della testa al posto che con la fronte (2'). Silla colpisce palo nell'azione successiva. Un presagio per il gol? Sì, quello che si verifica un paio di giri di orologio più tardi: azione manovrata da destra a sinistra con Manfrè e Scapinello che liberano Riceputi all'ingresso dell'area piccola. L'esterno potrebbe calciare verso la porta ma, con un gesto d'altruismo, scarica all'indietro per Scapinello che apre il mancino e trova l'angolo in basso a destra della porta di Migliore, subentrato a Ragone due minuti prima: 1-0 per la Solbia (5'). Un altro neoentrato nelle fila del Base, Argenti, scalcia Scapinello alla ricerca del pallone. Non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Il numero 10 guarda il pallone, prende la rincorsa e, con un tiro chirurgico, spiazza Migliore: è 2-0 per i nerazzurri al 12'. Il Base non reagisce e il divario tra le due formazioni rischia di aumentare quando la Solbia viaggia sulla sinistra con Silla e Torraca. Il tocco sotto del numero 7, però, non è indirizzato nello specchio della porta; Campanati recupera il possesso e porta la squadra fuori dalla propria area (18').
I ritmi di gioco si abbassano e gli ospiti controllano il doppio vantaggio in totale sicurezza. Il Base prova a sfruttare la velocità di La Grutta che serve un filtrante per Mazzoccato; Minuzzi taglia la strada all'11 e Gabrielli si getta in scivolata sventando la minaccia (25'). Gli occhi e le orecchie dei nerazzurri cominciano a dirigersi verso Lentate sul Seveso, in attesa di qualche aggiornamento positivo, come quello relativo al gol di Roberto Arienti. I nerazzurri, però, non si scompongono: una costruzione con protagonisti Scapinello, Minuzzi e Mondoni, manda al cross Torraca; Scapinello si getta in tuffo di testa, provando a incrociare sul palo lontano, ma Migliore compie un intervento clamoroso in controtempo, prima di subire la carica di Lonardi (35'). Torraca conquista un'ottima punizione su fallo di Romano dai 25 metri: la punizione dell'11 si ferma alla base della barriera (40'). La Solbia impegna nuovamente Migliore, prima con una parata a mano aperta su Manfrè, poi con un riflesso clamoroso su Torraca lanciato a rete da Gabrielli (44'). Dopo un solo minuto di recupero Saraci di Lecco decreta la fine del campionato per Base 96 e Solbiatese. Lo 0-2 poco interessa ai nerazzurri, che si riuniscono davanti alla panchina ospite, sperando in un nuovo aggiornamento da Lentate sul Seveso, che non arriverà mai. Se non quello del risultato finale del Pavia (1-2) che si appresta a festeggiare il ritorno in Serie D. La Solbiatese esce da Seveso tra gli applausi della Curva Pineta con grande delusione. Una delusione da smaltire velocemente in vista dell'esordio ai playoff.
BASE 96-SOLBIATESE 0-2
RETI: 5' st Scapinello (S), 12' st rig. Scapinello (S).
BASE 96 (4-4-2): Ragone 7 (4' st Migliore 6.5), Ramos 6 (21' st Crespi 6), Campanati 6.5, Romano 5.5, Capelli 6.5 (7' st Argenti 5), Galimberti 5.5, Adamo 5.5, Pirovano 5.5, Marinoni 5 (13' st Broggi 5.5), La Grutta 6, Mazzoccato 6 (30' st Pagliaro sv). A disp. Cappanera, Carraro, Quitadamo, Ruggeri. All. Cazzaniga 5.5.
SOLBIATESE (3-5-2): Cavalleri 6, Gabrielli 7, Lonardi L. 7.5, Monti 6.5 (13' st Galli 6.5), Minuzzi 7, Cocuz 7 (17' st Laraia 6), Manfrè 7.5, Riceputi 7.5 (13' st Lorusso 6.5), Silla 7 (24' st Mondoni 6.5), Martinez 6.5 (8' st Torraca 7), Scapinello 8. A disp. Seitaj, Giamberini, Mongelli, Stoilkov. All. Grieco 7.5.
ARBITRO: Saraci di Lecco 7.
COLLABORATORI: Zanibelli di Brescia e Fusco di Milano.
AMMONITI: Argenti (B), Monti (S).
BASE 96
Ragone 7 Compie diverse parate di alto livello che tengono in parità il Base. Si rende partecipe del giro palla difensivo, pur con le difficoltà di un prato non uniforme.
4’ st Migliore 6.5 Prende due reti a freddo su cui non può nulla. Evita in più circostanze il 3-0 con interventi molto buoni, dimostrando che i problemi del Base non risiedono tra i pali.
Ramos 6 È costretto a rimanere bloccato a causa dell’elevata pericolosità della minaccia Riceputi. Tutto sommato non fa errori da matita rossa, come dimostra la diagonale difensiva sul gol dell’1-0, preso non per sue colpe.
21’ st Crespi 6 Difficile lasciare una traccia in una partita che ha espresso una sentenza nel momento in cui mette piede in campo.
Campanati 6.5 Tiene la posizione in maniera ordinata; tra i migliori per palle recuperate dai padroni di casa.
Romano 5.5 Non riesce mai a fare filtro davanti alla difesa. La Solbiatese lo prende di mira e fa transitare palla davanti alla difesa, nella zona di sua competenza, con la maggior frequenza possibile.
Capelli 6.5 Uno dei pochi a non gettare la spugna, lotta e anticipa in qualche frangente sia Martinez sia Silla. Guida la difesa con autorevolezza.
7’ st Argenti 5 Commette un fallo che è sinonimo di ingenuità. Il rigore del 2-0 taglia le gambe al Base che esce dalla partita.
Galimberti 5.5 Incapace nel saltare l'uomo di fronte a lui e a spingere nella zona di campo in cui è chiamato ad agire.
Adamo 5.5 Avrà gli incubi a ripensare a Cocuz e Manfrè: in balia della trama avversaria, sbaglia molte letture a livello tattico.
Pirovano 5.5 Partita anonima come quella dei compagni di reparto: la superiorità territoriale della Solbiatese è evidente.
Marinoni 5 Dovrebbe essere il terminale offensivo, ma la retroguardia della Solbiatese lo cancella per tutta l’ora in cui rimane sul campo.
13’ st Broggi 5.5 Entra con uno spirito battagliero senza incidere minimamente sul risultato finale.
La Grutta 6 Le rare azioni confezionate dal Base passano dai suoi piedi, nonché l’unico a sporcare i guantoni di Cavalleri.
Mazzoccato 6 Insegue gli avversari facendo la guerra in una partita di sacrificio totale. (30’ st Pagliaro sv).
All. Cazzaniga 5.5 Assente in panchina per motivi personali, prepara una partita d’attesa. Poche idee in fase offensiva, attivata solo dai lanci lunghi di Ragone e dei centrali di difesa. Bene la difesa fino al rigore causato su un errore individuale. Ora arriva la parte complicata: allestire una rosa per recitare un ruolo importante in Promozione.
SOLBIATESE
Cavalleri 6 Tolta la smanacciata iniziale sul calcio d’angolo di La Grutta, il portiere nerazzurro non vive un pomeriggio indaffarato.
Gabrielli 7 Accompagna spesso l’azione sulla destra, macinando diversi chilometri su quella fascia.
Lonardi 7.5 Partecipa con un ruolo attivo nelle scorribande offensive. Bravo ad attaccare lo spazio senza palla e a non farsi mai puntare da Campanati.
Monti 6.5 In ombra non per demeriti propri ma per mancanza di vivacità nell’attacco del Base, conduce palla senza l’assillo di avere qualcuno pronto a mordergli le caviglie.
13’ st Lorusso 6.5 L’allenatore gli concede minuti preziosi per permettergli di tornare in forma in vista dei playoff. Si piazza sulla linea difensiva disputando una mezzora più che brillante.
Minuzzi 7 Porta a spasso gli attaccanti del Base con una prova maiuscola. È sempre incollato all’avversario e non gli concede mai spazio per girarsi verso la porta.
Cocuz 7 Grinta e quantità da vendere, il mediano nerazzurro si distingue in fase di recupero palla e ripartenza. A tratti assume i panni di vice-Grieco in campo.
17’ st Laraia 6 Aiuta la Solbiatese a mantenere il punteggio in ghiaccio, chiamando in causa Migliore a tempo quasi scaduto.
Manfrè 7.5 Esegue un lavoro perfetto tra le linee, mandando in confusione Adamo in più circostanze. Calibra adeguatamente ogni singolo passaggio, provando a convogliare più compagni possibili in rete.
Riceputi 7.5 Molto attivo sul fronte sinistro, attacca con costanza la profondità. Con un gesto di infinita generosità scarica su Scapinello il “pallone della liberazione”.
13’ st Galli 6.5 Nella girandola di cambi di Grieco dopo il 2-0, il numero 4 viene chiamato in causa per dare fiato alla fase difensiva, non molto impegnata fino a quel momento.
Silla 7 Grieco gli ordina di svariare su tutto il fronte offensivo e questo crea patemi aggiuntivi alla retroguardia sevesina. Conclude in porta diverse volte, impegnando Ragone a più riprese.
24’ st Mondoni 6.5 Si unisce alla costruzione nerazzurra nella metà campo offensiva, scaricando con lucidità la sfera.
Martinez 6.5 Il meno ispirato del reparto offensivo, però quando vede la porta sono sempre pericoli per gli avversari, come il palo di sostegno scheggiato in chiusura di primo tempo.
8’ st Torraca 7 L’esterno classe ’95 corre veloce verso il recupero della forma ottimale. È lui a sventagliare il pallone da cui nasce il rigore trasformato da Scapinello.
Scapinello 8 Quando alza i giri del motore dimostra di essere un calciatore di categoria superiore. Glaciale dagli undici metri con un sinistro micidiale, trascina la squadra in una delle vittorie meno euforiche della sua carriera.
All. Grieco 7.5 Non essere padroni del proprio destino è la condizione peggiore per presentarsi a questo tipo di partite. Tuttavia, la Solbiatese prende il comando delle operazioni fin dai primi minuti, concedendo poco o nulla agli avversari. La strada per la D non è compromessa.
Foto di Samuele Lucchi
ARBITRO
Saraci di Lecco 7 Probabilmente non sarà stata la direzione più complicata della sua stagione. La partita scorre via liscia senza episodi controversi da segnalare, anche se chiede ai ventidue in campo il massimo rispetto nei confronti della terna.
Amadio Gjonaj, direttore sportivo Base 96: «Fino alla fine abbiamo onorato questa categoria. Ci eravamo promessi di non regalare punti a nessuno, anche se la matematica ci aveva condannato sette giorni fa. Abbiamo affrontato una squadra molto attrezzata e blasonata come la Solbiatese tenendo botta nella fase iniziale e sfiorando anche il vantaggio. I miei complimenti vanno ai ragazzi che si sono impegnati fino all'ultimo: non è facile portare avanti una stagione così complicata. Nel primo tempo siamo stati quadrati e ordinati; poi loro hanno alzato il baricentro e il ritmo, venendo a pressarci alti. È normale concedere qualcosa e sbagliare anche individualmente, come nel caso del rigore che è netto».
Vito Grieco, allenatore Solbiatese: «Era importante vincere per consolidare il secondo posto e saltare il primo turno dei playoff. La squadra ha risposto bene, coprendo bene il campo. Ora dobbiamo pensare una gara alla volta: domenica prossima staremo a casa a riposarci e caricarci in vista della finale playoff. Speriamo di recuperare le ultime pedine in vista dei prossimi appuntamenti: ho concesso minuti a Lorusso e Torraca e mi hanno fornito le risposte che auspicavo; ora mi auguro che possa rientrare anche Lonardi, così da avere la possibilità di scegliere nella rosa dei 22. Bisogna fare i complimenti al Pavia e accettare il verdetto del campo».